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Lettere all'ECO /32

Riceviamo e molto di buon grado pubblichiamo

  05/08/2024

Di Redazione

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Forum sanità

Movimento per la riqualificazione dell'Ospedale di Cremona

Signor Direttore 

Sono passati dodici mesi dalla presentazione al Direttore Generale della Asst di Cremona della “Petizione” del “movimento per la riqualificazione dell'Ospedale di Cremona”. Abbiamo raccolto circa 6.000 firme di cremonesi non d'accordo con il progetto di un nuovo ospedale a Cremona e ci siamo attivati con molte iniziative per contrastarne il percorso, 

A seguito dell'incontro del “movimento” con l'attuale Direttore Generale Ezio Belleri del 29 maggio scorso, è scaturita l'esigenza per entrambe le parti di attuare una dettagliata “informazione” a tutti gli abitanti della provincia di Cremona per chiarire se è necessario, e quale sono gli obiettivi di un nuovo ospedale a fronte della demolizione e non di una ristrutturazione dell'attuale nosocomio.

Per ribadire la nostra contrarietà alla costruzione di un nuovo Ospedale ed evidenziare le incongruenze e le criticità del progetto vincitore dell'Architetto Mario Cucinella, alcuni sostenitori hanno esaminato quanto fino ad ora è disponibile del progetto nelle sue parti tecniche ed economiche, ed anche sulle eclatanti soluzioni stilistiche dell'Arch. Cucinella che hanno fatto grande scalpore su molti cremonesi, ma che con dati alla mano abbiamo ridimensionato nella loro valenza “artistica”, ma soprattutto funzionale, in quanto nei fatti non c'è corrispondenza rispetto a quanto dichiarato dal vincitore del concorso e dai responsabili tecnici dell'Asst di Cremona. 

Abbiamo pensato di diffondere il nostro lavoro su YouTube e le chiediamo per cortesia di pubblicare sul suo giornale il link del nostro lavoro intitolato “i motivi del "NO ad un nuovo ospedale a Cremona.”

La ringraziamo per l'attenzione e per la collaborazione.

Enrico Gnocchi, un sostenitore del “movimento per la riqualificazione dell’Ospedale di Cremona”
Enrico Gnocchi, un sostenitore del “movimento per la riqualificazione dell’Ospedale di Cremona”

La sinistra e la questione socialista

C'è da fare, c'è molto da fare

Carissimo direttore, la risposta del popolo francese al gesto estremo di Macron ha emozionato. Non tutto è perduto se si alza ancora lo scudo contro il pericolo dell'avanzata di destra …Non solo, la sinistra si è mostrata compatta o quasi per impedire a Le Pen e al suo delfino di cambiare il futuro del Paese …Nei cuori della gente europea è ancora vivo il passato non poi così recente di un socialismo atto al bene e all'interesse comune che nemmeno due guerre sanguinose hanno cancellato.

Purtroppo altri fatti incresciosi hanno messo alle corde il partito che più li rappresentava …si è abbassata la testa senza il coraggio di esternare a largo raggio il sentire socialista. Il PSI per non scomparire nell'ambito politico si è appoggiato ad altri partiti ed ha cercato visione anche nella cerchia comunale … per l'illusione o la soddisfazione di comparire con il simbolo ormai quasi scomparso. Ma è socialismo questo??  

Socialismo, il partito del cuore, volto ad aiutare chi è in difficoltà o chi sta perdendo i propri diritti. Aiutare i singoli casi sono gesti personalizzati, allargare l'orizzonte per prendere atto di ingiustizie che rendono difficile il vivere comune è un dovere.

Nell'ambito della realtà cremonese ci si è stretti attorno a chi si è schierato contro la decisione regionale, accettata senza alcuna alzata di scudi dall‘amministrazione comunale, di demolire il nostro ospedale per dar vita ad un nuovo nosocomio. Nel frattempo a fasi alterne si assottiglia l'attuale personale o si assumono bravi primari. Un assurdo comportamento per chi deve aspettare mesi e mesi per un controllo o per una visita specialistica o anche per un semplice esame. Si finanzia la sanità privata depauperando quella pubblica. Battersi per un'ingiustizia che poi ricade sulle persone meno abbienti o fiaccate dal lavoro è buona cosa. Il cuore socialista si ribella e, seppur seguendo una non facile strada, cerca di individuare chi finalmente sa manifestare per opporsi ad avventate decisioni.

Si è poi partiti per avvicinarsi a fronde diverse nate per non lasciar morire un partito storico, pur con le dovute precauzioni… cari compagni si deve lottare per non essere privati della democrazia, della libertà d'espressione, nel contempo oberati di tasse troppo gravose, di mancanza di lavoro per i giovani, di pensioni minime …troppo minime.. di una quasi inesistente penalizzante rete ferroviaria … C'è da fare, c'è molto da fare …. Le belle menti socialiste possono aggregarsi, esporre le proprie convinzioni senza prevaricarsi gli uni con gli altri, poiché il rispetto è democrazia, libertà!

I risultati arriveranno se si è convinti di agire per il bene comune, con o senza un simbolo di partito ma con il vero socialismo nel cuore, forever.

Una stretta di mano, gentile direttore e un cordiale saluto.

Clara Rossini, 5 agosto 2024, Cremona
Clara Rossini, 5 agosto 2024, Cremona

Ringraziamo i nostri corrispondenti, che, a questo punto di intensa relazionalità epistolare, sono qualcosa di più di “lettori”.  Pubblicando questi contributi di riflessione e di testimonianza, la nostra testata assolve fino in fondo alla sua mission di palestra per il confronto su tematiche che tutto il resto dell'informazione digitale e cartacea trascura sistematicamente.

Il contributo di Rossini, per le ascendenze e per i ruoli attivi nel campo socialista, non è inaspettato. Ne attendiamo altri.

Per quanto si riferisce all'inesauribile filone del Dossier Sanità, mentre apprezziamo molto la tenacia e la lucidità con cui il Movimento Coordinato dal dottor Enrico Gnocchi porta avanti la testimonianza per la riqualificazione del nosocomio cremonese nel quadro della difesa della sanità pubblica, non possiamo fare spallucce attorno a tre speech apparsi sulla stampa locale e affiorati nei social.

Il primo, mandato in onda stamane dal quotidiano locale, è addirittura terrificante.

Recita: “Tumore, Pet urgente. Impossibile l'accertamento diagnostico fondamentale per la patologia tumorale”. Perché la sanità pubblica territoriale ne è sprovvista.  Paradossalmente ne dispone una clinica privata convenzionata. L'opportunità, l'obbligo di acquisirla dovrebbe essere nel radar della dirigenza ospedaliera. Che, dice adesso a guaio conclamato, ha avviato la pratica 15 anni fa. L'attuale Direttore Generale "ha avviato la procedura interna per presentare la richiesta ufficiale in Regione." Meglio però non farsi illusioni. Il Direttore infatti puntualizza: l'obiettivo è fare la domanda a Regione Lombardia...il percorso non è semplice e immediato. 

Il secondo spunto è il rimando della notizia autogestita in social Whatsapp, con cui il consigliere Regionale Matteo Piloni ha dato notizia dell'avvenuto incontro con il direttore Generale dell'Asst di Cremona Ezio Belleri. Nei cui confronti non si può esattamente e fondatamente dire che si sia sottratto alla relazionalità.

Ma, poiché l'incontro in qualche misura incardina un fatto nuovo nei rapporti, sarebbe utile che le due personalità ne dessero dettagliato conto.

Dall'immagine ricevuto si potrebbe azzardare che esso sia avvenuto in una cornice (mai disdicevole) di costruttività, forse di affabilità. Come appunto lascia intendere la foto (opportunity) in cui il nostro consigliere regionale sempre accogliere il Direttore protettivamente sotto l'ala.

L'ultimo spunto in apparenza apparterebbe ad una sine cura. Un comunicato stampa della Direzione Relazioni esterne dell'Asst dà notizia che nel mese di luglio 2024, la Neuropsichiatria Infantile dell'Asst di Cremona ha ricevuto settanta libri per bambini, adatti a giovani lettori di tutte le età. La donazione è frutto dell'iniziativa “Aiutaci a crescere. Regalaci un libro”, promossa dalla la libreria “Bip” che, come da tradizione, supporta i reparti dell'Ospedale di Cremona frequentati dai più piccoli. Ora è vero che a caval donato non si…e che un dono, specie di libri, va sicuramente apprezzato. Specialmente se destinato a bimbi in condizioni di criticità. Soltanto vogliamo osservare che il gesto (per escludere tassativamente qualsiasi retroterra di marketing) sarebbe stato apprezzato se la notizia fosse data in termini di neutralità. Diversamente si potrebbe anche sospettare che con qualche decina di euro il donante si fa pubblicità.

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