Esattamente un anno fa di questi giorni veniva a mancare, dopo un lungo periodo di degenza, Franco Dolci. Come sottolineammo in un lungo profilo biografico, di valenza umana e pubblica, ci lasciava un protagonista della vita sociale e civile del nostro territorio. Ben radicato nella testimonianza dei suoi ideali, ma altrettanto ben determinato sul versante del rispetto e della condivisione. Soprattutto, nell'ambito degli organismi sindacali e cooperativi, in cui svolse per tanti anni un ruolo di grande rilievo, e nelle istituzioni locali, in cui interpreto sempre una cultura positiva di rappresentanza dei ceti popolari di riferimento e del territorio, immancabilmente all'interno di una visione plurale.
Aveva interpretato la testimonianza civile ed amministrativa all'insegna del rigore, ma anche della capacità di anticipazione dei cambiamenti.
Che espresse nel massimo ruolo di responsabilità come presidente della Provincia di Cremona.
Ma Dolci fu anche un conoscitore della cultura popolare ed un impegnato ed attento custode della memoria storica. In tutto il suo percorso esistenziale e politico conservò un ampio deposito di tracce e documenti in modo che il futuro non disperdesse il senso della memoria degli eventi di cui fu partecipe e protagonista.
Dopo la sua scomparsa, la moglie Marisa ed il figlio Massimiliano hanno incaricato Giuseppe Azzoni di preservare e catalogare la sterminata messe documentale, in modo che ne fosse possibile una fruizione pubblica.
Azzoni è giunto al termine del suo impegnativo compito e la famiglia ha encomiabilmente deciso di conferire, in quello spirito, l'intero fondo all'Archivio di Stato.
La consegna ufficiale, che consentirà a ricercatori ed appassionati di storia della politica di approfondire passaggi significative delle vicende di mezzo secolo, avverrà venerdì 28 aprile 2017 alle ore 17 nella sala riunioni dell'Archivio di Stato a Cremona in Via Antica Porta Tintoria, 2.
La conferenza, intitolata “Nelle carte di Franco Dolci pezzi della nostra storia” e patrocinata dal Comune capoluogo e dalla Provincia, sarà introdotta dalla dott.ssa Angela Bellardi e dal curatore Giuseppe Azzoni. Interverranno per un saluto il Sindaco Galimberti ed il Presidente Davide Viola. Una relazione sul fondo documentale verrà svolta dal prof. Gianfranco Berneri, già Assessore alla Cultura del Comune di Cremona.
L'Eco del Popolo fornirà un'ampia cronaca dell'evento e pubblicherà la scheda analitica del fondo conferito, predisposta da Giuseppe Azzoni.
Concludiamo riprendendo la proposta dell'editore di Welfareonline, Giancarlo Storti, di dedicare alla memoria di Franco Dolci una via cittadina od una sala pubblica, in modo da tramandarne il fecondo ricordo. La nostra testata la condivide pienamente ed opererà in modo che trovi sollecita accoglienza.