Non si esaurisce, a quanto sembra dalle lettere giunte dai nostri lettori l'attenzione rivolta allo svolgimento del programma celebrativo della figura di Attilio Boldori nella ricorrenza del 100rio dell'uccisione avvenuta in località Traballino di S. Vito di Casalbuttano.
Poiché ispiriamo la nostra testimonianza al profilo della divulgazione permanente, traiamo dalla circostanza appena detta lo spunto per proseguire in questa sorta di post-produzione dell'impegno di approfondimento storico.
Pubblichiamo qui sotto i due messaggi pervenuti. Unitamente all'allegata gallery originata dalla selezione stampa dei servizi pubblicata dalla stampa locale (che ringraziamo), una scheda di segnalazione (per chi vorrà approfondire l'argomento) dei saggi stampati su Boldori negli ultimi vent'anni e un estratto dei verbali delle sedute consigliari. Commemorative nel 1946.
È il caso di sottolineare la circostanza che in quelle sedute si espressero i più significativi esponenti della vita locale istituzionale: il Sindaco Gino Rossini, il deputato costituente Ernesto Caporali, il segretario della Camera del Lavoro Arturo Verzelletti.
Caro Eco del Popolo, grazie a te per avermi dato la possibilità di conoscere meglio una figura potentemente bella come Attilio Boldori. Dopo aver letto il libro di Franzinelli su Gentile, pieno di personaggi miserabili, Boldori emerge come un diamante nella m...elma.
Cremona, 18 dicembre 2021 - M. L.
Ho letto lentamente e con attenzione le tue news. Corbari sindaco di Pizzighettone lo ricordo anch'io…ottimo il tuo dettagliato resoconto delle iniziative a ricordo del 100rio dell'assassinio di Boldori . Ricordare ed onorare persone che hanno combattuto per la libertà e per il bene comune è un dovere che ognuno dovrebbe sentire proprio. I giovani specialmente che hanno il vuoto dentro e lo riempiono con rabbia e ribellione, dovrebbero invece rincorrere ideali, sogni da realizzare. Speriamo di riuscire a dare testimonianza che la vita è sacra e va vissuta intensamente donando senza aspettare un corrispettivo di ritorno.
Vicenza, 20 dicembre 2021 - C.L.
La storia, se dimenticata, torna a ripresentarsi nelle sue forme meno edificanti perché ignari dei peggiori eventi. È necessario sottrarre all'oblio le vicende legate al nostro territorio per evitare che la gente, i giovani ignorino i trascorsi più significativi che ancora incidono negativamente sulle vicende attuali. Si inizia col sottovalutare la violenza che si ripresenta nel sociale dimentichi di quanto avvenuto circa un secolo fa. Programmare, in occasione dei vari storici centenari, incontri per ravvivare sentimenti, passioni, indignazione e dolore deve essere la base per una società meno cieca e inconsapevole a quali conseguenze possono portare atteggiamenti estremisti e il libero arbitrio. Accendere una luce sulle figure del passato che si sono spese per un futuro migliore della propria gente, pur correndo consapevolmente fortissimi rischi, può essere consolatorio e rivitalizzare il desiderio di riprendere ad agire per non lasciarsi ancora una volta sopraffare dalla violenza, da qualsiasi tipo di violenza altrui.
Attilio Boldori , evocato nel centesimo anno della sua esecuzione a suon di manganellate, è una figura umana di alto, altissimo rilievo. Si prodigò e combatté per contrastare un movimento contrario ad un dignitoso vivere civile per favorire chi già godeva dei migliori privilegi. Si attirò l'attenzione di chi voleva contrastare i risultati del suo fattivo operato, così fu ignobilmente massacrato. Prima di lui Ferruccio Ghinaglia e quanti altri? Il vivere frenetico e quello addormentato “, condizionato dal COVID, non possono lasciare che le menti, i cuori si avvizziscano. L'esempio di tante valide persone deve rivitalizzare, far rinascere il desiderio di essere consapevoli di quanto il nostro operato sia determinante per contrastare le ingiustizie e la legge del più forte, del chi urla di più. Non fermiamoci, il domani è già qui.
Cremona, 14 dicembre 2021 - Clara Rossini