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America: il sogno che non c’è

La guerra civile che si sta consumando in America dalla testmonianza diretta della poetessa newyorkese Ilka Scobie (Traduzione Luigi Cazzaniga)

  02/06/2020

Di Roberta Tosetti

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George Floyd. Questo cittadino americano, che forse americano non lo era per tutti. Alla base di tutto c'è il fatto reale che in America le persone di colore, lasciatemi passare i “neri”sono sempre stati trattati da “neri” anche se con posti importanti nella società che conta. Odio atavico? Inoltre a far implodere quella che a tuI gli effetti forse è una guerra civile, la disoccupazione da virus, le scuole chiuse, la politica che conta. Il presidente americano pensa alle elezioni di novembre prossimo e, invece di placare la situazione innesca provocazioni giorno dopo giorno. Luigi Cazzaniga da New York, Fotoreporter, Artista, mi scrive questo in un messaggio privato, un messaggio reale, un messaggio unico. Chi invece testimonia la reale situazione in cui versa la città di New York è la moglie Ilka Scobie, poetessa e intellettuale di grande fama in America

Si stanno svolgendo manifestazioni pacifiche in tutta l'America, in tutte le città, qui a New York, i cittadini americani chiedono giustizia dopo la morte di Geroge Floyd, assassinato dalla polizia, con le scene che tutti hanno visto” afferma Ilka, con grande pacatezza mentre racconta l'America di oggi.”A New York, nonostante il coprifuoco vengono assaltati i negozi, qui nel quartiere dove abitiamo a Soho, prendono nei negozi computer, vestiti di lusso, borse. A Boston una manifestazione lunga ben sessanta isolati, sessanta isolati di persone che hanno portato in piazza le loro angosce, al grido di giustizia e di pace

E le istituzioni come reagiscono a quanto sta accadendo?

I militari aggrediscono i manifestanti pacifici davanti alla Casa Bianca perché Trump, giá soprannominato “Bunker Don” per essersi nascosto in un sotterraneo giorni fa, dice che manderá i cani, e fa attaccare i rivoltosi con bombe, manganellate, e altre vessazioni per farsi fare una foto per la stampa

conclude Ilka Scobie amareggiata e distrutta da una situazione incandescente.

Un'America al collasso, un'America distrutta, un'America senza uno stato sociale, dove solo il ricco può vivere mentre il resto fa la fame? Che questo grave fatto porti alla luce veramente la situazione americana?

Quello che è certo è che George Floyd non c'è più. È stato assassinato. Ora l'America piange per lui e, protesta per i suoi diritti!

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