Caro Eco del Popolo, circolano insistentemente a Pizzighettone voci relative alla somministrazione del vaccino antiCovid nell'ambito della struttura della RSA Fondazione L. Mazza.
Secondo quanto informalmente appreso, infatti, mercoledì u.s. presso il centro di vaccinazione di CODOGNO sarebbe concretamente iniziato il trattamento vaccinale al Personale Sanitario.
Mentre la somministrazione agli ospiti avverrebbe nei prossimi giorni in sede.
Una notizia, questa, che non può non essere apprezzata se si considerano i pericoli incombenti e la falcidia delle decine di ospiti durante la prima ondata pandemica. Nell'auspicare che l'intervento avvenga tempestivamente ed efficacemente, si ha il dovere di rendere pubblico il tenore di indiscrezioni circolanti in paese, secondo cui la somministrazione avvenuta mercoledì a Codogno non avrebbe interessato solo il personale sanitario e tecnico della RSA.
Parlare di “imbucati” sarebbe prematuro e non corrispondente ad una corretta verifica dei fatti.
Ci appelliamo, quindi, al vertice amministrativo e dirigenziale della Fondazione, affinché fornisca i dovuti chiarimenti e rassicurazioni nel merito di una circostanza potenzialmente allarmante.
In particolare, sarebbe doveroso accertare se le persone avviate al trattamento vaccinale corrispondano rigorosamente alla declaratoria di legge.
Ringraziamo per l'ospitalità e restiamo in attesa che chi di dovere chiarisca nei rapporti con l'opinione pubblica.
“Pizzighettone al Centro”
Pubblichiamo e, però, anche, se gli amici della Lista erede di Fulvio Pesenti lo consentono, interloquiamo. Su un argomento che, come non sarà difficile ricordare, è incandescente. Trattasi delle ultime vicende relative al cambio di vertice amministrativo della storica Fondazione, intitolata alla grande figura del benefattore e protagonista della vita cittadina Luigi Mazza. Vicende politiche tribolate, che arrischiano di rendere ancor più pesante la situazione gestionale di una struttura sociale e sanitaria centrale nella comunità pizzighettonese e del territorio circostante.
“Pizzighettone al Centro” adombra sospetti circolati insistentemente nelle ultime ore e relative a criteri “flessibili” di ammissione ad un intervento, che resta nei primi posti delle aspettative dei cittadini italiani, alle prese col flagello epidemico.
Non avendo elementi per rispondere ai quesiti posti nella lettera ci siamo rivolti, prima di pubblicarla, alla Presidente della Fondazione per una doverosa verifica.
L'avv. Adelaide Debora Mossoni, interpellata in giornata e fascia oraria un po' fuori ordinanza per le comunicazioni istituzionali, non si è sottratta alla spiegazione (della quale siamo molto grati); confermando che essa stessa si è sottoposta, nel giorno e nella location descritti, a trattamento vaccinale, essendo in forza del mandato esercitato ricompresa nella fattispecie delle figure meritevoli di copertura. Nella stessa condizione si sono trovate il Vicepresidente ed altri soggetti, scaturiti da un elenco predisposto, se abbiamo capito bene, dal Responsabile Sanitario.
La Presidente ha concluso, comunque, che tale elenco ha valore pubblico.
Ringraziamo l'avv. Mossoni per la disponibilità apprezzabile, come ringrazieremo il titolare dell'atto quando renderà pubblici il provvedimento ed i criteri ispiratori della scelta.
E.V.