Il 4 ottobre del 1996 ci lasciava improvvisamente prematuramente Fedele Rossetti.
Il tanto tempo trascorso e la desuetudine dell'incontro ricorrente scandito dalla comune militanza ci stava facendo scivolar via l'anniversario.
Che è stato, fortunatamente, recuperato dalla lodevole iniziativa dei famigliari e dell'associazionismo, cui Rossetti, in aggiunta alla militanza sindacale e socialista, si dedicò generosamente.
A suo nome è intitolato il campo sportivo antistante le Colonie Padane; dedicato da tempo immemorabile all'attiva sportiva del circuito “minore”, ma non meno virtuoso dal punto di vista civile.
La targa, di fronte alla quale si sono raccolti per un ricordo i compagni e gli estimatori di questo indimenticato testimone di idealismo e partecipazione militante, recita “Fedele Rossetti, dirigente UISP, metalmeccanico, antifascista, militante socialista”.
Noi l'abbiamo conosciuto meglio nel comune trascorso durato tre decenni di militanti socialisti.
Che Fedele ha interpretato, coerente con l'indelebile profilo del pensiero critico, portando avanti un contributo sovente scostato dalla linea ufficiale del PSI.
Non proprio da border line; ma la sua appartenenza alla corrente della SINISTRA socialista ha per anni fortemente contribuito a mantenere la consapevolezza del partito della priorità del rapporto permanente e forte con i temi del lavoro e con l'associazionismo sindacale.
Va preservato nella sua interezza questo suo profilo di generosa partecipazione, oseremmo dedizione, alla testimonianza dei valori della democrazia, della libertà, dell'emancipazione dei lavoratori.