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Centenario 1914-1918. Gli anarchici interventisti di Agostino Melega

Prosegue, nonostante la formale conclusione del ciclo rievocativo coincisa col 4 Novembre, lo sforzo di approfondimento sulla Grande Guerra. Qui pubblichiamo un contributo di Agostino Melega

  09/11/2018

A cura della Redazione

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Gli anarchici interventisti

Il 7 giugno 1914 un comizio antimilitarista, convocato provocatoriamente contro monarchici e liberali ad Ancona nel giorno anniversario dello Statuto Albertino; comizio teso ad abolire le “Compagnie di Disciplina dell'esercito”, fu il preliminare dell'insurrezione rivoluzionaria passata alla storia come “la Settimana Rossa”.

Il comizio era stato indetto a favore di due militari di leva: Augusto Masetti ed Antonio Moroni. Il primo di questi, Masetti, era stato rinchiuso come pazzo nel manicomio criminale per aver sparato al suo colonnello prima di partire per la guerra italo-turca del 1911. L'altro, Moroni, era stato inviato in una “Compagnia di disciplina”, a San Leo di Romagna, a motivo delle sue simpatie anarchiche.

Alla presenza di seicento persone, parlarono ad Ancona il segretario della Camera del lavoro, il repubblicano Pietro Nenni, Errico Malatesta per gli anarchici e Mannelli per i giovani repubblicani. La dimostrazione antimilitarista  provocò duri interventi della polizia che lasciarono tre morti sul selciato, due repubblicani ed un anarchico.

Da qui ebbe inizio un moto insurrezionale che durò fino al 14 giugno  e che dilagò per tutte le Marche, la Romagna e la Toscana. Fu quello il momento di massima unità di tutta l'estrema sinistra italiana antimilitarista.  Di lì a non molto, l'attentato di Sarajevo avrebbe dato vita all'inizio di un ribaltamento generale delle varie posizioni politiche.

L'attentato, come si sa, fu determinato dal complotto di estremisti bosniaci che fornirono la pistola allo studente che uccise il 28 giugno 1914 l'arciduca ereditario d'Austria Francesco Ferdinando e sua moglie, in visita alla capitale dello stato slavo annesso alla corona asburgica dal 1908.  Questo assassinio politico ebbe l'effetto di una scintilla in una polveriera, quale era appunto l'Europa del tempo.

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  lunedì 28 settembre 2020

150° della liberazione di Roma

Rievocato ed attualizzato dai laici cremonesi

  martedì 19 aprile 2016

21 aprile 1921 anniversario uccisione di Ferruccio Ghinaglia

21-04-1921* 21-04-2016 Giovedì 21 aprile prossimo ricorre il 95° anniversario della morte di Ferruccio Ghinaglia, ucciso da fascisti il 21.4.1921 a Pavia dove, ventunenne, era studente di medicina. L’ANPI di Cremona lo commemorerà alle ore 18.30 dello stesso giovedì 21 sullo slargo del torrione di via Ghinaglia, la importante strada che i cremonesi gli dedicarono. Parlerà il presidente Giancarlo Corada, i cittadini sono invitati. Verranno anche deposti fiori al monumento sulla sua tomba nel cimitero cittadino.

  giovedì 1 giugno 2017

Il fondo Borelli all’Archivio di Stato

Salvato un altro importante tassello della memoria storica cremonese. Nel pomeriggio di ieri ( venerdì 26 maggio u.s.) si è scritta, presso la sala riunioni dell’Archivio di Stato, un’ulteriore bella pagina di dedizione civile, rivolta alla preservazione delle fonti documentali, base della memoria e della ricerca storica.

  mercoledì 7 giugno 2017

2 giugno 2017, post scriptum

Pur recalcitranti all’auto-citazione, siamo costretti a rimandare i lettori all’incipit della cronaca, con cui salutavamo, con compiaciuto ottimismo, la manifestazione del 1 giugno, intitolata “Il sentiero della Costituzione”

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