Precisiamo, sin dall'incipit, che la postura delineata nel titolo è quella rivendicata dalla Lista Civica “Pizzighettone al Centro”, naturale prosecuzione incardinata già più di vent'anni fa dal raggruppamento che vedeva in prima fila l'indimenticato esponente socialista Fulvio Pesenti.
Quella convergenza di testimonianze per un così lungo periodo ha assistito alla testimonianza civile di un gruppo di cittadini di ispirazione moderata e riformista, alcuni dei quali già direttamente impegnati nella vita comunale con ruoli di responsabilità.
La cifra è sempre stata ispirata dall'assoluta priorità data al buon governo comunale, in assoluta distinzione dalle militanze partitiche.
Per alcune tornate amministrative questo gruppo civico ha rappresentato in Consiglio Comunale l'aspirazione di molti pizzighettonesi di veder affermata la ragione del bene comune, attraverso una gestione efficiente ed indipendente dagli interessi particolari.
Quattro anni fa, di fronte all'evidente smottamento della coesione di alcune forze politiche ed al pericolo di ingovernabilità, “Pizzighettone al Centro” si assunse la responsabilità di allargare le basi di un nuovo modulo di ispirazione civica. Che incontrò il consenso della maggioranza degli elettori.
Non furono sempre rose e fiori, essendo evidente l'impulso di alcune componente di travalicare quelle basi civiche.
Ma al di là di queste difficoltà, che inficiavano il patto di alleanza e ponevano criticità gestionali, un parziale ed obiettivo giudizio dell'esperienza gestionale è ispirato alla constatazione di luci ed ombre.
In generale questi quattro anni dal punto di vista dell'efficienza amministrativa dicono che i risultati sarebbero stati enormemente superiori se, cammin facendo, il vertice comunale si fosse mantenuto aderente alla cifra civica, capace di esaltare il contributo di tutte le componenti della alleanza.
L'inopinata decisione del Sindaco di gestire in solitudine ed in arroganza il delicato passaggio del rinnovo del vertice dell'istituzione, cui i pizzighettonesi sono affettivamente legati, la Fondazione Luigi Mazza, pone fine, al di là di quelle che saranno le sue decisioni in materia di presa d'atto del venir meno della fiducia da parte dei partners, a questa esperienza amministrativa.
Indubbiamente il restante anno del mandato elettivo si svolgerà in un clima di difficoltà politica e di instabilità dei rapporti, nonché nell'incertezza della stabilità del domani.
Alleghiamo di seguito il testo integrale della dichiarazione trasmessa dall'arch. Marcello Melicchio coordinatore di “Pizzighettone al Centro”.