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Lettere a l'ECO /37

Riceviamo e molto di buon grado pubblichiamo

  19/09/2024

Di Redazione

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Impianto biometano

Personalmente ho trovato illuminante l'intervista che Virgilio ha rilasciato a Cremona 1 e ho espresso sul mio profilo social privato questa riflessione che vorrei condividere:

La città si interroga sull'inversione a U attuata dalla nuova amministrazione rispetto all'impianto di biometano. Io credo sia importante analizzare il linguaggio per comprenderne le ragioni. Nelle parole del nuovo Sindaco non vi sono aperture al merito del percorso partecipativo che ha visto trionfare le ragioni dei cittadini. Si parla di ‘polemiche' intorno all'impianto e di ‘conflittualità con i residenti'. A mio avviso si tratta semplicemente di un cambiamento di postura del Comune nei confronti di A2A nell'ambito della negoziazione sulla prospettiva futura dell'inceneritore. Di per sé è già un passo in avanti, anche perché recepisce in modestissima parte alcuni degli elementi rivendicati in quasi due anni dai cittadini. Per esempio, il tema democratico dei rapporti con i grandi gruppi e il cumulo degli impianti (di fatto negato da sempre dai promotori e con tenacia sostenuto dal Comitato). Ma è evidente che non ci troviamo in nessun modo davanti ad un cambiamento di metodo.

Luigi Lipara – Presidente del Comitato No Biometano
Luigi Lipara – Presidente del Comitato No Biometano

Premessa, quanto pubblichiamo appresso non è un comunicato ufficiale. E a questo punto occorre lumeggiare, da parte nostra, una situazione imbarazzante.

Da un anno la comunicazione di Palazzo ha radiato la nostra testata dalla mail list delle testate, cui il vertice municipale invia i comunicati.

Poco male. Siamo sopravvissuti a ben altro. Anche se questa inopinata e non sufficientemente argomentata radiazione, si riflette sulla tempistica del nostro lavoro editoriale.

Insomma siamo un po' “l'ultimo ad arrivar fu gambacorta”.

Motivo per cui abbiamo chiesto all'amico Mario Silla patron di Cremona Sera di copia incollare parte del comunicato con cui la minoranza (che così comincia a diventare opposizione) ha oggi depositato all'Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale la mozione di indirizzo rispetto alla realizzazione di un impianto di bio-metano al confine tra Cremona e Gerre de Caprioli nel parco del Po e del Morbasco.

La mozione impegna Sindaco e Giunta a compiere ogni necessario atto amministrativo finalizzato ad impedire che venga realizzato l'impianto di bio-metano da parte di A2A nell'area individuata. Di prendere atto del fatto che allo stato attuale A2A S.p.A. non ha effettuato sul territorio della città di Cremona gli investimenti previsti dal piano Cremona 20-30 e della contestuale volontà di A2A S.p.A di mantenere attivo il termovalorizzatore oltre il 2029 (scadenza della Valutazione di Impatto Ambientale).

Nel testo della mozione si chiede, ulteriormente, di definire un nuovo piano energetico per Cremona e il territorio cremonese, basato su criteri scientifici e ispirato a principi di indipendenza, economicità ed efficienza energetica, nell'esclusivo interesse di Cremona e del territorio cremonese, sottoscrivendo un accordo di collaborazione con il Politecnico di Milano per poter beneficiare di un supporto tecnico-scientifico qualificato.

I capigruppo, nel testo depositato, sottolineano come il Sindaco e la Giunta debbano attuare ogni necessario atto finalizzato a trattenere sul territorio cremonese gli investimenti di 150 milioni prospettati da A2A S.p.A. in occasione della sottoscrizione del Memorandum Cremona 20 - 30 e, di fatto, mai realizzati, oltre a finanziare l'attività di ricerca e analisi del Politecnico di Milano, di cui al punto precedente.

Tra le richiese anche quella che A2A realizzi opere di mitigazione ambientale rispetto all'impatto generato dal termo-valorizzatore, quali ad esempio la realizzazione di un bosco-filtro. Ma soprattutto il coinvolgimento sia degli amministratori dei Comuni limitrofi all'area in cui sorge il termo-valorizzatore sui progetti futuri, sia la nuova Commissione Ambiente nella valutazione delle ipotesi progettuali future emerse nell'interlocuzione con A2A, aggiornando il Consiglio Comunale sugli sviluppi.

Questa mozione - spiegano i capigruppo - si rende necessaria perché la precedente amministrazione, di cui l'attuale Sindaco era parte integrante, ha fortemente sostenuto la necessità di dar seguito al progetto. Non solo. Ma durante tutta la campagna elettorale l'allora candidato e attualmente Sindaco Virgilio ha più volte dichiarato che il progetto di A2A di realizzazione della centrale di bio-metano fosse necessario per la Città di Cremona al fine di raggiungere l'autonomia energetica”. “Con il suo recente ‘no' all'impianto ora si chiede chiarezza che verrà con il voto positivo di Virgilio e dell'intera maggioranza a questo testo. Ne va dalla serietà delle istituzioni nei confronti dei cremonesi”.

Dossier sanità

Caro Direttore, non sono riuscito a darmi una ragione dell'impeto con cui una lettera di ieri ha come cardine motivazionale una ricerca di supremazia ("vi dico io che cosa bisogna fare") sul movimento ammonendo che "deve chiedere formalmente al Consiglio Comunale la partecipazione di una sua delegazione a informare con motivazioni inconfutabili che c'è alternativa al completo default della Sanità pubblica con la ristrutturazione del vecchio ospedale". Non che riteniamo sia corretto accettare i suggerimenti di tutti, ma le prove inconfutabili ci sono? Fino ad ora non sono state sufficienti le motivazioni che il Movimento ha portato sul tavolo del DG, candidati sindaco ecc....a mio avviso solo in parte ci sono dati quantitativi che sostengono la tesi della riqualificazione. Questa equivalenza, unita ad un costo. Grazie dell'ospitalità e complimenti per la determinazione con cui la testata bissolatiana sostiene i Movimenti non omologati. Condivido in pieno la Tua ipotesi (di occupazione simbolica della Sala Quadri, in svolgimento di seduta) che si oppone all'idea di un incontro salameleccoso con la nuova Amministrazione.

Mario Pattoni, 18 settembre 2024, Cremona.

Chiosa

Impianto biometano

Sorprendentemente nelle ultime 24 ore il tema è stato, nella sua struttura e nel prevedibile prosieguo, se non completamente, comunque sensibilmente, “ritoccato”. Poiché da molti anni girano a Palazzo volti che evocano…, ci rifacciamo, senza nulla togliere ad altri rispettabilissimi e potenziali interlocutori, alla figura che fattualmente svolge il ruolo di “Commissario”. Che tra le righe (ma non troppo) afferma (sulla scaturigine del disastro municipalizzata)

Credo che alcuni passaggi relativi alla cessione di Lgh ad A2A avremmo potuto farli in modo differente, cercando un punto di intesa con l'opposizione al posto della grande battaglia politica che ci fu all'epoca.

Fa onore alla sua onestà.  Ma dove eravate quando la "ditta" comunale (da Tiranti in poi) era intenta a dilapidare la sostenibilità e la storia della prima municipalizzata fondata da Giuseppe Garibotti...e noi vi mettevamo sull'avviso??? Avremmo preferito avere torto. Ma lo smantellamento Aem è iniziato da qui. Dal turnover di amministratori un po', che si piegarono al superiore ordine di servizio del partecipante di “mangiare il vitello in pancia alla vacca”. Ripercorreremo nel prosieguo editoriale tutte le vicende. Dalla consegna delle chiavi da parte dell'ultimo presidente della prima repubblica...in poi. Una gestione che meriterebbe una Norimberga. Un ultimo messaggio ai pochi che con noi in questi anni hanno tenuto botta. Finché ci si incazza e si testimonia individualmente, non si cava un ragno dal buco. Necesse che a partire dai Sindaci "civici" si imposti uno strumento politico di cittadinanza attiva. capigruppo in consiglio comunale

Sanità

Comprendiamo l'impatto del fraintendimento discendente dalla circostanza per cui svolgiamo un doppio ruolo. Un conto è il dovere di ospitalità di Eco a tutti i contributi. Altro conto è la condivisione dei contenuti. Sui quali la testata, io personalmente e la Comunità Socialista (che non è il Psi!!!) ci identifichiamo senza esitazione nella testimonianza del Movimento.

Che ha esordito un anno fa svolgendo un ruolo di guida della cittadinanza attiva su un tema fondamentale. Il confronto politico di questi tempi funziona così! È già un miracolo non aver rotto le righe, dopo un anno di testimonianza. La nostra corrispondente non è preconcetta. Forse è poco sgamata.  Purtroppo, nel Movimento si sono infiltrati contributi in parte avulsi dalle regole coesive ed in parte interessati a proporsi. È lo scotto che si paga quando si diventa Movimento largo. Consiglieremmo di prevedere ad ottobre una sessione plenaria di aggiornamento degli aderenti (quelli ovviamente che restano tali). Ho notato in giro che ha suggestionato l'idea del mio editoriale di ieri di "occupare" pacificamente ma simbolicamente Il Consiglio Comunale.

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