Riceviamo e molto di buon grado pubblichiamo
Buon pomeriggio, ho letto il Focus sanità pubblicato su Eco del popolo che è molto esaustivo. Il Movimento NO nuovo ospedale ha lavorato e sta facendo una mole di lavoro eccezionale con determinazione e senso civico. Mi sembra evidente che il nuovo ospedale a Cremona sia uno specchietto per le allodole, il bello è notevole ed attraente ma le criticità da affrontare sono molte e con difficile soluzione. Perché non si vuole ristrutturare il vecchio ospedale a costi inferiori ed in minor tempo? Le risposte ricevute sono lacunose e certamente non a beneficio della collettività.
Caro Eco, sono, da sempre favorevole alla riqualificazione dell'Ospedale di Cremona, anche perché spero possa essere di esempio per altri ospedali, di quello di Crema, ma non solo. Spero che anche gli italiani imparino a fare manutenzione programmata.
Ringraziamo i nostri due affezionati lettori e corrispondenti, cui assicuriamo che nei prossimi giorni daremo un dettagliato report del lavoro istruttorio che è in corso presso il Coordinamento del Movimento riunito il 13 giugno 2024 presso la Sala Conferenze della Società Filodrammatica Cremonese.
Focus impianto biometano
Care iscritte, cari iscritti
Ci sembra importante comunicare che il prossimo martedì 18 giugno 2024 alle ore 9,30 si terrà la seconda conferenza dei Servizi indetta dalla Provincia di Cremona col seguente ordine del giorno:
- discussione, da parte delle Amministrazioni ed Enti competenti al rilascio delle autorizzazioni, pareri, intese, concerti, nulla osta o altri atti di assenso comunque denominati, delle integrazioni pervenute;
- analisi delle eventuali osservazioni pervenute da parte del pubblico;
- calendarizzazione dei successivi lavori della CdS.
La seduta si svolgerà in modalità a distanza e l'Ente Provincia ha stabilito che ciascun soggetto coinvolto possa partecipare per tramite di un solo rappresentante.
Il nostro Comitato non avrà diritto di intervento ma parteciperà comunque alla seduta in qualità di uditore per tramite di un membro appositamente delegato.
Nel frattempo, abbiamo comunque trasmesso a mezzo PEC le nostre osservazioni per quella che potrebbe essere la fase conclusiva del procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale relativo al progetto di A2A di realizzare l'impianto di biometano nel Comune di Cremona all'interno del Parco del Po e del Morbasco.
La nostra battaglia va avanti al fianco delle Amministrazioni dei Comuni di Gerre de Caprioli e Bonemerse per contrastare questo assurdo progetto.
Chiedendovi di aiutarci a tenere sempre alta l'attenzione su questo delicato tema, vi garantiamo che provvederemo ad aggiornarvi sugli sviluppi non appena ci saranno novità in merito all'esito del procedimento sia tramite questo canale che tramite il nostro gruppo Facebook.
Ogni scarrafone è bell' a mamma soja
Ci riferiamo alle dichiarazioni rese, in capitulo mortis (della campagna elettorale, s'intende) dal candidato del centro sinistra.
La scaturigine dei convincimenti tecnicoscientifici della Civica Amministrazione non è rappresentata da preposti organi indipendenti a riconosciuta alta caratura, bensì da divulgazioni associative (nel caso Lega Ambiente, pur accreditata per serietà ed impegno, ma, trattandosi di un importante provvedimento autorizzativo, non esattamente fonte indiscutibile a valenza ordinamentale). Nella fattispecie (dopo che per decenni la Civica Amministrazione ha bellamente ignorato, come nel caso del perdurante inquinamento Tamoil e dei ricorrenti allerts in materia di malaria, le posizioni ambientaliste, si riferisce, per sostenere non disinteressatamente il folle progetto dell'impianto Bio metano in un comprensorio urbanistico cruciale e già gravato da insediamenti di green economi attuati prima da Aem e adesso da A2a, la nota multiutility che ha vandalizzato la preesistente municipalizzata sconsideratamente mandata in default da tutte le Giunte succedutesi da Bodini in poi. In teoria potremmo chiamarla "partecipata dal Comune di Cremona" ma, in aggiunta a quell' irrilevante 0,89% di partecipazione azionaria, resta il fatto centrale che il management, espresso dal patto di ferro tra Milano e Brescia, nei confronti di Cremona si comporta come una company quotata in borsa che deve macinare profitti. Le cui "cedole " sono graziosamente girate agli azionisti privati e pubblici. Nell'asset dei partecipanti pubblici vale la regola che non tutti gli scarrafoni sono ugualmente belli ‘amamma soja. Ad esempio, nei giorni scorsi, se abbiamo interpretato bene, A2a che ha un a.d. bresciano ha staccato per la Leonessa un cadeau di 1 mld. Mentre l'attenzionamento su Cremona continua a riguardare la sollecitudine a fornire "fonti energetiche più pulite". Sollecitudine che vede la "partecipazione" a parti invertite con la multiutility nella prerogativa di decisore urbanistico e il Comune in quello di succubo passacarte. D'altronde diceva il Nardoni (il maneggione di "Speriamo sia femmina") "chi vende non è più suo!" Reso consapevole dalla forte testimonianza del Movimento, guidato da Lipara, Marchi e Ferrarini, che ha inchiodato il Comune alle responsabilità, e, soprattutto, dall'esito della regular season elettorale, lo spitzenkandidat del csx, corregge maldestramente e limitatamente il tiro, promettendo "la soluzione di criticità viabilistiche e una barriera verde con piantumazioni". Sconcertante e fors'anche ridicolo questo taccone che rende ancor più vistoso il buco.