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ECO-Bacheca del 12 giugno

  12/06/2023

Di Redazione

ECO-Bacheca+del+12+giugno

Questa bacheca dell'Eco porta affisse le locandine di significativi eventi e rassegne, che caratterizzeranno la vita culturale della nostra Città e del nostro territorio. Ne abbiamo ricevuto evidenza e li segnaliamo ai nostri lettori, nell'auspicio che coglieranno l'opportunità

Pizzighettone: il nuovo polo dell'infanzia. Vera opportunità o deturpazione del territorio?

Con l'occasione pubblichiamo, sullo stato della dialettica politico-istituzionale nel Borgo dell'Adda, un contributo di Elisa Mancinelli, consigliere Comunale nel gruppo d'opposizione.

L'errore è nel metodo, la presunzione nel merito, la critica non ammessa. E neanche i suggerimenti. In poche parole, la sintesi dell'azione politica e amministrativa del Moggi 2 che, a quasi due anni dal secondo mandato, dimostra dei limiti che poco giovano a Pizzighettone. Sul polo dell'infanzia è stato fatto un grave errore. Prima di tutto perché non c'è assolutamente bisogno di una nuova scuola, visto il tasso di crescita che è del - 4,5 per cento, una natalità al 59 posto con una percentuale che si attesta al 6,2 per cento e un tasso migratorio al 3,3 per cento con una percentuale di stranieri al 9 (i dati sono di Admistat Italia). E contestualmente perché si va a cementificare l'unico grande parco che abbiamo: a danno inestimabile di consumo di suolo, di taglio di piante, di socialità. Il polmone verde centrale e vivo del paese che sparisce perché la maggioranza ha presentato un progetto finanziabile con i soldi del Pnrr, 4 miliardi di euro “buttati”. Sei erano le missioni previste dal piano nazionale di ripresa e resilienza: digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; coesione e inclusione; salute. E di queste la maggioranza ha optato per quella inopportuna anche se, pur volendo privilegiare la scuola e l'istruzione avrebbe potuto ottenere dei fondi per il miglioramento dell'esistente. Fondi per la cultura e il turismo, per la mobilità sostenibile, la transizione ecologica, la coesione e l'inclusione sociale: questi sono i progetti a cui la maggioranza avrebbe dovuto lavorare per ottenere i soldi del Pnrr. E invece no. Questo perché, come scritto all'inizio, c'è un errore nel metodo: manca la progettualità, non c'è un'idea politica, nell'agire della maggioranza non c'è una programmazione pertinente a quelli che sono i bisogni dei pizzighettonesi. Banalmente (e poi neanche troppo banalmente), il summer camp per i bambini dai 3 ai 13 anni. La riunione che presenta il progetto ci sarà il prossimo martedì, 13 giugno e sul volantino non sono indicati i costi. Facendo la dovuta premessa che per i bambini dai 6 anni c'è la garanzia del grest della parrocchia, i genitori dei bambini dai tre ai cinque anni hanno la necessità di organizzarsi, per tempo. Faccio veramente fatica a condividere il metodo dell'amministrazione: non si poteva presentare un progetto a maggio? Si deve arrivare alla metà di giugno per presentarlo? Ma i nostri amministratori non lo sanno che le famiglie hanno bisogno di un servizio ad hoc quando finisce la scuola dell'infanzia? Evidentemente, no. Questo il modus operandi. O si agisce sull'emergenza o sull'ordinario. Scrivevo, sopra, che neanche i suggerimenti sono ben accolti: lo dimostrano il continuo bocciare o emendare le proposte (mozioni) che portiamo in consiglio, vedi quella sulle pietre d'inciampo; la vicenda del Mazza ormai Vismara; la scarsa attitudine nel convocare le commissioni. Spiace ma è doveroso constatare la precisa e strutturata volontà della maggioranza a fare da sola. La presunzione che ha di fare bene, solo perché maggioranza. La scarsissima interlocuzione e condivisione con chi, eletto anch'esso, siede tra i banchi della minoranza. E' successo quando crollò la passerella. E succede oggi con (l'inutile e dannosa) costruzione di una nuova scuola dell'infanzia (è importante capire che si tratta solo di nido e infanzia, e che gli altri plessi rimangono in piedi) che costa ben oltre 4 milioni di euro. Ci si interroga, in questi giorni, sul pnrr e qualcuno si domanda anche se questo strumento riuscirà a rilanciare l'Italia. Pizzighettone non verrà rilanciato costruendo una nuova scuola.

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