Page 35 - Emilio Zanoni - 1955 - Saggo storico
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minimizzando i problemi. Fenomeno non nuovo nelle dittature, use ad
accaparrarsi il passato per preparare a se alibi e complici di fronte ai
contemporanei.
Si assiste perciò in certi momenti in sede nazionale e provinciale a vere e proprie
campagne promosse dal fascismo per svilire o denigrare uomini e metodi della
democrazia che erano in profondo dissenso dalla sua politica antinazionale.
Anche in sede provinciale cremonese il fascismo seguì questa strada. Ed anche
per riportare chiarezza nelle idee a questo proposito si è reso necessario
l'inquadramento storico precedente.
Lasciamo ora le anticipazioni e i giudizi di massima per venire allo studio che ci
interessa.
Cremona e il suo territorio nel corso di una quasi centenaria rivoluzione, sono
giunti alle soglie della vita moderna.
Le correnti economiche e di pensiero fuse ed intrecciate nel grande movimento
politico e di classe sono sboccate nella fase decisiva della storia.
Sarebbe stato auspicabile che la pacifica evoluzione perseguita per un sì lungo
tempo avesse potuto continuare senza privare gli italiani di una faticosa
esperienza raggiunta a costo di duri sacrifici.
Talvolta però, ai limiti della storia, si presentano crisi di crescenza o crisi
determinate da malattie non prima esplose ma che pur debbono compiere il loro
ciclo.
L'età moderna teneva in serbo per l'Italia una di queste ultime crisi fatta di
deficienze nello sviluppo della giovane democrazia e dall'attardarsi di vecchi
strati su posizioni superate, del confluire in un solo gruppo dei problemi inevasi,
dei risentimenti e dei livori di antichi nuclei ostili al divenire democratico della
nazione.
Nel corso di questa crisi dovevano trionfare sventuratamente le forze
antinazionali. Vedremo in seguito come alla stasi reazionaria fascista seguirà in
Italia e a Cremona la salutare contro azione democratico-nazionale.

                       I MOVIMENTI POLITICI CREMONESI
                        NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

Nel giugno 1914 tre avvenimenti, di proporzione diversa ma ugualmente
importanti nel rispettivo ambito, vennero a colpire l'attenzione dei cittadini
cremonesi esercitando nel prosieguo del tempo un'influenza preponderante sulla
situazione generale. L'attentato di Sarajevo, la settimana rossa , la conquista del
Comune di Cremona da parte delle forze popolari socialiste. Potrebbe sembrare
azzardato, e in certo senso lo è, porre sullo stesso piano di osservazione tre fatti
così' diversi e distanti per le diverse reazioni che ne seguirono.
Visti però dall'angolo della visuale provinciale e in rapporto alla provincia stessa

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