Page 258 - Emilio Zanoni - 1955 - Saggo storico
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L’autore della copertina

Graziano Bertoldi nasce a Cremona nel 1946. La sua attività artistica inizia
molto presto con un incessante esercizio nel disegno e nella pittura, molte le
copie di opere di Vincent Van Gogh, di Toulouse Lautrec, dei Macchiaioli e
più tardi, dei pittori cremonesi del primo novecento, come Guido Bragadini,
Renzo Botti e Carlo Vittori. Negli anni Settanta ha fondato il Gruppo artistico
giovanile "Il Quadrifoglio" con sede espositiva in via Bellarocca adiacente a
piazza Marconi. Per molti anni ha collaborato con le più autorevoli
associazioni culturali artistiche di Cremona e provincia, negli anni Ottanta è
stato consigliere del Centro Culturale S. Michele, responsabile artistico del
Movimento per la Vita, illustratore artistico delle pubblicazioni della Diocesi
di Cremona. Negli anni Novanta è membro della Commissione artistica
dell'ADAFA, poi vicepresidente e amministratore della storica Associazione
Artisti Cremonesi sino al 2006. Attualmente è responsabile artistico del
Gruppo Culturale "Al Dodas", del Centro Culturale "Angelo Grandi" di
Gabbioneta e dell'Associazione San Rocco di Montpellier, è consigliere
dell'Associazione Partigiani Cristiani. Dal 2005 l'artista, la moglie Ettorina e
la figlia Rita dirigono le sale espositive di "Bertoldiarte" a Cremona in Via
Cardinale Guglielmo Massaia e a Vigoleno (Piacenza) nel Castello Medievale
degli Scotti. Graziano Bertoldi insegna arte pittorica alla Casa Circondariale di
Cremona.

La pittura e la scultura di Graziano Bertoldi sono collocate in chiese,
cappellette, camposanti, musei, piazze e collezioni private in Italia, negli
U.S.A., Francia, Svizzera, Togo e in Città del Vaticano. Moltissime le opere di
grafica, in particolare "xilografie", sono collocate in collezioni private e
pubbliche tra cui la Biblioteca Apostolica Vaticana, il Museo d'Arte Sacra di
Sabbioneta, la Biblioteca del Capitolo della Cattedrale di Cremona, il Museo
della Diocesi di Fidenza.

Tantissime le pubblicazioni illustrate con sue xilografie, disegni, dipinti, tra
cui: Beato Enrico Rebuschini, Mons. Enrico Assi Vescovo, Mons. Franco
Voltini, Mons. Giovanni Cazzani Vescovo, il Pontefice Giovanni Paolo II, don
Primo Mazzolari, Padre Pio, Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi, Giosuè
Carducci, Eugenio Montale, Cesare Pavese, Luigi Pirandello...

Graziano Bertoldi ha illustrato libri di scrittori e poeti cremonesi, tra cui Elia
Santoro, Leonardo Cozzoli, Pierluigi Lanzoni, Vincenzo Montuori, Angelo
Rescaglio, Tina Milanesi, Uliana Signorini, Sandro Talamazzini, Sergio
Canevari, Fiorenzo Cauzzi, Ettore Fontana, Pietro Bonometti, Marco Allegri,
Paolo Ascagni, Lorenzo Pavesi e ha pure illustrato con dipinti e disegni le
varie edizioni dei "I giooch de na vòolta" di Agostino Melega.

Suoi i manifesti per il 25° della CISL, il 50° dell'AVIS, il 50° delle Piccole
Serve del Sacro Cuore di Gesù, il 50° dell'Associazione Artigiani, il Centenario
dell'U.S. Cremonese, il XIV Sinodo Diocesano Cremonese, per l'Omaggio ad
Amilcare Ponchielli, per il "Quaresimale sul mondo del lavoro" del Cardinale
Carlo Maria Martini, per il "Vero volto di Antonio Stradivari", per "Cristo,
storia di sempre" e l'Associazione Naz. "Villaggi SOS"...

Graziano Bertoldi ha collaborato con reti televisive, riviste e giornali
cremonesi "Mondo Padano" nella rubrica "Il Santo del mese" e con il
quotidiano "Cronaca" nella "Vita dei Santi", con Telecolor frequentemente
nella trasmissione la "Perla" diretta da Sandro Talamazzini. La sua profonda
amicizia con lo scultore Mario Coppetti, classe 1913, lo ha forgiato nel saper
ascoltare gli "ultimi" e a comprendere le esigenze della nostra amata Cremona
ed anche ha rinnovare nell'arte il ricordo di chi ha donato la propria vita per
la libertà.

Il critico d'arte Andrey Bunin racchiude in breve l'estro di Graziano Bertoldi:
"La pittura di Bertoldi sta appunto nella sua continua 'ondulazione' nel
susseguirsi di sentimenti ed umori diversi. Non intendo mettere un'etichetta
al pittore cremonese, perché egli nelle sue combinazioni e variazioni
simultanee crea un'armonia che non lo identifica 'prigioniero' di uno stile, ma
lo identifica libero ed al di sopra della 'follia' contemporanea".

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