Page 203 - Emilio Zanoni - 1955 - Saggo storico
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Anche in provincia di Cremona, pure in questa durissima fase per
l'organizzazione delle forze clandestine, l’attività patriottica prosegue e si
sviluppa in azioni armate e di sabotaggio al potenziale bellico e politico
dell’avversario.
Nella zona del casalasco prossima all’Emilia, combattente e partigiana, l’attività
patriottica continua e si accentua.
Già alla fine d’agosto da un treno di deportati in Germania, mitragliato da aerei
alleati nei pressi di Piadena, erano riusciti ad evadere molti elementi della
resistenza. Mentre una quarantina di essi venivano traghettati sul Po, presso
Casalmaggiore, in Emilia, altri rimanevano nella zona dando attività e impulso
alla battaglia partigiana.
Trafugamenti d’armi vengono effettuati nel magazzino tedesco di
Vicobellignano e da quello di Martignana Po.
Il 20 ottobre, da un apparecchio americano in fiamme, una pattuglia di patrioti
vedeva lanciarsi col paracadute l’aviatore alleato. Subito accorreva in suo aiuto,
lo rintracciava nella zona di Rivarolo Cividale e lo metteva in salvo qualche
minuto prima che arrivasse sul posto la brigata nera di Casalmaggiore.
Altri patrioti operano un assalto contro l’abitazione di un colonnello della G.N.R.
a Cappella di Casalmaggiore.
Particolare importanza aveva assunto l’opera di sabotaggio contro le
fortificazioni campali che il nemico, per mezzo dell’organizzazione Todt, andava
erigendo lungo il Po come linea ulteriore di difesa dopo che fosse crollata la
“gotica”.
In quest’opera collabora con i patrioti il capitano cecoslovacco Cigvarek. Il suo
contributo, come riferisce il diario storico citato, fu fondamentale per il
sabotaggio sistematico e generale delle poderose opere di fortificazione tedesca.
Tra gli atti di sabotaggio di notevole importanza, avvenuti nella zona giova
ricordare l'incendio di un grande deposito di benzina tedesco nel palazzo ducale
di Colorno e il sabotaggio di un pontone tedesco che causò la perdita di
automezzi rovesciati nel fiume e di un certo numero di soldati.
Nel novembre ’44 un gruppo di patrioti casalaschi, comandati da Giovanni
Grassi, si era spostato a Colorno. Una sera mentre il gruppo si trovava alla
periferia del paese, veniva fermato e catturato dai tedeschi in perlustrazione. I
partigiani erano armati e in divisa.
Il Comandante Grassi veniva seviziato e un tedesco gli sparava a bruciapelo un
colpo di pistola. Egli veniva poi liberato per uno “scambio” effettuato fra
tedeschi e partigiani.
Azioni armate di sabotaggio avvengono un po’ ovunque nella zona; con la
distruzione dei registri degli uffici di Cerealicoltura per sabotare gli ammassi di
grano da trasportare in Germania; con affondamenti nel Po di imbarcazioni
tedesche, facilitati dalla conoscenza della zona che ha Augusto Bernardi di
Casalmaggiore; con perquisizioni e disarmi, appostamenti notturni e imboscate

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