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Sempre a proposito del 'pacco' /23

  02/03/2024

Di Redazione

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L'evento

Venerdì 1° marzo 2024, ore 17, sala Filodrammatici:

  1. Discussione delle idee in merito ad una concretizzazione del lavoro svolto fino ad ora dal movimento: che cosa ci permette di fare la raccolta firme e l'informazione orale e scritta attuata in questi sette mesi di vita del movimento?
  2. Programma dei banchetti dalla prossima settimana alla fine del mese di marzo.
  3. Il punto della situazione nelle firme raccolte.
  4. varie ed eventuali

Programma delle attività a Cremona del movimento sono in corso gli inviti a: sindacati, CGIL, CISL, UIL sindacati di base 16 quartieri della città di Cremona (ha risposto per ora il quartiere 11 (zona vicino all'Ospedale), contatti con associazioni, comitati, partiti, relazione di Vacchelli dell'incontro del 29 febbraio con gli "stati generali", presenti il PRC e il M5S oltre comitati e associazioni associati negli stati generali

Grazie.

Enrico Gnocchi.

La parola ai lettori e ai rappresentanti istituzionali

Sabato mattina, come preannunciato anche dalla nostra testata e come conferma il Coordinatore del Movimento Enrico Gnocchi, una dozzina di sostenitori del Movimento hanno volantinato in zona mercato e nel contempo hanno colloquiato, convinto e raccolto ulteriori 201 firma di adesione alla petizione lanciata dal Movimento.

La stessa iniziativa di contatto diretto con la popolazione è avviata da tempo e per la settimana entrante verrà replicata secondo il seguente calendario:

giovedì 29 feb. Paderno Ponchielli, sabato 2 mar. a Vescovato e lunedì 4 mar. a Soresina.

Il Coordinatore fa appello ai sostenitori del Movimento perché, previo contatto, si aggreghino ai gruppi destinati ai flash mob nelle località.

L'ordine del giorno, che prevede sempre comunque un dibattito anche su altri argomenti urgenti o ritenuti tali, è sulla ricerca e sulla esposizione, nel caso già ci siano proposte, di "cose" che possiamo usare concretamente per FERMARE, l'iter della costruzione del nuovo Ospedale. 

Continueremo quindi a raccogliere firme (ad oggi sono 4.440), a incontrare chiunque sia disponibile ad ascoltarci e a darci una mano, a scrivere lettere a i media e ai decisori politici e non, ma è urgente "concretizzare una forza" che capovolga la situazione che ad ora è per noi sfavorevole. Ogni opportunità si deve "fruttare" 

Una grande occasione ci viene suggerita dal geom. Mantovani di cui allego il messaggio che ci ha trasmesso:

Buongiorno, per cortesia, anche se tardivo, può inviare ai membri movimento gli allegati Anche questa è Sanità - il governo, maggioranza e minoranza hanno stanziato per le malattie rare, per un biennio, 50 milioni di euro – e ne vogliono sprecare 350 per l'inutile nuovo ospedale - lunedì al Teatro Filo erano presenti 200 persone.

I problemi veri della sanità sono questi - non vengono utilizzate le poche risorse per la ricerca.

Il Movimento ha anche avviato richieste di incontro con una serie di soggetti sociali intermedi, stranamente assenti dalla scena del confronto e dalla lotta per il pieno ripristino della sanità pubblica, di cui l'opposizione al nuobo ospedale costituisce l'incipit trainante.

Il Movimento per la riqualificazione dell'ospedale si sta impegnando su diversi fronti per sensibilizzare opinione pubblica, associazioni di volontariato, istituzioni e organizzazioni di rappresentanza di cittadini, circa l'assurdità del progetto di abbattimento e ricostruzione dell'ospedale di Cremona.

I numeri e le motivazioni che stanno alla base della nostra posizione sono svariati a cominciare dall'affermazione che l'ospedale Maggiore, che data 50 anni di vita, sarebbe vecchio e non riqualificabile; per proseguire con ciò che il progetto fa intuire dietro una patinata rappresentazione di un ambiente idilliaco e cioè la riduzione delle giornate di degenza e di conseguenza la rimodulazione dei posti letto.

Per questo un gruppo di cittadini ha ritenuto di organizzarsi in un movimento apartitico con l'obiettivo di impedire questa assurdità e invece ottenere la riqualificazione dello stabile esistente.

Da luglio ad oggi sono state raccolte circa 4200 firme e stiamo moltiplicando gli incontri e le iniziative anche nei paesi della provincia che pure saranno interessati da queste scelte.

Siamo quindi a chiedere un incontro anche a chi come USB rappresenta i lavoratori e si confronta quotidianamente con le problematiche sociali.

Obiettivo dell'incontro è illustrare nel dettaglio le nostre motivazioni, aprire un canale di dialogo e verificare la possibilità di iniziative comuni volte a amplificare la voce di quei 4200 cittadini che hanno già espresso la loro contrarietà.

Per completezza di informazione e per dare il più ampio spaccato delle attività del Movimento aggiungeremo che i rappresentanti del Coordinamento, Vacchelli e Franzoni, hanno nei giorni scorsi stabilito un proficuo contatto territoriale. Infittendo il pressing di interpello dei Sindaci del territorio, per favorire in loro speech in materia di adesione o contrasto all'idea del nuovo ospedale, che sia frutto dell'interpello delle consiliature e dell'opinione pubblica locale. In questo quadro assume rilievo l'iniziativa concertate con la realtà territoriale dell'Ospedale Oglio Po.

Feet on the ground

Dato che eravamo a caccia (di spunti, notizie, immagini) facilmente attinte al seguito dei testimonials del Movimento, non potevamo assolutamente disertare un analogo contatto con la contestuale testimonianza in atto a poche decine di metri. Animata dal PD Cremonese. Ai giardini di Piazza Roma era stato allestito, Come direbbe Bossi, un gazebo animato dalla autorevole presenza del segretario cittadino Galletti e dall'assessore comunale Burgazzi, e partecipato da numerosi iscritti.

Salutiamo la mobilitazione del PD con un sincero indirizzo: Benvenuti a bordo! Dove è sempre stato il consigliere Piloni. Che localmente, con l'esercizio del voto disgiunto, ha intercettato il sostegno di numerosi elettori non organici. Che hanno voluto riconoscere una testimonianza determinata, per ancoraggi a una versione universale del diritto alla cura della salute e per chiara consapevolezza nella tutela degli interessi originari del territorio (tutto!), secondo quella che dovrebbe essere ancora l'intelaiatura progettuale di massima per una sinistra. Osserva il segretario dem Galletti le tante, cristallizzate criticità che impediscono la fruizione del diritto. Che, come viene giustamente osservato (e denunciato) rendono "malata" la sanità lombarda. Ri-benvenuti a bordo con questa giusta anche se un po' tardiva e forse omissiva denuncia. Che non arriva, come dovrebbe per coerenza e completezza, ad un punto nodale: il contrasto alla sistematica strategia del governo regionale di destra, incardinata in una comunicazione distorcente e diversiva della realtà.  Di cui la genialata del nuovo ospedale di Cremona, sostenuta dall'innaturale convergenza inciucista tra destra e centrosinistra, è la ciliegina.

Quando dire arbitro…

L'autorevole quotidiano locale oggi è inondato da una narrazione auto encomiastica, anzi, dato che ci siamo, crepi l'avarizia, auto apologetica...."L'Ospedale é in salute...Sanità locale promossa..." è il titolone di prima pagina (con richiamo nelle pagine interne) con cui veniamo posti di fronte ad una nostra crisi di identificazione nelle sfolgoranti performances del nostro nosocomio.

Noi da sempre, in materia di riconoscimenti, ci rimettiamo all'arbitro, nella piena convinzione che i galloni si conquistano sul campo. Con gli effettivi standards prestazionali non quelli da interessata narrazione. Per la quale si ricorre ad un efficientissimo SS (ma cosa avete capito? e il Servizio Stampa è Relazioni Esterne, un'ammiraglia da far invidia a Mediaset), ai canoni interpretativo-didascalici di George Orwell del Grande Fratello e, siccome non basta tutto questo, all'inoppugnabilità scientifica di fonti sondaggistiche e statistiche.  La cui mission principale, raramente testata da requisiti istituzionali, appare più che altro funzionale ad accreditare supposti curricula. Una sorta di unzione di derivazione trilussiana, secondo cui un pollo con due potenziali consumatori...spetta a metà..."L'Ospedale é in salute...Sanità locale promossa..." Intanto promossa da chi? A tutta prima, senza essere irriguardosi, è impossibile non rimandare all'immagine (cinematografica) dei certificatori dei "bassi" napoletani. Ma, se invece il rating attribuito fosse anche reale, non si capirebbero le liste d'attesa, il pendolarismo extra limina territoriale, la ormai ingessata gravitazione verso i nosocomi (prevalentemente privati) insediati nelle aree favorite proprio perché a sicura e cospicua resa) dalla governance regionale. Se poi fosse effettivamente come narrato, non si capirebbe la ragione per cui i boiardi della sanità lombarda questo nosocomio deve essere demolito per dar luogo ad una nuova costruzione. C'è da giurare che torneremo sull'argomento. Restando pervicacemente sul “pezzo”. Domani posteremo un dossier di malasanità nel campo vaccinale.

Per cui chiederemo spiegazioni.

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