Degli eventi e delle testimonianze, racchiuse nel binomio “sport e memoria” e diventate ormai una costante della nostra testata, si apre un nuovo, interessante capitolo. Ne è ispiratore Gigi Torresani, come professione esperto di processi formativi in ambito sportivo ed inesauribile operatore del Panathlon cremonese; che in questi anni si è contraddistinto come tra i più attivi protagonisti di eventi destinati a correlare il senso della cultura sportiva alla cultura storica.
Si ricordera facilmente l'iniziativa della dedica presso lo Stadio Zini di una lapide, realizzata dallo scultore Mario Coppetti, di ricordo della figura del calciatore grigio-rosso Vittorio Staccione, che testimoniò la fede antifascista finendo la giovane esistenza nel campo di Gusen-Mauthausen.
Si ricorderà, altresì, che il Panathlon si è associato alla Rete dei viaggi della Memoria, alla cui edizione 2017 diretta a Mauthausen hanno partecipato lo stesso Torresani ed il presidente Radi.
Come anticipato, è in dirittura un ulteriore progetto, ideato da Torresani, che prende spunto dalla scelta degli organizzatori di fissare la partenza del prossimo Giro ciclistico d'Italia da Gerusalemme, la capitale dello Stato di Israele di cui si rievoca il 70° anniversario di fondazione.
La circostanza è propizia per ricordare che uno dei massimi campioni, italiani e mondiali, dello sport a due ruote, è ricordato nel Memoriale dei Giusti. Si tratta di Gino Bartali, cui lo Stato, che rappresenta l'unica entità democratica presente nell'area mediorientale, ha riconosciuto l'eroica testimonianza di salvataggio da deportazione e sicura morte di circa novecento ebrei del centro Italia.
Pubblichiamo di seguito, ringraziandone l'autore, la scheda redatta da Gigi Torresani sul progetto divulgativo.
[leggi tutto]