La Comunità Socialista cremasca, conferma pubblicamente la volontà di voler concorrere alla formazione di un polo liberal, socialista e verde, aperto al confronto con le altre forze politiche, in vista dei rinnovi amministrativi comunali del 2021, nonché soprattutto, di quello della città di Crema, previsto per il prossimo anno.
Il pronunciamento vuole stimolare in tal senso, anche i livelli nazionali, affinché si superino le gelosie e le impuntature ancora presenti, tra i gruppi politici del Psi, di Italia Viva, Azione, dei Verdi, dei Radicali, liste civiche, ritardanti la costituzione di un soggetto unitario credibilmente alternativo al populismo ed alla propaganda diffusi nel Paese.
Localmente, a sostegno della necessità di perseguire il progetto indicato, risiedono valutazioni molto critiche su diverse scelte amministrative compiute negli ultimi 15/20 anni, dagli schieramenti che si sono alternati alla guida della città e del territorio cremasco, in senso lato.
Riassuntivamente, incontestabili risultano la perdita di ruolo e di autorevolezza del Comune di Crema nell'ambito comprensoriale e nei rapporti con altri Enti Istituzionali, cosi come la sfilacciata coesione dell'area omogenea in ordine allo sviluppo della gestione associata dei servizi comunali, nonché dell'operato delle aziende partecipate.
Al di là delle parole, centro destra e centro sinistra, condividono variegate responsabilità sulla improvvida ubicazione, nel quartiere di San Bartolomeo, del nuovo Istituto Racchetti, nonostante l'alternativa rappresentata dal recupero dell'incompiuta scuola CL, hanno mantenuto gli stessi indirizzi del PGT, poco inclini alle tematiche ambientali, al contenimento delle espansioni edilizie sulle aree agricole, alla limitazione degli insediamenti della grande distribuzione commerciale.
Nessuno dei due schieramenti può vantare dei risultati specifici tesi alla valorizzazione del complesso degli Stalloni, sulla realizzazione della tangenziale Nord della città, sui collegamenti ciclopedonali verso i comuni limitrofi.
Le situazioni richiamate, tutt'altro che esaustive, bastano ad evidenziare la necessità di una svolta fortemente qualificante e concreta della politica amministrativa cittadini e della nostra zona.
La Comunità Socialista cremasca, alla luce della preliminare interlocuzione avvenuta con gli esponenti di Italia Viva, di Azione e dei Verdi, ritiene quindi non più rinviabile la presenza organizzata sul territorio, di un riferimento espressione delle migliori culture riformiste.
Per quanto sopra, pertanto, auspica il proseguimento degli incontri fino alla definizione degli obiettivi comuni, da portare in discussione nelle coalizioni e nei programmi dei candidati sindaci, del centro sinistra, interessati al nostro apporto.
Prima si manifestano gli orientamenti dei soggetti citati, maggiore sarà il tempo a disposizione del proposto polo liberal socialista verde, di promuoversi.