Come i nostri lettori certamente ricorderanno, abbiamo solo alcuni giorni fa postato una testimonianza sulla feconda iniziativa adottata dal Consiglio Comunale in materia di regolamentazione delle modalità di ottenimento delle prescritte autorizzazioni atte allo svolgimento di manifestazioni in spazi pubblici.
Un passaggio non esattamente scontato se si pensa che l'argomento è da sempre un nervo scoperto della facile demagogia e della facilissima vulgata stereotipata.
In buona sostanza sarebbe stato sicuramente meglio che la delibera fosse stata adottata all'unanimità. Ma la non manifesta opposizione incoraggia l'aspettativa che il prosieguo si rivelerà auspicabilmente più edificante delle schermaglie.
In questa fattispecie abbiamo inquadrato il portato forse di un'incomprensione ovvero di una claudicante interpretazione giornalistica. Insomma, ne è uscita la giusta rettifica da parte della Consigliera Comunale arch. Stella Bellina, che abbiamo pubblicato (link).
A dimostrazione dell'utilità di farlo abbiamo ricevuto la lettera di una lettrice, Mariella Laudadio, che scrive in appoggio alla versione autentica di Bellini
Ho assistito in streaming a quel consiglio comunale come faccio spesso. Questa volta poi si discuteva una mozione che avevo sollecitato da un anno quindi mi interessava in modo particolare. L'intervento della consigliera Bellini mi ha resa fiera del fatto che nell'aula consiliare del mio comune si discuta con passione di antifascismo, cioè dei valori fondanti della nostra Costituzione. I consiglieri di maggioranza che hanno preso la parola, a cominciare dal Presidente Carletti, sono stati tutti all'altezza della situazione.
Nel pubblicare qui sotto il testo pervenuto dalla nota dirigente dell'ANPI, cogliamo l'occasione di rendere pubblica anche l'iniziativa della raccolta firme per la petizione popolare della legge di contrasto al diffuso fenomeno dell'apologia del fascismo.
Un progetto apparentemente scontato, secondo gli standards interpretativi.
In realtà, come abbiamo già sottolineato (e continueremo a sottolineare), l'indotto del tragico momento arrischia di assommarsi, con la rarefazione delle testimonianze civili collettive e fisiche, ai guasti di una endemica sottovalutazione del potenziale deflagrante sulla tenuta della democrazia repubblicana.
Da oltre un decennio, grazie al timbro fortemente educante presente in molte scuole da parte di insegnanti impegnati, la tendenza è stata invertita; soprattutto, sul terreno della preservazione della memoria storica. Che costituisce l'antidoto dei negazionismi e dei minimalismi.
Con la rarefazione dei momenti collettivi, appunto, questo prezioso lavoro arrischia di essere annullato.
Per questa consapevolezza è assolutamente indispensabile che la scuola democratiche, le istituzioni, i movimenti politici, le associazioni resistenziali alzino l'asticella del loro impegno.
Sotto tale punto di vista appare encomiabile che il PD si sia fatto interprete di tale consapevolezza e sia diventato il motore operativo della raccolta firme.
Laudadio, infatti, ci ha comunicato quanto segue
Il PD di Cremona, da lunedì 8 febbraio a sabato 13 febbraio raccoglierà presso la propria sede in via Ippocastani 2, le firme in sostegno della legge di iniziativa popolare contro la propaganda fascista e nazista, poiché ne condivide in pieno motivazioni e finalità. Gli orari sono i seguenti:9,30- 12 e 16-18,30. Presso la sede di via Ippocastani. Saranno presenti alcuni consiglieri comunali che accoglieranno quanti, iscritti e non iscritti al partito, vogliano apporre la propria firma.
Nel darne notizia, comunichiamo altresì l'adesione della nostra testata L'Eco del Popolo, dell'Associazione Emilio Zanoni e della Comunità Socialista di Cremona (nella gallery). I cui aderenti invitiamo a partecipare alla campagna firme.