Prima del fatidico lockdown sono andato dal medico per un piccolo problema alla pelle. Mi ha visitato e mi ha detto riferito che necessitavo di un piccolo intervento da effettuarsi in day hospital.
Provvedo alle prenotazioni di rito e attendo il giorno concordato.
Arriva il giorno e, dopo aver promesso ai miei familiari un dettagliato feedback al mio ritorno, parto per l'intervento presso il grande ospedale.
All'ingresso dell'ospedale vado alla reception per avere indicazione di dove sia il reparto. Seguo le indicazioni e eccomi finalmente alla dermatologia; mi accoglie l'infermiere del triage che mi indica di mettermi in sala d'attesa di fronte al cartello surgery.
Verso le 14 ho concluso il tutto ed esco dall'ospedale. Vista l'ora decido di acquistare qualche cosa da mangiare prima di tornare a casa che avranno già pranzato.
Vedo una insegna di un noto marchio di fast food ma non mi attira, ho voglia di qualcosa di appetitoso. Appare appena dopo un negozio con cibo attraente: fa al caso mio e lo raggiungo e leggo sul vetro in grande queste scritte: NO DELIVERY e appena sotto TAKE AWAY.
Compero qualcosa e mi avvio verso il parking ma a un certo punto vedo, in uno slargo che devo attraversare, un flashmob relativo a qualche cosa che non capisco. Aggiro la piazzetta allungando il il percorso e proseguo.
Non è il mio giorno fortunato: percorsi un centinaio di metri mi imbatto in un sit in di tipi urlanti slogan politici abbastanza incomprensibili. Non voglio proprio saperne nulla e aggiro l'ostacolo allungando ulteriormente il percorso.
Sono quasi arrivato a destinazione quando sento, passando vicino ad un grosso fabbricato, una musica interessante.
Incuriosito giro l'angolo e vedo un ingresso con una scritta enorme: OPEN. Sotto l'insegna staziona un tipo.
Mi avvicino e al tipo chiedo di cosa si tratti. Gentilmente mi racconta che è una band che sta effettuando il soundcheck per la exibition serale. Aggiunge anche che questa band è molto in voga e nell'ultima performance ha avuto una standing ovation di dieci minuti.
Chiedo a che ora sia lo spettacolo, quasi interessato ad assistervi. Mi guarda e imperioso afferma: soldout.
Proseguo per fare ritorno a casa, trovo il parking, prendo il ticket per pagare e finalmente mi siedo in macchina.
Arrivo e mentre mangio il frugale pasto inizio in mio feedback.
(Ai miei familiari, non tutti hanno avuto la possibilità di masticare l'inglese, ho raccontato così….)
Storiella
Prima del fatidico isolamento sono andato dal medico per un piccolo problema alla pelle. Mi ha visitato e mi ha detto riferito che necessitavo di un piccolo intervento da effettuarsi in ricovero di giornata.
Provvedo alle prenotazioni di rito e attendo il giorno concordato.
Arriva il giorno e, dopo aver promesso ai miei familiari, al mio ritorno un dettagliato resoconto, parto per l'intervento presso il grande ospedale.
All'ingresso dell'ospedale vado alla banco informazioni per avere indicazione di dove sia il reparto. Seguo le indicazioni e eccomi finalmente alla dermatologia; mi accoglie l'infermiere dello smistamento che mi indica di mettermi in sala d'attesa di fronte al cartello chirurgia.
Verso le 14 ho concluso il tutto ed esco dall'ospedale. Vista l'ora decido di acquistare qualche cosa da mangiare prima di tornare a casa dai familiari che avranno già pranzato.
Vedo una insegna di un noto marchio di cibo veloce ma non mi attira, ho voglia di qualcosa di appetitoso. Appare appena dopo un negozio con cibo attraente: fa al caso mio e lo raggiungo e leggo sul vetro in grande queste scritte: NO CONSEGNE e appena sotto ASPORTO.
Compero qualcosa e mi avvio verso il parcheggio ma a un certo punto vedo, in uno slargo che devo attraversare, un raduno relativo a qualche cosa che non capisco. Aggiro la piazzetta allungando il il percorso e proseguo.
Non è il mio giorno fortunato: percorsi un centinaio di metri mi imbatto in una manifestazione di tipi urlanti slogan politici abbastanza incomprensibili. Non voglio proprio saperne nulla e aggiro l'ostacolo allungando ulteriormente il percorso.
Sono quasi arrivato a destinazione quando sento, passando vicino ad un grosso fabbricato, una musica interessante.
Incuriosito giro l'angolo e vedo un ingresso con una scritta enorme: APERTO. Sotto l'insegna staziona un tipo.
Mi avvicino e al tipo chiedo di cosa si tratti. Gentilmente mi racconta che è un gruppo che sta effettuando la prova suono per la esibizione serale. Aggiunge anche che questo gruppo è molto in voga e nell'ultimo spettacolo ha avuto una applauso in piedi di dieci minuti.
Chiedo a che ora sia lo spettacolo, quasi interessato ad assistervi. Mi guarda e imperioso afferma: esaurito.
Proseguo per fare ritorno a casa, trovo il parcheggio, prendo il biglietto per pagare e finalmente mi siedo in macchina.
Arrivo dai miei genitori, mangio il frugale pasto e inizio in mio resoconto.
Silvano Bonali
P.S.:
1 - storiella liberamente ispirata a fatti realmente accaduti
2 - i termini anglofoni sono stati individuati nella edizione di ieri di un quotidiano nazionale(???!!!) che ne conteneva almeno altrettanti: tutti senza nessuna necessità di non usare l'italiano.