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Crema - il concambio ex Stalloni/ex Tribunali

Contributo dell’avv. Ermete Aiello

  12/02/2020

Di Redazione

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“Come un fiume carsico ritorna in superficie per poi sparire una questione, che, invece, meriterebbe decisa e saggia determinazione da parte dell'amministrazione cittadina.”

Così scrivevamo a presentazione di un dossier che a quanto pare, mentre permangono le inscalfibili ed un po' arroganti certezze della Giunta, da carsico il fiume delle riflessioni e delle testimonianze è diventato di superficie e di consistente portata.

Sull'argomento interviene l'avv. Ermete Aiello, stimato professionista forense e riconosciuto protagonista della vita politica ed amministrativa.

Pubblichiamo con molto interesse questo suo contributo.

Logica aristotelica

Credo sia di tutta evidenza come una delle motivazioni (se non la più concreta) che sta spingendo la Amministrazione Comunale ad accelerare i tempi di definizione per il riutilizzo dell'ex Tribunale sia la necessità di arrivare alla discussione (che avrà luogo finalmente dopo la approvazione del bilancio) della mozione presentata dal consigliere di maggioranza Rossi sulla proposta di concambio con la Regione tra ex Tribunale/ Stalloni, con qualcosa di più concreto di quanto finora in essere. Così da dimostrare che tale proposta non è perseguibile, essendo i cosiddetti lavori in stato di notevole avanzamento. Ma così non è, perché dalla mozione presentata da Rossi nello scorso mese di agosto (ma sulla stampa se ne parlava da mesi, con dichiarazioni pubbliche anche da parte di vari esponenti politici) di fatto la situazione rimane in fase di stallo. Anzi si è più complicata sia perché dalla operazione si è tirata fuori la Sanitas ( quella per la quale il Comune aveva operato un “brillante” cambio di destinazione d'uso di parte dell'area ex scuola CL, rimanendo ora con il cerino in mano), sia perché a detta del Direttore generale della Asst i costi di parte dell'utilizzo sarebbero superiori agli affitti pagati per le sedi delle varie strutture utilizzate dalla stessa Asst (con il rischio quindi, come per tutte le PA,di intervento della Corte dei Conti per danno erariale), sia ancora perché la FM Immobiliare ha precisato che a questo punto deve effettuare una ulteriore fase progettuale per la stima dei costi di gestione.

Leggo in un recente autorevole commento su tale argomento che il Programma amministrativo su cui si salda la coalizione comunale è esplicito nell'individuare una soluzione che privilegi una destinazione socio-sanitaria dell'immobile in questione. Ne prendiamo atto; si dimentica però che tale “saldatura” ha avuto bisogno della delibera consiliare del 25 Marzo 2019 perchè l'area precedentemente destinata a “servizi ed attrezzature civiche ed amministrative” diventasse “area per servizi ed attrezzature sanitarie e sociali-assistenziali”. Destinazione che nessuno vuol modificare ma che con il concambio e cioè con il lasciare alla Regione la piena ed esclusiva proprietà dell' area, da permutare, essendo pressoché analoghi i valori catastali dei due immobili, con quella degli Stalloni, consentirebbe ad entrambi gli enti di guadagnarci operativamente, risultando autonomi nelle proprie scelte decisionali e di utilizzo. Nel sottoporre una simile proposta, risulta proprio così “irresponsabile”- come è stato definito - il consigliere Rossi, che ha già puntigliosamente replicato ad alcune obiezioni mossegli? I Piani amministrativi, come visto sopra, non si possono modificare per trovare magari nuove “saldature”, se ciò dovesse essere utile? Si può essere contro, a prescindere? Ma la bontà di una amministrazione si vede anche nelle scelte di opportunità da cogliere e non nel rimanere abbarbicata a pregiudizi. Con il rischio che “una felice intuizione” possa diventare una pia delusione.

Una ulteriore riflessione mi è consentita dal suddetto autorevole commento al comunicato della Comunità socialista firmato da Virginio Venturelli che con il solito garbo ed apprezzata serenità segnalava altre situazioni.

Orbene, la Comunità socialista viene accreditata favorevolmente se propone di valutare la possibilità di realizzazione della ciclabile in parallelo al viale di Santa Maria sotto le arcate del Serio (“Cambiare si può”, lista soccombente all'ultima tornata amministrativa, aveva proposto di effettuare in quella sede il sottopasso veicolare – e al riguardo sarebbe bene si leggesse meglio il Piano di Assetto Idrogeologico in considerazione delle opere di salvaguardia già fatte -) e viene invece sbeffeggiata se chiede maggiore collegialità, soprattutto perchè aveva appoggiato un'altra candidatura. Quindi, mi riservo di esaminare una tua proposta perché la ritengo suggestiva e da approfondire ma ti nego un confronto per altre idee perché hai sostenuto un'altra competitor. Come se la collegialità, da intendersi in questo caso come confronto o verifica di idee o suggerimenti, debba essere perimetrata solo all'interno di raggruppamenti precostituiti o partiti politici di riferimento e non possa invece essere “violata” da eventuali proposte “esterne”.

Il buon Aristotele si rivolta nella tomba nel verificare come siano stati inutili gli enormi sforzi fatti nel costruire la logica, che il Sabatini-Colletti definisce come “ coerenza del ragionamento e conseguenzialità del comportamento o più genericamente sensatezza,logicità”.

Ma già nel 1874 in un discorso alla Camera Marco Minghetti sosteneva che “la logica non trionfa sempre nel mondo e rare volte nelle assemblee politiche”.

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