Page 23 - Emilio Zanoni - 1955 - Saggo storico
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di porre rimedio, a un cinquantennio dall'unità nazionale, col movimento politico
sindacale dei cattolici.
Ma questo fattore, unitamente ad altri molti dovuti alle circostanze ed a elementi
storici ed economici di diverse ampiezze, non giovò certamente al rafforzamento
di uno stato democratico esposto, come si vide col fascismo, ad avventure
totalitarie in cui lo stesso paese avrebbe potuto perdersi e dissolversi.
Certamente, pur con l'infinità di problemi che si affacciarono ad uno stato di
nuova costruzione, colle difficoltà emergenti dalla situazione di fatto ereditata
dalle antecedenti strutture statali, con le gravi lacune esistenti nell'economia,
nella diffusione della cultura , nelle strutturazioni sociali negli urti regionalistici,
nei problemi di rinascita; lo stato di consolidamento e di affermazione del
principio democratico, come espressione di una prassi evolutiva, si può
considerare alla fine del secolo soddisfacente per vari punti di vista.
La vasta immissione sulla scena politica di ceti più numerosi attraverso riforme
elettorali che culmineranno con la concessione del suffragio universale, la
graduale evoluzione verso concezioni sociali, il formarsi di una mentalità di
riforme che prende il posto del cieco conservatorismo fatto di pregiudizi e di
radicati egoismi costituiscono indubbiamente la premessa a una concezione più
moderna della vita italiana.
In una fase ancor più sviluppata di questa graduale trasmutazione interverrà il
fascismo, non solo come espressione del nemico di classe verso i ceti che
doverosamente chiedono il loro affrancamento, ma anche forza di reazione,
rappresentante e racchiudente in se le mai sopite volontà tirannesche dei
sottofondi anti-risorgimentali.
Il fascismo, dopo aver battuto in breccia le rivendicazioni e i movimenti operai si
rivolgerà contro le espressioni più tradizionali della vecchia democrazia.
Antirisorgimentale dunque per due precise ragioni: la prima per aver arrestato
l'opera rinnovatrice del Risorgimento che tendeva ad arrivare alla conclusione
logica e storica dell'Italia e degli Italiani; la seconda per aver compromesso sul
terreno interno ed internazionale, attraverso pazze avventure di guerra, l'opera
portata quasi alla meta dai padri del Risorgimento è l''aver voluto arrestare
l'evoluzione risorgimentale e democratica del popolo. Ciò pone il fascismo nella
posizione di forza antistorica ed antinazionale.
“CONCORDIA DISCORS” DEL MOVIMENTO SOCIALISTA E DI QUELLO
CATTOLICO CREMONESE PER LA DEMOCRAZIA ECONOMICA
Come si è detto in precedenza il ciclo evolutivo del Risorgimento storicamente
non poteva esaurirsi nella raggiunta unità nazionale bensì puntare anche
all'affermazione piena del principio democratico.
La Patria degli italiani doveva, per forza di cose e per il moto direttivo della
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