Page 109 - Emilio Zanoni - 1955 - Saggo storico
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La guerra continua. Dura lo stato d’assedio. I Partiti di democrazia muovono i
primi passi alla luce attenuata di una mezza libertà. La tensione delle masse dei
cittadini si va così normalizzando. Cresce la preoccupazione per l’intensificarsi
dell’offensiva aerea che giunge ormai in tutti i centri dell’alta Italia. Crescono le
preoccupazioni familiari per il rincaro della vita dovuto al rincrudire del mercato
nero. Questo, difatti, approfittando della allentata vigilanza e del periodo di
carenza dei poteri, subisce scosse ampie per l’opera di speculatori, sfrenatisi
all’arrembaggio dell’economia nazionale.
Il bombardamento pesante su Milano, operato nell’agosto, determina lo
sfollamento degli abitanti verso le limitrofe provincie. Anche Cremona offre
ospitalità a migliaia di sfollati. Le condizioni di vita diventano così, per l’affluire
di centinaia di famiglie, più incerte e precarie.
In questo ultimo periodo sfolla anche a Cremona il quotidiano cattolico “l’Italia”
che a Milano aveva avuto sinistrata la sua sede. Compaiono su questo giornale,
come sulla Stampa e sulla Gazzetta del Popolo, corrispondenze sul tenore di vita
e sulle scoperte avvenute nelle case dei gerarchi locali. Tutto ciò a distanza di
alcune settimane, determinerà su “Regime Fascista” una violenta campagna di
Farinacci contro il Direttore del giornale Don Mario Busti e il suo corrispondente
da Cremona, Somenzi.
I “quarantacinque giorni” coi primi di settembre volgono alla fine. C’è nell’aria
un senso di attesa velato di speranza nella generalità della popolazione, di
pessimismo in alcuni. E quest’ultimo, limitato da prima a pochi elementi, tende
ad estendersi.
Non per nulla: quotidianamente si assiste al passaggio di sempre più numerose
truppe germaniche. Vanno al fronte di Calabria. Ma nel piano strategico dello
stato maggiore hitleriano tendono ad occupare tutti i gangli vitali dell’Italia. E gli
osservatori più provveduti crescono di numero.
Bisognerebbe stringere i tempi, organizzare qualcosa di serio, dar fiducia al
popolo, impegnarlo su posizioni di lotta confortate da speranze nell’avvenire.
Giunge l’8 Settembre e la scossa che l’accompagna, rovescia il faticoso assetto
raggiunto.

                     SIGNIFICATO DELL’OTTO SETTEMBRE
                   - SI COMBATTE PER LE VIE DI CREMONA -

L’8 settembre 1943 è una data decisiva per il Movimento Cremonese di
Liberazione. Essa chiude anzitutto un periodo di attesa in cui, accanto alle forze
schiettamente antifasciste democratiche che cercavano di accelerare i tempi della
evoluzione, esistono ancora ceti e categorie che non han ben compreso il
significato della crisi e attendono che la soluzione di questa venga,
miracolosamente, portata da elementi e da fattori estranei al ciclo della nazione

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