Eh…come passa velocemente il tempo (specie quando si è avanti con gli anni)! Una condizione questa che offre il vantaggio (se vuoi coglierlo) discendente da un deposito più fornito di cognizioni e consapevolezze che, nel caso, volessi trasmetterle, obbligano a costanti incroci ed aggiornamenti.
Quanto alla nostra condizione attuale di pizzighettonese non residente (ma di appartenenza ideale) confessiamo di avvertire il disagio che Don Camillo, elevato ad alto incarico curiale a Roma, avvertiva ogni qualvolta sentiva parlare di Brescello.
Noi non siamo stati elevati a particolare dignità. Abitiamo da 5 anni a venti chilometri dall'Adda, ma nei primi posti della gerarchia delle priorità delle notizie abbiamo collocato stabilmente la cittadina delle nostre radici. E poi, si sa, esercitando ancora l'attività pubblicistica, ce ne occupiamo…
In meno di 24 ore abbiamo ricevuto, come nel caso dei proverbiali due poliziotti, una notizia buona e una cattiva.
La prima riguardava il preannuncio della scesa in campo di un nuovo progetto politico-amministrativo, che, senza nulla togliere ai modi tradizionali di interpretare l'impegno nella vita pubblica, si è posto l'obiettivo di un lavoro di armonizzazione e di convergenza.
Capace, come appena detto, di distaccarsi dalla visione dei campi politici generalisti e fidelizzati, per fornire un'offerta di contributo civile che pone la priorità del vantaggio comunitario sopra visioni di parte. Non a caso la griffe della convergenza è dichiarata in “Uniti per il bene comune” e Trasparenza, cambiamento, partecipazione, ascolto, condivisione, vicinanza, futuro, identità.
Diranno i cittadini e la verifica sul campo della validità di questa dichiarazione d'intenti.
Bisognerebbe aggiungere che in sé il passaggio dai campi tradizionali e contrapposti non è una novità assoluta per Pizzighettone. Per oltre un quarto di secolo, infatti, è stata operativa la lista “Pizzighettone al centro”, animata dal compianto Fulvio Pesenti e proseguita oltre la sua scomparsa all'inizio di questa consiliatura, quando esordì un'aggregazione pluralista di segno civico (non unica, perché venne eletta anche la proposta della Lista Bissolotti).
Alla premessa va aggiunto anche un ammonimento, suggerito dal dovere di non barare sui propositi di etica istituzionale e di tener conto dei fallimenti.
Indubbiamente, infatti, la maggioranza che elesse Sindaco Moggi sarebbe deragliata dai propositi dichiarati. Invece di esprimersi sul terreno politico ed amministrativo come aggregato civico si sarebbe ben presto manifestata come un format da partito unico. Il Sindaco, infatti, si sarebbe ben presto rivelato le sue propensioni ad interpretare un prevalente profilo politico. Manifestando, peraltro, lati imbarazzanti, come la posizione sulla revoca della cittadinanza onoraria al Duce e, fatto ancor più grave, la gestione autoritaria del rinnovo del vertice amministrativo della Fondazione Mazza (da cui sarebbe discesa l'estromissione dalla Giunta dei dissidenti).
Ce ne siamo fatti una ragione e prendiamo atto di un rinnovato intendimento, da parte del gruppo Bissolotti, del PD e di Pizzighettone al Centro, di offrire all'elettorato una chance di profilo civico.
Di cui la sala regia del lavoro propedeutico ha dato ampia ed approfondita notizia pubblica.
Qui finisce la scorta delle buone notizie e comincia la notizia cattiva.
A poche ore dell'annuncio, infatti, un articolo del quotidiano provinciale espone un'interpretazione del percorso propedeutico e del suo primo approdo che va in rotta di collisione con l'annuncio di "uniti per il bene comune”.
C'è, come abbiamo anticipato, un dovere etico-morale di trasparenza e di chiarezza. Che viene implementato, visto il fallimento della precedente aggregazione, dall'ineludibilità dello sforzo di tagliare le ali a qualsiasi propensione alla doppiezza.
Viviamo un momento difficile e I propositi di privilegiare l'azione civica su tutte le pur legittime testimonianze partitiche, all'insegna del rinnovamento e della discontinuità, sarebbero meglio declinati da uno sforzo di discontinuità. Nessuno degli attuali players della vita politico amministrativa di Pizzighettone è nato ieri e qualche contributo più o meno recente nel tempo l'ha dato, sarebbe opportuno che le rettifiche di linea programmatica e la rimodulazione dei comportamenti fossero scandite in modo coerente e percepibile.
Cambiare il quadro preesistente con uno sforzo di discontinuità deve essere utile al percorso avviato e deve cogliere la sensibilità e le percezioni della comunità.
Contrariamente a tale edificante proposito La Provincia di ieri titola “Pizzighettone - Arriva il voto - Il centro sinistra si compatta”, il centrosinistra! In primis, gli altri due contraenti l'accordo non se ne sentono parte, né in quello nazionale né il quello locale. Lo schema dei campi generalisti dimostra di non reggere più. Negli equilibri parlamentari, come in quelli delle istituzioni periferiche. Presentato come fa la Provincia, lo sforzo di armonizzazione e convergenza non corrisponde, si ripete, né agli intendimenti di almeno due contraenti (Civica di Bissolotti e Pizzighettone al Centro) nè alla discontinuità insita nel progetto civico. Se, come invece fosse negli intendimenti di chi vuole metterci il cappello sopra con un allargamento del PD a due partner satelliti, saremmo in presenza di un diversivo ingannevole destinato ad un disastro elettorale e, soprattutto sul piano ideale e morale, ad una palese diserzione dall'eredità di Fulvio Pesenti e dai propositi di Giancarlo Bissolotti e imprese. Sarebbe meglio essere chiari, leali e consapevoli partners. L'episodio dimostra che non tutti hanno capito l'antifona. Le cattive posture, più o meno comprensibili e giustificate (a meno che non siano quelle parificate alle gambe dei cani) si correggono all'inizio delle imprese. Per un rapporto di lealtà tra partners e, soprattutto, verso l'opinione pubblica. E, visto che la Comunità Socialista territoriale condivide appieno il taglio della testimonianza pizzighettonese, per un obbligo di chiarezza in ordine a tutta l'agenda elettorale dell'anno corrente e del prossimo.
Con Pizzighettone ci sono nell'election day ottobre 2021 Crema e Rivolta e nel 2022 Cremona. Cambia la location ma non il progetto amministrativo. Per quanto può valere, se ne tenga conto.