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Lettere dai lettori

  27/03/2023

Di Redazione

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Ancora rifiuti in Via Bosco

A2A vuole realizzare un impianto per la produzione di Biometano, a fianco dell'attuale inceneritore.

Un nuovo schiaffo a questa parte di territorio, tutto all'interno dei confini del parco del Po e del Morbasco (aree, in teoria, protette)

All'interno diversi motivi che ne spiegano il funzionamento. 

  1. Viene spacciato come economia circolare, invece inquina, per un rifiuto gassoso di agenti climalteranti (CO2, NOx, HSx, PM 10, PM 2,5, polveri sottili).
  2. Genera traffico, soprattutto di trattori e mezzi pesanti, riconosciuti dal recente studio epidemiologico come una fra le maggiori cause di inquadramento.
  3. Il Biometano puzza ed è pericoloso. Dovrebbe essere immesso in impianti lontani da zone abitate (qui siamo a 100 metri dalla prima casa).
  4. Il Biometano consuma tanta acqua, circa 1 tonnellata ogni 5 di rifiuti, oltre a nutrirsi di colture come il mais che richiede tantissima irrigazione e che toglie terreni alle produzioni destinate al mercato alimentare.
  5. Il Biometano non fa risparmiare, ma fa guadagnare solo il gestore, non i cittadini.

La vera speranza che rimane per fermare questa scelleratezza è appellarsi alla legge, chiedendo la Verifica di Impatto Ambientale all'ente Provincia e quella di Impatto Sanitario che in questo caso riguarderebbe il comune di Cremona.

I comuni hanno il dovere di tutelare i propri cittadini, in primis dal punto di vista sanitario.

Il sindaco di Gerre de Caprioli, Michel Marchi è sceso affianco ai suoi residenti, ma sono coinvolte anche: Via San Rocco, Via Bosco, Via Giordano, Via Giuseppina, Via Novati, e la zona di Bagnara, pertinenza del sindaco di Cremona.

Bisogna far fronte comune, e il nostro gruppo di attivisti si è reso disponibile a continuare con la raccolta firme e la distribuzione di volantini in tutte le aree interessate.

Anche perché, due persone su tre che fermavamo non ne sapevano nulla, ma ancora peggio quelli che pur abitando in zona hanno tirato dritto dicendo un bofonchiato "Non mi interessa".

Abbiamo riempito tre fogli e qualcuno ci ha anche ringraziato per il nostro metterci a disposizione.

Il nostro sentimento è: vivere il nostro presente in modo che altri vivano meglio di noi il loro futuro!

Perché sono andata ieri ad appoggiare gli abitanti di Gerre, via San Rocco, via Bosco?

Negli ultimi anni:

  • Argini con filari rasi a zero.
  • Cementificazione scriteriata.
  • Impianti a biomasse.
  • ermovalorizzatore.
  • Abbattimenti alberi nei viali cittadini.
  • Eliminazione filari ai bordi dei campi agricoli.
  • In una conca morfologicamente con poco ricambio d'aria, con un polo industriale imponente, allevamenti intensivi con oltre un milione e mezzo di capi nella sola provincia...
  • Traffico pesante ininterrotto...

E noi ci ammaliamo a Cremona.. moriamo in pianura Padana.

Paola Taccnini, Cremona.

Est modus in rebus

Pubblichiamo l'ampia, esauriente e, per molti versi, inquietante testimonianza (che le nostre convinzioni relativistiche ci hanno fatto sollecitare) di Paola Tacchini. I cui costrutti non sempre sono condivisibili (in toto); ma che mancherebbero a chi volesse percepire (e costruirsi consapevolezze) attorno a temi cruciali. Anche su questo tema siamo, se non proprio  in conflitto di vedute, abbastanza divergenti (sul timbro di un certo radicalismo, anche rispetto alle alternative concrete a quanto si rifiuta)

Ma, in questi contesti (specie quelli cremonesi) appesantiti dal conformismo (vieppiù ci si addentra nei meandri dell'establishment) rilievi critici, come quello che ben volentieri pubblichiamo, certi di fare un servizio alla trasparenza e alla conoscenza, costituiscono il sale della partecipazione alla vita pubblica. Soprattutto, consentono di “prendere le misure” sulle prestazioni del ceto amministrativo.

Diversamente da Paola Tacchini (e dal suo ambiente militante), noi non siamo preconcettamente contrari, nell'ordine, al Teleriscaldamento, al Termovalorizzatore e (ultimo nato), al trattamento del biometano. Comprendiamo le ragioni di una localizzazione contigua. Ma, anche solo da questo punto di vista, la cosa prospetta qualche riserva. Soprattutto, a petto della circostanza, che quel quadrante insiste, potremmo osare, in fondo al catino della valle del Po; per giunta in piena contiguità con agglomerati urbani, interessanti sia la prima periferia di Cremona sia, a pochi chilometri, centri abitati comunali (che sono praticamente la seconda periferia del Capoluogo).

Si può minimizzare (o addirittura annichilire) questa controdeduzione nei confronti di un progetto di circolarità energetica, magari mosso dalle migliori intenzioni, ma pieno di falle sul piano delle argomentazioni sollevate negli ultimi giorni. Da parte dell'opposizione consigliare (che fa quanto deve) e da parte di un crescente fronte di opposizione.

Chi scrive, è assolutamente per le energie rinnovabili e per le modalità che le attivano. Ma il procedimento deve avere base partecipata e effettivamente "dialettica". Invece, qui l'opinione pubblica e l'asset dei cittadini utenti, conta meno che niente. Il decisore assoluto è la multiutility che ha fagocitato la municipalizzata. Prima, già 30 anni fa, aveva imposto per il “bruciatore” una tecnologia bresciana già obsoleta. Adesso che è padrona (non traggano in inganno le briciole di presenza in ruoli di governance, in cui da 25 anni siamo rappresentati dagli stessi boiardi, sulla cui competenza ed indipendenza è lecito dubitare), in aggiunta al potere gestionale esercita la funzione programmatoria che spetterebbe alle istituzioni. A2a è una multi utility, che, sia pure partecipata da municipalizzate, macina, come core businnes, profitti. Non sempre in una visione di priorità del sociale.

Sia sulla quality del ceto istituzionale, sempre più razza padrona, sia su questo atteggiamento di neghittosità nei confronti della cittadinanza, sarebbe il momento di rovesciare il tavolo.

Ps: Sullo stesso argomento il gruppo di Forza Italia in Comune ha diramato un documento molto critico.

Non tanto la “gabella”, quanto l'odiosità del metodo

Gentile direttore, da qualche giorno stanno arrivando da parte della amministrazione comunale, disposizioni per effettuare obbligatoriamente la notifica della   domiciliazione dei pagamenti rifiuti, pur se nei rapporti esattore / debitore nulla è cambiato. Leggendo per rispetto il tutto mi è girata leggermente la testa. Viene bellamente accantonata la necessità di snellire ogni pratica e di facilitare al cittadino una buona comprensione dell'iter che si deve seguire. Non ultimo (si dice cosa fatta capo ha) una notevole percentuale di pagatori ha poca dimestichezza col destreggiarsi nei rapporti online. I giovani che possiedono una casa o una residenza a loro intestata sono ahimè ben pochi … Oltretutto sono passati decenni da quando esiste questa imposta e noi tutti siamo invecchiati. Mi sovviene il ricordo non lontano di una non accettazione del voto online per le primarie di un noto partito …quanti avrebbero aderito o potuto aderire dei vecchi militanti? 

In sintesi sarebbe auspicabile andare incontro a chi non si è mai rivelato un evasore fiscale per non indispettirlo ancora di più su una tassa che grava su tante famiglie. Meno lavoro per tutti, relazioni a più largo respiro. 

Grazie gentile direttore per avermi dato modo di esprimere il pensiero di chi paga come intestatario del debito dal 1964 e che ora fatica ad aggiornarsi: la mente è sempre più debole. 

Clara Rossini, Cremona.

Già: stesso gestore, stesso utente, stesso esattore, stesse coordinate bancarie, nessuna revocavo…insomma nessun fatto nuovo che giustifichi (la terza volta in meno di quattro anni) la reiterazione di un percorso privo di seri presupposti. Un accanimento che non può non rinviare l'attenzione alle ferite ancora recenti della “puntuale” tariffa rifiuti. Di cui si può, si deve dire, il peggio possibile. Non contento di ciò, l'Assessorato alla partita (che suona meglio di assessorato competente), impone un'afflizione accessoria. Che peserà soprattutto sugli anziani, sui fragili, su coloro che non sono telematicamente “smanettoni”

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