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Proposte per la ripartenza

Primi interventi strategici

  13/05/2020

Di Virginio Venturelli

Proposte+per+la+ripartenza

La Comunità socialista cremasca, dopo tanti decreti, ordinanze regionali e comunali,  tese al contenimento della diffusione del coronavirus, ritiene ormai tempo di cominciare a delineare le strategie  economiche e sociali, che si reputano idonee  al futuro del nostro Paese.

Il covid 19, ha colpito ovunque indistintamente, ha uniformato molti comportamenti,  ma è stato falsamente democratico nella distribuzione dei danni, decisamente più penalizzanti per i soggetti deboli, in senso lato.

La distribuzione a pioggia dei bonus, peraltro anche tardivamente finalizzati dalle procedure burocratiche previste, non hanno riequilibrato sufficientemente la situazione, che resta bisognosa di ben altri sforzi, di cambiamenti rapidi e consapevoli da parte delle imprese, dei lavoratori, dell'apparato pubblico e della politica. 

Con la graduale riapertura delle attività, senza dati sul contagio verosimili a supporto, ma solo delle imposizioni spesso assurde, sui temi appena richiamati, il Governo non ha più alibi per scusare altri ritardi, né per onorare quanto promesso affinchè “nessuna impresa possa fallire e nessun lavoratore possa restare senza stipendio“ 

Stante la situazione creatasi, a nostro avviso, tra gli obiettivi da centrare a breve/medio periodo, espressamente prioritari non possono che essere quelli interessanti il settore imprenditoriale e del lavoro, nonché quello sanitario.

Nel primo ambito, previo un aggiornamento circa la cantierabilità delle opere, ci aspettiamo principalmente, l'approvazione di un corposo piano di interventi pubblici, accompagnato da una parallela incentivazione di  tutti i lavori finalizzati al risparmio energetico ed alla messa in sicurezza dei territori.

Nel secondo contesto, riguardante il sistema sanitario, rivestono particolare urgenza,  la riconsiderazione dei rapporti e delle convenzioni oggi in essere, tra gli Enti pubblici e gli Operatori sanitari privati, la ridefinizione delle competenze concorrenziali, in materia sanitaria, tra lo Stato e le Regioni, la riorganizzazione  delle reti e dei presidi territoriali, investendo ovunque per il miglioramento dei servizi fondamentali, ricorrendo, se necessario, anche all'utilizzo dei fondi europei destinati allo scopo.

A differenza della “fase 1”, sostanzialmente basata sui divieti e sulla distribuzione di sussidi vari, per la “ripartenza” servono idee, proposte e visioni politiche lungimiranti, un confronto ed una discussione apertamente che stimoli, a cascata, dibattiti in ogni regione e provincia, anche tra i sindaci, le categorie sociali ed i partiti anche del nostro territorio.

La Comunità socialista cremasca, in questa ottica, ha da tempo suggerito di  riprendere l'esame critico degli scenari prospettati dallo studio Masterplan 3C, promosso dalla Associazione Industriali di Cremona.

Dopo la serrata di questi mesi, noi pensiamo ci siano delle ragioni in più per effettuare un monitoraggio dello stato in essere rispetto ai termini fissati per il raggiungimento degli obiettivi posti.

L'occasione consentirà a tutti i soggetti, coinvolti nel documento, di confermare  ovvero di rivedere i rispettivi indirizzi, in rapporto al mutato contesto generale.

Nel quadro delle forze politiche, puntualizzazioni determinanti sono attese dal PD   sull'utilizzo prioritario dei finanziamenti pubblici disponibili a sostegno dei collegamenti ferroviari e stradali, attesi da tempo nel territorio, nonché sulla  riqualificazione della SS 10 Cremona-Mantova, in alternativa all'ipotesi autostradale, sulla cui attuazione parecchio altalenanti restano sia Governo che Regione.

Ma anche da parte di Forza Italia, dopo aver lanciato l'idea della realizzazione di un nuovo e più grande ospedale da erigere nella capoluogo, presso la struttura attuale.

Una indicazione opposta alle esigenze, da più parti evidenziate, per il miglioramento primario della rete socio sanitaria, attraverso un deciso efficientamento degli attuali presidi territoriali, la rivalutazione del ruolo dei medici di base, il potenziamento dell'assistenza domiciliare, con l'obiettivo generale di ridurre i ricoveri nelle strutture socio sanitarie, e non già di incentivarli lasciando carenti i servizi di base a favore dei cittadini.

Per la Comunità socialista Cremasca

Virginio Venturelli

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