Lanciamo questa rubrica (quasi in senso provocatorio) sul luogo comune “niente sarà più come prima” che, per quanto ci riguarda, richiede un'attenta verifica da parte dei nostri lettori; ai quali chiediamo gentilmente, in base alla loro sensibilità ed esperienza, di esporre (magari con fatti realmente vissuti) se effettivamente sia così, oppure, se il rigurgito dei “soliti vizi” prevarrà, nonostante i proclami provenienti ormai da ogni parte.
Sapremo concretamente fare tesoro degli “insegnamenti” derivanti da questa emergenza sanitaria?
Se pensiamo a come si è arrivati alla proposta di costruire un nuovo Ospedale Maggiore a Cremona, piuttosto che al dibattito su una seria revisione della sanità territoriale, oppure, alle incognite riguardo alla ripartenza del nuovo anno scolastico (in mancanza di adeguate risorse economiche appositamente dedicate, oltre che all'abnorme ricorso al precariato). Per citare alcuni esempi, diremmo che poco o niente è cambiato. Quantomeno sul piano del metodo (il medesimo se non addirittura peggiorato) la storia potrebbe finire con l'ennesima restaurazione. Celata dietro a mere novità di facciata che mirano a gestire, in maniera confusa e scoordinata, la contingenza. Senza una reale presa d'atto delle criticità sistemiche. Senza un imprescindibile cambio di paradigmi.
Il rischio sarebbe quello di finire in una sorta di grande “teatro dell'assurdo”, con sperpero di denaro pubblico e crescita esponenziale di tragedie sociali. Varrebbe a dire: cornuti e mazziati!
Apriamo dunque le danze con un pensiero di Alessandro Gaboardi
Stamattina buone notizie. Il prezzo del gas è diminuito avremo una riduzione della bolletta! Poca roba perché in estate il riscaldamento non serve. In cucina non si preparano bolliti e stracotti si preferiscono paste fredde e insalate primavera. Comunque un due per cento in meno mi permetterà un caffè in più al mese.
Avrei dovuto fermarmi a questa notizia perché il seguito del comunicato del Garante per l'energia spiega che ci sarà un più 3% nella bolletta dell'elettricità.
L'aumento è dovuto al limitato consumo di questi mesi che non consente al gestore della distribuzione di rientrare nei costi. Il gestore è pagato a percentuale sui consumi e questa percentuale deve garantirgli il costo predeterminato. Il servizio pubblico svolto da un privato deve essere garantito. Immaginiamo cosa accadrebbe se ci fosse un blocco della rete elettrica.
Quindi il garante garantisce che il privato abbia il suo guadagno.
Ma questa autorità ha pensato che nei mesi estivi ci sarà un alto consumo di energia dovuto ai condizionatori?
I rappresentanti dei consumatori, che mi pare facciano parte di questa autorità anziché dire che non sono d'accordo hanno pensato a questa semplice considerazione.
Insomma cancelliamo questi garanti, come quello sulle assicurazioni, l'IVASS (ex ISVAP), che multa continuamente le varie compagnie per i ritardi nei pagamenti dei sinistri (devono avere un algoritmo che segnala il ritardo) loro incassano la multa ma l'assicurato non risparmia nulla.
Insomma mi sento preso per i fondelli.
Eh già, forse l'IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) farebbe bene a girare al cliente l'importo della multa. Così dimostrerebbe di essere un vero garante!