Ringrazio a nome dell'Associazione Emilio Zanoni la comunità di Gadesco Pieve Delmona che tramite il suo attuale sindaco Achille Marelli ha voluto esprimere i sensi della più alta stima e i doverosi ringraziamenti alla bella fulgida figura di un suo concittadino, DAVIDE VIOLA. Seguendo l'esempio paterno e gli insegnamenti della famiglia ha onorato ogni seppur oneroso impegno col sorriso negli occhi e la generosità nel cuore. È stata una grave perdita nel largo ambito dove ha operato e per chi lo ha apprezzato. Non inutile la larga scia dei suoi insegnamenti nel campo sociale e lavorativo, ma monito per stimolare nell'animo di ognuno il desiderio di seguire la strada per essere preziosamente utile al proprio territorio.
Ciao DAVIDE, grazie. Clara Rossini
Fatto:
L'evento cui si riferisce Clara Rossini (il cui padre Gino fu il primo Sindaco elettivo dopo la Liberazione e sulla tomba del quale Davide Viola commemora il 60° della scomparsa), attiene alla bellissima iniziativa comunitaria delle amministrazioni di Persico Dosimo e di Gadesco di ieri sera. Un gesto, abbiamo titolato e ribadiamo in questa riflessione, di grande e fecondo valore civico. Fortunatamente non desueto nella realtà territoriale. Ma, onore al merito, in qualche misura anticipato dai due Comuni (già a partire dalla cerimonia di consegna della Costituzione ai 18nni) che (anche su questo versante) hanno marciato in sintonia.
Al punto da rendere sempre più invidiabile (in noi) la vivibilità “civile” (oltre che di qualità comunitaria di vicinato e di inclusione) delle piccole entità del territorio.
Persico ed Uniti e Gadesco ed Uniti (gli “Uniti”, tra l'altro, sono segnalatori di una non tradita inclinazione a praticare la sostenibilità dell'armonizzazione e convergenza) hanno scandito una forte propensione collaborativa, fatta di comunanza di visioni progettuali e di forte feeling umano. Iniziato più di trent'anni fa e snodatosi ininterrottamente per tutti i mandati di Viola a Gadesco e di Superti e Zelioli.
Niente (a cominciare da traumi esistenziali come la immatura scomparsa di Viola) è immutabile nelle vicende umane, individuali e collettive. Ma il fatto che i nuovi vertici comunali, succeduti (e questa dell'avvicendamento è una gran bella notizia per le declinanti dinamiche di ricambio nella vita istituzionale locale di tutta la provincia), abbiano mantenuto uno dei perni del profilo civile, incardinati durante i mandati precedenti, costituisce una bella conferma.
Ci riferiamo all'iniziativa “gemellata” con cui i due Comuni hanno proceduto alla consegna di importanti riconoscimenti: “cittadini dell'anno”, concorso fotografico e borse di studio.
Non ci sarebbe stato in un contesto, come questo, inquietante, gesto migliore per orientare la cittadinanza alla coesione civile ed alla crescita delle nuove generazioni, sulle linee guida della Costituzione Repubblicana, dell'impegno amministrativo scaturito dal mandato elettivo e dal senso di servizio alla comunità, del, diciamolo senza retorica ma anche con piena consapevolezza, permanente buon esempio dei cittadini comuni. Che col loro talento nel lavoro e nella dedizione al prossimo costituiscono l'architrave di una visione edificante di una società che sa essere consapevole del presente e sa guardare lontano.
Non sposterà nulla in un giudizio che non spetta a noi. Ma ci sentiamo di aggiungerci ai cittadini dei due Comuni, protagonisti dell'evento, che apprezzeranno sicuramente questa continuità di linea.
LETTERA APERTA:
che indirizziamo al Presidente della Provincia, istituzione territoriale (molto ben servita da Davide Viola) e punto di riferimento diciamo morale per quanto veniamo a proporre formalmente.
Il compianto Presidente si è particolarmente distinto in abnegazione e grande competenza, nel picco dell'inconsiderato disassamento dell'ente territoriale. Ha dovuto affrontare a mani nude, si può dire, questioni nodali di sostenibilità di alcuni servizi provinciali (tra cui quelli scolastici). Cremona, nel frattempo, grazie alla lungimirante generosità di un suo cittadino, ha posto le fondamenta di un importante futuro di città, vocata, insieme ad altre peculiarità, agli studi universitari.
In tempi, diciamo e ripetiamo, non esattamente didascalici dal punto di vista della promozione del rigore civile (a cominciare da quello basico della diffusione del sapere e degli studi), la propensione a premiare il talento e l'impegno negli studi è decisamente un valore aggiunto della testimonianza civile.
Noi, da questo punto di vista, abbiamo il precedente del nostro indimenticato Sindaco Emilio Zanoni che ha destinato i propri beni a borse di studio per studenti cremonesi.
Sarebbe, diciamo, un gesto bello e coerente, se la Provincia, che il Presidente Viola ha servito con tanta dedizione, gli altri enti e società, che l'han visto in prima fila partecipe di buona amministrazione, istituissero delle borse di studio. Alla Sua memoria e all'emulazione del Suo esempio civile.
Viola è stato, sia pure per un breve periodo, Presidente dell'Associazione Zanoni. L'Associazione, che avanza questa proposta, ovviamente si impegna ad essere parte attiva di questo progetto.