Giovedì 19 novembre un'altra seduta del Consiglio Comunale interamente dedicata alla sanità. È la prima volta che l'assemblea consiliare concentra le proprie azioni su un tema specifico: lo fa per la seconda volta e, se necessario, lo rifarà.
Nella veste di Presidente ho ritenuto doveroso convocare di nuovo il Consiglio Comunale sul tema della sanità locale visti gli accadimenti dell'ultimo periodo e i consiglieri hanno risposto a dovere presentando mozioni e ordini del giorno ricchi di proposte ed osservazioni che senz'altro stimoleranno un dibattito utile alla Giunta ed al Sindaco che, in prima persona, si spende quotidianamente sul tema.
Le proposte e le riflessioni avanzate toccano la situazione attuale in ogni suo aspetto e prendono spunto dalle sollecitazioni che provengono dal mondo medico e da quello produttivo. Questo permetterà di lavorare mirando da una parte alla tutela dei servizi sanitari a presidio della nostra comunità e della professionalità degli operatori che ne fanno parte, dall'altra dando voce alle giuste richieste delle associazioni delle categorie gravemente colpite dalle chiusure delle loro attività.
Da una parte i medici hanno sottoscritto una lettera indirizzata anche alla politica locale, dall'altra ristoratori e commercianti hanno compostamente denunciato la loro situazione devastante. Adesso tocca ai consiglieri comunali dare il proprio contributo.
Credo sia dovere precipuo del Consiglio Comunale approfondire tali argomenti, analizzarne gli elementi da un punto di vista politico e sintetizzare proposte amministrative o di azione politica mirate alla tenuta sanitaria e sociale della nostra comunità.
Mi sento di dire che questo è un momento molto delicato dal punto di vista non solo sanitario ma anche sociale: non si fatica a cogliere chi sta approfittando delle giuste istanze di molti per insinuare vecchie retoriche antisistema che stanno mettendo alla prova gli anticorpi democratici delle nostre comunità.
Questo è ancora il momento della responsabilità. Adesso i doveri, poi arriveranno i diritti, diceva Giuseppe Mazzini, e in qualche modo dobbiamo far nostra questa massima con maturità istituzionale, ma sempre senza dimenticare che il nostro ruolo è quello di dare prospettive alla società, di tracciarne le linee di sviluppo e di pensare ad uno slancio di proposte che possa infondere fiducia nel futuro e negli attori che ne sono i principali protagonisti.
Piace vedere che a Cremona la politica, almeno quella presente in Consiglio Comunale, lavora con serietà senza voler mettere il cappello su questa o su quella protesta, senza alcuna vis polemica nei confronti degli enti di livello superiore, ma con la convinzione che da una situazione come quella che stiamo vivendo si potrà uscire addirittura più forti e più coesi di prima, ognuno con le proprie idee, ma tutti con la proprie capacità a servizio della città e dei cremonesi.
Paolo Careltti
Presidente del Consiglio Comunale di Cremona