Page 141 - Emilio Zanoni - 1955 - Saggo storico
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I fascisti riorganizzatisi passano alla riscossa ed allora il gruppo più efficiente
degli antifascisti casalaschi esamina la possibilità di trasferirsi nella zona
montuosa del parmense per poter meglio organizzarsi e combattere.
Azioni similari di sabotaggio e di ricupero di armi avvengono nello stesso
periodo nella zona di Piadena, Pessina, Ostiano.
Asportazioni di armi dalla caserma dei carabinieri di Piadena, sottrazioni di armi
automatiche da una macchina tedesca ferma davanti alla stazione. Atti di
sabotaggio alle linee telegrafiche e telefoniche. Cabine elettriche nella zona,
vengono danneggiate.
Per quanto riguarda il soresinese, la zona di Pizzighettone ed il basso cremasco
l’attività dei patrioti registra notevoli episodi. Viene assalita a Soresina la casa
dell’ex fascio, si raccolgono armi in buon numero e si collocano in depositi
opportunamente disposti ed occultati. Sempre a Soresina si opera il disarmo di
due militi della “compagnia della morte” e si ricuperano così due pistole
automatiche.
A Pizzighettone vengono tagliati i fili telefonici del Comando tedesco.
Negli stabilimenti di Crema, le masse operaie, che si vedono minacciate nei loro
elementari diritti di vita e di salario, iniziano un cauto sabotaggio della
produzione.
Si incomincia su larga scala la diffusione della stampa clandestina e
l’organizzazione, sul posto stesso di lavoro, dei nuclei della resistenza che fanno
capo a partiti politici e quindi al Comitato di Liberazione della città.
Sul finire del tragico 1943, la rete della congiura, in tutta la provincia è un dato
di fatto su cui si può contare.
La popolazione è uscita dalla fase di panico e di disorientamento iniziale. La
fredda politica di sfruttamento del paese ai fini bellici operata dal tedesco e il
servile appoggio dato ad essa dalle autorità repubblichine, esasperano le masse
popolari e i ceti medi, che all’otto settembre ritenevano di aver raggiunto il porto
della pace.
La necessità di una dura lotta per il raggiungimento degli ideali intravisti va
ormai entrando nella mentalità di tutti. I nazifascisti si sono riorganizzati e
riarmati, anche il popolo si organizza e si arma nelle trame clandestine della
grande congiura.

                     “ IERI NELLE PRIME ORE DEL MATTINO
                        È STATO PASSATO PER LE ARMI ...”

Ai primi di gennaio del ’44 la situazione in provincia paradossalmente si
presenta nel seguente modo: esiste un governo legale, coi suoi organi, le sue
forze armate, le sue legittime dipendenze, che agisce clandestinamente e che,
direttamente o indirettamente, influisce nella gran massa della popolazione. E’ il

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