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Lettere all'ECO del 3 maggio

  03/05/2024

Di Redazione

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Comitato BiometaNO Cremona: "Una battaglia di alto valore civico"

Il Comitato Biometano Cremona in poco più di un anno di attività ha sempre evitato di entrare direttamente nella lunga campagna elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative. Nel corso del nostro cammino abbiamo incontrato esponenti di molte forze politiche locali (sempre e solo su loro iniziativa!), riscontrando spesso ampia adesione alle nostre posizioni di contrarietà all'impianto. Ciascuna di queste forze, riconoscendo la solidità dei nostri argomenti, ha poi scelto in autonomia se e come manifestare il proprio dissenso al progetto di A2A, talvolta introducendo sfumature diverse dalle nostre. 

Tra questi soggetti, vi sono esponenti di centro, di destra e di sinistra, inclusi alcuni oggi schierati all'interno della coalizione che sostiene il candidato Virgilio.

Con grande compostezza abbiamo sempre ringraziato tutti e mantenuto la nostra autonomia, avendo come unico obiettivo quello di fermare lo scellerato progetto di introdurre in città una nuova fonte inquinante sulla quale convergeranno flussi di reflui e scarti prodotti altrove, col risultato di trasformare un'area immensa destinata a parco in un polo industriale sempre più insalubre. 

Rivendicando il merito di aver posto al centro del dibattito cittadino un tema di così cruciale importanza, avremmo molto da dire sulle dichiarazioni che il vicesindaco ha rilasciato alla stampa nella foga di replicare ad uno dei suoi avversari. 

Sarà compito dei nostri consulenti, stimati e preparatissimi tecnici, dimostrare nelle sedi opportune perché riteniamo inesatte molte delle affermazioni esposte nel suo comunicato. Non  ci interessa intervenire nella polemica elettorale e ci saranno tempo, luogo e maniera per tornare ad affrontare gli innumerevoli aspetti ambientali, sanitari, urbanistici e democratici che non tengono nel progetto dell'impianto di biometano proposto da A2A e Amministrazione in carica.

Tuttavia, non possiamo sorvolare sul passaggio più grave: quello in cui l'assessore all'urbanistica, che pure si definisce "uomo delle Istituzioni", a procedura aperta anticipa indicazioni sulle opere di compensazione ed esprime addirittura valutazioni sulla durata stessa del processo autorizzatorio, elemento totalmente fuori dal suo ambito di competenza. 

Ancora prima del deposito delle integrazioni progettuali e senza sapere se A2A sarà in grado di rispondere in modo esaustivo ai numerosi rilievi effettuati dagli Enti preposti, Virgilio spinge sull'acceleratore senza rendersi conto di screditare così pubblicamente l'autonomia e l'indipendenza degli Enti coinvolti nel processo di Valutazione di Impatto Ambientale in corso lasciando intendere che, sia pur a maggior prezzo per A2A e in tempi più lunghi del previsto, si arriverà all'autorizzazione di un impianto industriale solo perché chi lo propone ha acquistato un terreno agricolo, pur conoscendone la destinazione d'uso e tutti i vincoli imposti dalla collocazione nel PLIS del Po e del Morbasco.

Una forzatura irrituale che non spetta a noi valutare sotto il profilo della correttezza, ma che sicuramente ha l'effetto di svilire il ruolo degli istituti partecipativi previsti dalla legge e di gettare ombre inaccettabili sulla trasparenza dei processi decisionali in corso. 

Ci appelliamo a tutte le forze democratiche affinché rivendichino con noi il rispetto e la tutela dell'autonomia e della professionalità degli Enti preposti che dovranno addivenire alle proprie decisioni sull'impianto senza pressioni politiche o condizionamenti di sorta. 

Ci appelliamo, infine, a tutti i candidati in corsa per le elezioni affinché continuino a trattare il tema nel rispetto delle centinaia di cittadini che si sono organizzati e auto tassati per sostenere i costi di una battaglia improba contro un colosso dell'energia con l'unica finalità di salvaguardare i beni comuni e non le proprie carriere politiche.

Luigi Lipara, Presidente del Comitato
Luigi Lipara, Presidente del Comitato

Non è una battaglia di retroguardia tra squadre calcistiche

La battaglia politica sull'impianto a biometano non è una battaglia di retroguardia tra squadre calcistiche. Ridurre in questo modo la discussione è avvilente e sminuisce il significato delle parole, il ruolo dei candidati sindaci e il ruolo delle istituzioni. 

Il comparto di San Rocco, e tutto il territorio cremonese, necessitano di una visione, di un progetto, di un piano energetico comunale e territoriale che tenga conto: della transizione energetica, della decarbonizzazione della economia, della salute dei cittadini e del fatto che volenti o nolenti l'agricoltura e la zootecnia dei prossimi anni dovranno necessariamente subire un cambio radicale, a partire dalla riduzione dei numeri di capi allevati e conseguente riduzione dei reflui. 

Quindi va intrapresa la revisione totale del piano Cremona 20-30, al tempo elaborato da uno "steering committee" (comitato direttivo) a porte chiuse, con una visione autonoma e non a corredo o dipendente dalle scelte di una multiutility. 

Difficile andare oltre nel commentare il "manifesto aziendale" del candidato Virgilio. Un manifesto pieno di slogan, semplificazioni che assomigliano a "fake news". 

Virgilio parte da un dogma, ovvero che il biometano sia uno strumento che genera energia pulita. Peccato che Virgilio si sia dimenticato di citare l'indice di ritorno energetico, che è negativo in molti casi di impianti bioenergetici in real life e che comunque godono di incentivi. 

Questi impianti sono impianti energivori e non energetici. Nulla viene detto sugli impatti cumulativi, nulla su quelli odorigeni e sugli impatti del conferimento, come nulla sulla impronta idrica. Sentire parlare di gas, fonte altamente clima alterante, come di una FER (Fonte Energie Rinnovabili) è lunare. Dimenticarsi di questi aspetti significa non capire nulla di economia circolare.

La prossima amministrazione comunale dovrà ascoltare, collaborare con le associazioni, i comitati e i movimenti per realizzare una vera economia ecosostenibile. 

Prima la vera politica, i programmi elettorali coerenti con le idee, i progetti sostenibili, i piani energetici condivisi, non gli slogan elettorali, caro vicesindaco.

Paola Tacchini, candidata Sindaca "Movimento 5 Stelle" e "Cremona Cambia Musica"
Paola Tacchini, candidata Sindaca "Movimento 5 Stelle" e "Cremona Cambia Musica"

La cura non sia guidata da logiche di profitto e non ceda al protezionismo

Libertà e diritto alla salute, Giuseppe Remuzzi: “La cura non sia guidata da logiche di profitto e non ceda al protezionismo”.

Apprendiamo da Giorgio Mantovani che il direttore dell'Istituto Mario Negri è volato ad Edimburgo per ritirare l'importante premio dell'Edinburgh Science Charity: "Pionieri di un pensiero che ieri come oggi va controcorrente, spesso scomodo, ma che mette sempre al centro il paziente".

In “le sanguisughe di Giulietta” il prof Giuseppe Remuzzi proclama:” non siamo fatti per soffrir”. Che costituisce un monito al dovere di combattere il dolore e un inno alla difesa della sanità pubblica.

Nei prossimi giorni Il Presidente del Filo prenderà contatti con l'illustre scienziato e divulgatore, affinché, come in numerose ed apprezzate precedenti occasioni, venga a Cremona a presentare il suo ultimo libro.

Cosa ci insegna la storia di Giulietta, la figlia di Manzoni curata con le sanguisughe? E quella del «macellaio» che operò la regina Vittoria per un ascesso all'ascella? È ancora valido il paradosso di Veronesi? E perché Steve Jobs ha aspettato ad operarsi dopo aver scoperto per caso di avere un tumore? Sono solo alcune delle storie ordinarie e straordinarie raccontate in questo libro per spiegare la complessità del progresso in medicina, i giganteschi passi avanti nella scienza ma anche i drammatici passi indietro nella vita reale di medici, infermieri, esami e farmaci. È la contraddizione del mondo in cui viviamo dove si fanno trapianti impensabili fino a poco tempo fa ma è sempre meglio non ammalarsi a Natale, o di lunedì. Dove lo studio del DNA schiude infinite possibilità ma non si fanno dormire a sufficienza i pazienti. Dove il tempo medio dedicato da un dottore al suo ammalato è di soli otto minuti e la vita umana vale meno di quella di un'automobile.
Il realismo della conoscenza che il Direttore dell'Istituto Mario Negri infonde a piene mani in queste pagine, insieme all'erudizione e agli aggiornamenti più affascinanti sulle ricerche più recenti, è la cura migliore per guarire dalle illusioni e aprire gli occhi sul passato e il presente della nostra salute, del sistema sanitario, dei robot che ci curano, dei capisala stressati, delle cure palliative, delle trasfusioni e di molto altro che riguarda tutti noi molto da vicino.

Il problema principale è la fragilità delle coalizioni

Buon pomeriggio Enrico, ho letto con interesse l'editoriale su Eco del popolo e ho fatto le mie riflessioni. Per quanto riguarda La festa della Liberazione del 25 aprile le manifestazioni di dissenso verso la brigata partigiana ebraica sono eccessi da condannare, chi usa violenza in una festa antifascista va fermato senza se e ma. La censura della Rai al monologo di Scurati ha ottenuto l'effetto contrario perché il suo monologo è stato pubblicato centinaia di volte. Meloni da consumata post fascista non ha rinunciato al tipico atteggiamento da vittima accusando la sinistra di diffamazione. Non sono favorevole ai referendum, visto l'esito negativo che hanno quasi sempre ottenuto. Per me il problema principale è la fragilità delle coalizioni, serve la capacità di governare insieme. Abbiamo un elettorato volubile e la scarsa fiducia in un sistema di partiti sempre più frammentario porta sfiducia nei cittadini e disaffezione al voto.

Caterina Lozza, 24 aprile 2024, Vicenza
Caterina Lozza, 24 aprile 2024, Vicenza

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