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Gussola, poco dopo la mamma Giovannina ed il padre Pino, ci ha lasciato anche Sante Gerelli

  27/11/2022

Di Redazione

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Con dolore abbiamo appena appreso che è morto Sante Gerelli.

Il compagno Sante Gerelli di Gussola che abbiamo potuto conoscere ancora ragazzo, animatore ed organizzatore di buona politica.

Lo era in modo così intenso ed instancabile da indurre spontaneamente a pensare subito a lui quando capitava di parlare appunto di passione politica.

Politica come socialità, promozione tanto degli interessi della propria comunità gussolese quanto degli ideali della sinistra, con il PCI e dopo.

Non molto tempo fa lui stesso aveva pianto la scomparsa della mamma e poi del padre, Giovanna e Pino ai quali era legatissimo, per seguirli ora, dopo così breve tempo.

Sante da ragazzino era già un “diffusore” dell'Unità, con altri mise insieme anche il gruppo dei “pionieri” per dirigere poi il forte circolo giovanile della locale FGCI. Fu quindi sempre nel Direttivo e poi Segretario della Sezione comunista, una delle più importanti della provincia. Fu anche consigliere comunale, ma non si pensi ad una “politica politicante”: per lui la politica era generosa socialità, fede negli ideali del socialismo, solidarietà e tantissimo tempo dedicato e lavoro concreto e faticoso.

Si può ricordare un fatto molto significativo degli anni '60 quando, dalla fornace di Vicobellignano per rappresaglia sindacale, fu licenziato l'operaio Costante Vezzosi, detto “Palen”, poi discriminato al punto da non trovare altra assunzione nonostante fosse un provetto fornaciaio. Sante già lavorava nella coop muratori di Gussola e si fece da parte in modo che la coop potesse assumere Vezzosi come muratore.

Massimo era il suo impegno per tante organizzazioni... il partito, l'ANPI, l'ARCI, la cooperazione, una forte associazione locale degli anziani. Dopo lo scioglimento del PCI continuò la militanza politica con PDS, SEL e Sinistra Italiana. Coi legami unitari che mantenne per anni si riuscì ad organizzare a Gussola una “festa della sinistra” insieme ai compagni di Rifondazione e per un periodo anche del PD: una esperienza molto popolare ed unica di questo genere. Gli utili che ne derivavano, insieme a quelli di tombolate e simili iniziative, furono in gran parte destinati a contributi di solidarietà sociale. Per esempio per un mezzo di trasporto per anziani, per le necessità insorte in occasione del COVID, fino ad offerte per iniziative nel terzo mondo...

Nell'ultima fase della esistenza del PCI, con le elezioni politiche del 1987 che risultarono così negative per il partito in generale, Sante ebbe la meritata soddisfazione di un voto che a Gussola fece eccezione in positivo e ricevette in proposito persino una telefonata dal segretario Alessandro Natta.

Le cose che hanno caratterizzato la sua attività sono dunque state molteplici. Ricordiamo qui ancora due aspetti.

Il primo è l'impegno sulle tematiche ambientali, che lo videro molto attivo anche come consigliere comunale: i corsi d'acqua, la golena di Po, il parco, il contrasto ad una impropria dannosa cava di sabbia...

Il secondo è quello della memoria e delle iniziative per valorizzare la storia del movimento operaio gussolese: da Alessandro Vaia alla presenza della Casa del popolo, da Carlo Comaschi a Giacomo Bergamonti al legame con la famiglia Cervi...

Tutto ciò sempre insieme a tanti, alle compagne ed ai compagni, senza protagonismi personalistici.

Così vogliamo rendergli omaggio e ricordarlo, nella più sentita vicinanza alla sua compagna Loredana ed a suo figlio Iuri.

Evelino Abeni

Giuseppe Azzoni. 

All'insegna del noblesse oblige, abbiamo lasciato, per questo commiato e ricordo del compagno scomparso, la precedenza a due compagni che lo hanno conosciuto e frequentato personalmente e che hanno con lui avuto una lunga consuetudine di testimonianza militante.

Tuttavia, la testata che ha ospitato in questi ultimi anni molti suoi qualificati ed apprezzati contributi, non può non affiancarsi al sentiment espresso da Abeni e Azzoni.

Probabilmente le nostre posizioni politiche erano e sono restate differenziate. Non l'idealismo. Che, negli ultimi tempi, di fronte ai risultati della liquefazione dell'offerta politica e della militanza, induceva a rinserrare le fila, almeno su segmenti comuni. Quali l'antifascismo e l'emancipazione degli ultimi.

Sante ha arricchito tale versante con la riscoperta delle radici della cultura popolare e della relazionalità, caratteristica fondamentale dello spirito militante del passato; oseremmo dire, la cameraderie. Che, a Gussola, sotto il suo impulso, ha segnato importanti traguardi: il centro culturale popolare e il ripristino e l'apertura del Circolo ARCI Bassa.

Vogliamo contestualizzare il suo ricordo nella giornata di celebrazione dei Martiri di Sclemo, svoltasi qualche anno fa. Arricchita da una sorta di gemellaggio tra la località delle Giudicarie e il Comune della Bassa. Che, per iniziativa dello scomparso, mise in campo una motivata e partecipante comitiva gussolese.

L'ECO DEL POPOLO esprime alla moglie ed al figlio sincere condoglianze.

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