Ci sarebbe scappata la notizia, se non ci fosse stata la nostra sollecita lettrice e corrispondente, Paola Tacchini, attivissima testimone delle denunce nei campi della tutela dell'ambiente e della salute a segnalarcelo (“…dopo il presidio dell'8 marzo, l'incontro in Comune del 19 e l'incontro in ospedale sala rossa dell'oncologia mercoledì scorso, eccoci al 4° round”).
Domani, come rimostrato dalla locandina, nella Sala dei Quadri del Municipio, si svolgerà un'ulteriore sessione dedicata al riavvolgimento della pellicola del tentativo di smantellare i servizi ospedalieri, a cominciare da quelli oncologici e dell'area donna.
Il Comune, diciamolo con franchezza, arriva con ritardo e, al di là delle comparsate allestite, più che per convinzioni, per il morettiano “vado non vado…mi tengo in disparte…” non spiana esattamente ad alzo zero il potenziale di denuncia e di mobilitazione.
È sempre più irretito dalla lusinga del nuovo ospedale e non rinuncia mai ai salamelecchi relazionali, che andrebbero sostituiti con le suole chiodate.
Le donne, ma non scopriamo adesso, dimostrano di essere un volano di mobilitazione in grado di far mantenere alla comunità sociale e civile una postura verticale.
Non perderemo una battuta di questa campagna civile.
Diamo, sia pure tardivamente e sommariamente notizia, dell'evento di domani (semmai stupendoci che un padrone di casa, così dotato di apparati mediatici, non si sia relazionato con le fonti dell'informazione). A pensar male, come diceva Andreotti, si….
Segnaliamo ai nostri lettori, oltre la locandina dell'evento, anche lo schema degli oggetti in discussione (nella gallery – ndr).