Tale sarebbe stato il titolo del pezzo dedicato all'evento, se la riflessione fosse uscita dal nostro sacco. Ma la nostra affezionata lettrice Clara Rossini ci ha preceduto (nel momento in cui eravamo assorbiti dalla ricorrenza della Festa dei Lavoratori) e molto di buon grado ci faccia precedere da questa riflessione.
Assicurando che, considerando sia il rilievo della notizia sia la sgangheratezza delle modalità della “visita”, non metteremo di mezzo molti indugi nella nostra scesa in campo.
Conosce Fontana la parola dignità?? Cremona lodata, Cremona simbolo, Cremona “vaccinata”, portata a vanto della sanità lombarda...quale sanità lombarda? Un presidente di Regione che armeggia con la mascherina, ma che sa ben giostrare il non arrivo del materiale sanitario con la sparizione del relativo già inviato pagamento. Non vien nemmeno da stendere un velo pietoso sui camici “di famiglia”, sui conteggi gravemente errati delle percentuali epidemia, sul ricco conto svizzero che a noi nulla toglie ma che macchia gravemente la sua dignità. Dignità si, quella dignità con cui i medici, gli infermieri, i volontari del soccorso si sono prodigati ancora una volta per offrire ai cremonesi un ottimo servizio per l'elargizione del vaccino. Dignità coniugata o intessuta di spirito di sacrificio, di abnegazione, di generosità. che però non prevede un benefit, nemmeno una stretta di mano perché non concessa dal clima COVID. Fontana però o chi per esso lungimirante, subodorando un più che giustificato risentimento da parte di una città ferita ancora una volta dalla non considerazione dell'operare con le proprie forze, ha concesso una mini contestazione a fine visita accompagnata dal suono di qualche fischietto. Troppo buoni noi cremonesi, troppo sottomessi e rispettosi di chi non lo merita, alte cariche in prima fila. Il nostro contado ha lasciato le zolle della propria terra nei campi, più redditizie che il lanciarle contro chi viene solo per raccogliere plausi e inchini immeritati. Fontana!!! Non posso nemmeno invitarti a ricercarla quella dignità che dovrebbe essere dote di ogni buon politico, non sapresti dove cercarla, almeno non nel tuo entourage, tantomeno da quel “celeste” che ha aperto la strada ad un governo della nostra Lombardia tipo repubblica delle banane. Ad maiora Fontana, ad maiora.
Clara Rossini