È in corso nell'ambito territoriale di cui siamo parte il tentativo di realizzazione del progetto di riaggregare le forze socialiste in vista di una più vasta e più ambiziosa ridefinizione delle basi teoriche e dell'impostazione organizzativa di una sinistra ispirata in senso plurale ed ancorata alla cultura del socialismo liberale.
La sinistra riformista italiana, di cui il PD è parte rilevante e le componenti laiche e liberalsocialiste partners essenziali, ha innanzitutto il dovere, con la qualità della propria offerta, di recuperare, se vuole veramente invertire la spirale populistica, manifestamente espressa da dilaganti auspici di linee giustizialiste e di leadership radicalistiche ed autocratiche, un forte ancoraggio verso la buona politica. Nel momento in cui v'è maggior bisogno.
Tale è l'incipit del ritorno ad operare insieme dei numerosi compagne e compagne che si sono dati appuntamento sabato 21 gennaio a Crema, ospiti del Circolo ARCI di S. Bernardino.
Dall'ampio dibattito, coordinato da Virginio Venturelli, in cui sono intervenuti Carniti, Donati, Fiammelli, Gaboardi, Mandotti, Noci, Penci, Rossi, Vidali, Verdelli, è scaturita una precisa volontà di proseguire nel progetto e di coordinarsi attorno ai seguenti impegni:
ricostruzione storica e culturale del socialismo italiano,
ricostituzione di una larga e forte area socialista nella nostra provincia,
formazione di uno specifico ambito di incontro denominato Comunità Socialista Cremonese
presentazione di una lista autonoma dei socialisti, ovvero in coalizione con altri soggetti, di centro sinistra all'ormai prossimo rinnovo amministrativo del Comune di Crema.
Nel corso della partecipata discussione, è stata evidenziata la necessità di rispondere alla crescente domanda di socialismo, di solidarietà, di maggiore giustizia sociale, emergente in larga parte del mondo, nei Paesi europei, ed in Italia, ove la cancellazione della tradizione socialista ha prodotto un drammatico arretramento dei diritti di chi vive del proprio lavoro, dei soggetti più deboli, nonché delle condizioni ambientali sempre più aggredite da uno sviluppo disordinato e penalizzante la vita umana.
Numerosi interventi hanno rimarcato come non sia più giustificabile, restare indifferenti di fronte alle diseguaglianze in essere, nonché sulla urgente necessità di modificare i modelli di crescita delle nostre società, ad ogni livello e ovunque possibile.
Dal contesto generale si trae lo spunto per deliberare di inviare un appello alle organizzazioni e alle associazioni politiche e/o culturali di ispirazione socialista del territorio, affinchè, ferme restando le rispettive autonomie, abbandonino ogni chiusura autoreferenziale, favorendo la costruzione di un comune progetto per il futuro, che partendo dal basso, dalle realtà provinciali, possa evolvere verso una rinnovata e forte presenza socialista in campo nazionale.
Unanimemente, si concorda di sottoporre agli altri ambiti territoriali della provincia di Cremona, la proposta di creare un spazio unitario di confronto dell'intera Comunità Socialista Cremonese, ove rilanciare idee e proposte politico - amministrative riguardanti il presente ed il futuro del nostro territorio.
Conseguentemente a quanto sopra espresso, entro il prossimo mese di febbraio, i socialisti del territorio, si attiveranno per lo svolgimento di una assemblea provinciale, aperta a tutti coloro che intendono contribuire alla realizzazione degli obiettivi sopra esposti.
Parallelamente si promuoveranno incontri per la definizione della composizione e del ruolo politico che volontariamente le varie componenti aderenti fisseranno di riconoscere a Comunità Socialista Cremonese in attesa che nascano i presupposti per la rinascita di un partito socialista, degno di questo nome, popolare e rappresentativo di tutte le componenti oggi variamente collocate.
Infine, nei prossimi giorni saranno raccolti i contributi programmatici con i quali confrontarsi e decidere definitivamente il percorso da prendere in vista delle elezioni amministrative di Crema.
Tale è stato l'approccio all'impulso di superare l'irrilevanza delle testimonianze individuali e di dar corpo ad un processo aggregativo che riporti il contributo della cultura socialista nella vita politica ed istituzionale.
Nei giorni scorsi tale progetto ha dimostrato di decollare.
Superando la desuetudine di rapporti, si sono infittiti nei giorni scorsi i contatti che hanno condotto all'orientamento a far slittare di un paio di settimane la conferenza aperta. In modo che la stessa attivi un rapporto sinergico con il Congresso del PSI e non interferisca con la definizione del progetto di campagna elettorale per il rinnovo del vertice comunale del capoluogo cremasco.
In tal senso, Virginio Venturelli ha diramato l'invito per una seconda riunione fissata per sabato 11 febbraio alle ore 15 presso il Circolo ARCI di S.Bernardino a Crema.
L'incontro, prevalentemente imperniato sulle ormai prossime elezioni amministrative di Crema, si prospetta di interesse comune e vasto; in quanto si inquadra nello sforzo generale teso a mettere in sinergia la testimonianza di quella che da troppo tempo è una diaspora dei socialisti. Mettere insieme le intelligenze, gli idealismi, le testimonianze degli iscritti al PSI, dei socialisti senza tessera, dei riformisti di ispirazione socialista (senza tessera o con tessera dem) costituisce la mission che può costituire il valore aggiunto dello sforzo di dare un senso alla riqualificazione di questo (per responsabilità non nostre) scalcinato campo politico.
Sull'argomento ha già avuto modo di intervenire pubblicamente il segretario provinciale del PSI, avv. Paolo Carletti. Il quale ha ritenuto di dover precisare in un comunicato ufficiale che “il PSI non ha ancora deciso se presentare un proprio candidato sindaco, se attivarsi per stimolare un percorso di primarie di coalizione o se sostenere un candidato non socialista”. Carletti, che sarà a Crema alla riunione programmata, ha aggiunto “I compagni cremaschi hanno la piena fiducia della segreteria provinciale, la quale chiede che la presenza socialista nelle amministrazioni municipali sia attiva ed identitaria”.
Alleghiamo alla presente edizione de L'Eco del Popolo la bozza
E.V.