Come ripetutamente annunciato ieri mattina, puntualmente alle 11, si è svolta, nella giornata di ricorrenza dell'assassinio politico, la cerimonia di omaggio e di celebrazione di Ferruccio Ghinaglia. Il giovane universitario di fede comunista vittima dell'agguato fascista.
Il suo profilo era stato, come si ricorderà, rivisitato, alcune settimane addietro in occasione dell'approfondimento storico del Centenario del Congresso di Livorno e dei 70 anni della Federazione Comunista, per iniziativa della Fondazione Cremona.
Un'iniziativa che, pur tenendo conto delle limitazioni imposte dalla pandemia, aveva espresso un considerevole programma di iniziative. Dall'apprezzato saggio (coordinato dal giornalista Giorgio Barbieri) a firma di Azzoni e Abeni, che sono stati dirigenti di spicco del PCI cremonese, ad incontri in differita (tra cui la contestuale conferenza dell'Istituto Universitario Ghislieri di Pavia), all'iniziativa di ripristinare il monumento funebre a lui dedicato. Un'iniziativa intrapresa dall'ANPI ed approdato ad un ottimo risultato, che si è potuto constatare de visu, durante la cerimonia.
Un numero ristretto di partecipanti, debitamente distanziati tra di loro, ma ben determinati a ricordare e onorare la figura contestualizzandola negli scenari storici in cui avvenne l'esecrabile atto di violenza e nello specifico della cultura ideale e nella militanza che, in giovane età, aveva visto Ghinaglia aderire al PCdI da pochi mesi fondato.
Tali riferimenti sono stati efficacemente sviluppati dall'intervento del prof. Vincenzo Montuori, che è intervenuto come coordinatore del Comitato Cittadino dell'ANPI.
Mentre l'avv. Paolo Carletti, presidente del Consiglio Comunale, ha reso omaggio alla figura di Ghinaglia a nome della Civica Amministrazione.
Erano presenti anche la consigliera Comunale arch. Stella Bellini e la prof.ssa Liliana Ruggeri, presidente dell'associazione culturale Il Peverone di Bonemerse.
Partecipi, oltre che esponenti dell'ANPI, anche i rappresentanti di Rifondazione Comunista e della Comunità Socialista.
Al termine della cerimonia sono state distribuite copie del saggio, opera di Giuseppe Azzoni, sulla figura e sulle circostanze dell'assassinio politico.
Sull'argomento la nostra testata qualche settimana fa pubblicò anche un approfondimento di Ennio Serventi.
Fondatamente è da ritenere che i due delitti (Ferruccio Ghinaglia ed Attilio Boldori) costituiranno il perno della rievocazione del 76° anniversario della Liberazione.
Se ne trae motivo, oltre che dal preannuncio formale in tal senso, anche dall'anticipazione fornita al termine della cerimonia di ieri. Quando i dirigenti dell'ANPI hanno deposto un mazzo di garofani rossi sulle tombe dei due martiri, distanti pochi metri l'una dall'altra.
Abbiamo, altresì, ricordato che i due pregevoli monumenti sono opera dell'apprezzato scultore cremonese Anselmi.
I partecipanti, avviando la cerimonia alle conclusioni, hanno colto l'occasione per rendere omaggio alle tombe vicine di Mario Coppetti, di Gino Rossini partigiano e primo Sindaco elettivo del secondo dopoguerra e al Tempietto dei caduti Partigiani.
Segnaliamo agli interessati che il volumetto su Ferruccio Ghinaglia, edito dall'ANPI, Si può ritirare presso la sede di Cremona.
Analogamente esortiamo a sostenere lo sforzo finanziario occorso per le celebrazioni e per il ripristino del monumento attraverso versamenti sull'IBAN:
IT56O0306909606100000128866 Intesa San Paolo P.zza Stradivari – Cr
Intestato a: A.NP.I. – Comitato Provinciale di Cremona
Causale: “Centenario Ghinaglia”