Abbiamo ricevuto (forse in certo qual modo, l'abbiamo sollecitato) e, consapevoli del dovere deontologico di garantire il più ampio diritto di tribuna, pubblichiamo sollecitamente e per intero. Ovviamente, ci riferiamo all'endorsement dei due consiglieri comunali uscenti dem di Pizzighettone.
Un dovere che una testata come la nostra, indipendente ma non indifferente, sente come mission inaggirabile; soprattutto, quando è in ballo la piena accessibilità al diritto di testimonianza.
Ci fa molto piacere che i due consiglieri uscenti si siano rivolti all'EdP. Se ci è concesso “splafonare” (in aggiunta alla pubblicazione della dichiarazione, che essendo i due esponenti dem pienamente investiti di ruolo istituzionale fino a lunedì 3 ottobre). Rendendo merito a due “volontari” della politica e delle istituzioni locali, che, per competenza e tratto anagrafico, avrebbero potuto dare ancora alla vita pubblica pizzighettonese in continuazione col mandato elettivo.
Bruno Tagliati, già vicesindaco, già candidato sindaco nella precedente campagna elettorale e per tutto il mandato in scadenza capogruppo di minoranza, ed Elena Bernardini, pure lei consigliere comunale per due mandati, non hanno, come si vede e come si suol dire “scaldato le sedie”. Non sempre abbiamo condiviso, ma diamo atto della loro intensa testimonianza su tutti i temi dell'agenda comunale.
“Così si fa” avrebbe detto la nostra nonna, nata come noi e vissuta nel borgo dell'Adda. Intendendosi che solo gli stupidi e i paracarri non cambiano mai idea.
Tagliati e Bernardini che col loro bel gruppo civico “Pizzighettone chiama” sono stati per cinque anni seduti nei banchi di minoranza del consiglio comunale con “interrogazioni e proposte a favore dell'intera cittadinanza”, sostengono la nuova lista civica “Insieme si cambia Pizzighettone” e il candidato sindaco Giancarlo Bissolotti, che “si pone come valida, competente ed appassionata alternativa al sindaco uscente Moggi ed alla sua amministrazione a guida leghista”.
In ispecie quando gli eventi inducono alla consapevolezza delle situazioni periclitanti e del dovere civico di armonizzare, convergere, ottimizzare le sinergie comunitarie.
Osiamo sperare che la loro scelta non sia un passo indietro, ma di lato. Infatti, la molla che ha rimesso in discussione posture consolidate (e forse non più attuali rispetto alle evidenze) va individuata in quel “laboratorio” di progettualità di cui Pizzighettone ha grande bisogno.
Per settimane la contrapposta aggregazione, aiutata dalla informazione quotidiana “indipendente”, si è rivolta ai competitor in termini di “listone”, funzionale al profilo che più farebbe comodo all'accozzaglia di centrodestra alla ricerca del rinnovo del mandato.
Ieri abbiamo scritto che “dirà arbitro”. E già d'ora nel pieno rispetto delle decisioni del corpo elettorale e degli avversari del candidato sindaco Bissolotti, ci rimettiamo e ci inchiniamo alla legge della democrazia.
Per chi scrive costituisce già una notevole risorsa che tre segmenti della vita pubblica, rappresentati dal collegamento alla testimonianza del Pd, del gruppo Pesenti e del civismo di Bissolotti, abbiano deciso di convergere, di interrogarsi sulle criticità del borgo dell'Adda, di formulare un programma di resilienza per il domani.
Il fatto che poi abbiano messo la faccia andando, come si suol dire, nella lingua del borgo, a “ferlettare” anche nei comprensori più reconditi come le frazioni e le borgate, alza il rating di questa virtuosa testimonianza rivelatrice di amore per il paese e di fiducia nel superiore interesse comunitario.
Al di là di chi verrà eletto, questa opzione getta un importante cono di luce su un vasto deposito latente di risorse comunitarie.
Ne è dimostrazione anche la cospicua partecipazione suscitata dal rapporto sviluppato con gli elettori e cittadini dalla lista “insieme si cambia Pizzighettone”
"L'unità di intenti con Giancarlo Bissolotti – spiegano – si pone come prosecuzione della collaborazione già avviata in Consiglio Comunale, dove per 5 anni come opposizione si è cercato un dialogo costruttivo con la maggioranza, che, purtroppo, è sempre rimasta arroccata sulle proprie idee e visioni anche quando non corrispondevano alle reali esigenze dei cittadini pizzighettonesi”. Un dialogo che “l'attuale maggioranza ci ha sempre negato per un capriccio puramente di appartenenza politica del Sindaco Moggi, oggi evidenziato dall' “ammucchiata” di simboli politici nazionali della Sua attuale lista che, poco o nulla, hanno a che fare con le esigenze locali”.
Dopo un confronto “diretto, franco e partecipato” tra i diversi esponenti e le diverse forze che appoggiano e compongono la Lista civica “Insieme Si Cambia Pizzighettone” e dopo svariati mesi di incontri, anche direttamente con i cittadini, sono stati ”condivisi i punti programmatici e si è arrivati alla composizione di una lista civica composta da 6 donne e 6 uomini con molteplici competenze, esperienze e sensibilità, che potranno senz'altro adoperarsi insieme al futuro primo cittadino Bissolotti per una Pizzighettone più attenta ai bisogni e agli interessi delle nuove generazioni, dei più deboli e dei residenti delle sue Frazioni per troppi anni non considerate, una Pizzighettone più efficiente in termini di servizi a favore dei suoi cittadini e più competitiva ed attrattiva sul territorio dal punto di vista socio-economico e turistico-culturale”.