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Focus: impianto biometano /5

Aggiornamento sul decollo del Comitato e sull’istruttoria

  19/08/2023

Di Redazione

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Da una prima lettura della documentazione allegata alla convocazione della Conferenza dei servizi, emerge che evidentemente i tecnici degli Enti preposti condividono molte delle perplessità in altri termini espresse dal comitato in questi mesi e chiedono chiarimenti ed integrazioni di peso al progetto di un impianto che è tutt'altro che acqua fresca, come invece è stato sbrigativamente dipinto dall'amministrazione con disarmante superficialità. Riteniamo, inoltre, che molti altri aspetti fortemente critici potranno emergere in sede di conferenza dei servizi perché molte delle soluzioni tecniche indicate dai proponenti e le caratteristiche stesse del sito individuato non paiono adeguate.

Dal punto di vista tecnico ciò implica semplicemente che va avanti il normale iter di un percorso che potrebbe portare anche all'approvazione del progetto, ma dall'altro canto apre scenari politici interessantissimi in città.

Cito liberamente l'osservazione degli uffici tecnici del Comune:

Aree in cui, rientrano “spazi di particolare rilievo nel contesto della rete ecologica, funzionali alla continuità dei corridoi ecologici o con valore faunistico elevato, dove prevale la valutazione dell'aspetto ambientale su quello economico – produttivo”. Anche per questo “non è ammesso realizzare impianti per la produzione di energia rinnovabile da fonte agricola tranne quelli con potenza non superiore a 100 Kwe ex Dm. 6 febbraio 2012”. Mentre l'impianto oggetto di discussione, prevedrebbe una potenza superiore a tale limite.

Ecco, basterebbero queste poche righe, così limpide ed esplicite, per capire quanto sia fuori luogo E soprattutto quanto sia stato politicamente sbagliato sostenerlo così visceralmente da parte della maggioranza più omologata al carrozzone.

Come ci va ripetendo da anni la giovane Greta Thumberg, c'è solo una cosa peggiore che non agire per fermare i cambiamenti climatici…e questa cosa è il fingere di fare qualcosa, compiendo una colossale operazione di Green washing consentendo ad un soggetto profit di stravolgere la destinazione urbanistica di un'area di pregio ambientale, naturalistico  ed agricolo senza nemmeno Ricordo che l'autorizzazione unica cui punta A2A in esito a questa procedura rappresenterebbe di per sé variante urbanistica. Non è mica un dettaglio.

Spero che questi miei pensieri in ordine sparso possano aiutarti nell'elaborazione di qualche riflessione sulle pagine della tua testata.

Luigi Lipara
Luigi Lipara

Biometano in via Bosco - Sottoscrizione pubblica

La nuova fase avviata che prevede la convocazione di tavoli tecnici dove dovremo affrontare con puntualità i temi tecnici del progetto, ci impone uno sforzo economico importante. Noi da soli non riusciamo a sostenere questi costi! Per questo abbiamo attivato una sottoscrizione pubblica. I dettagli nel video qui sotto 

Per donare: 

Comune di Gerre de' Caprioli - tesoreria comunale 

BANCO BPM spa Agenzia 4 di Cremona - Via Giuseppina 12/R Iban: IT 43 C 05034 11440 000000002902 Causale: sostegno spese tecniche tavolo VIA biometano

Se tante persone ci aiuteranno con una piccola donazione riusciremo in tempi brevi a coprire tutti i costi. Grazie per quello che riuscirete a fare!

…a catinelle si potrebbe azzardare...

…a catinelle si potrebbe azzardare, se la severità del climate change non affliggesse anche i padani e sconsigliasse qualsiasi collegamento evocativo.

Ma, volendo insistere sulla suggestione metaforica (sponsorizzata dall'intensità del flop della nomenklatura politico-istituzionale a petto di un nobile gesto di cittadinanza attiva), non troveremmo di meglio per descrivere il severo insuccesso di critica e di pubblico, cui i “boiardi” si stanno consegnando. Con le loro spallucce, con la loro arrogante spocchia, con la loro, soprattutto, autoconsegna alla fattispecie dell'assunto del Marchese del Grillo dell'arcinoto “io so' io e voi non siete un…”.

Non espressamente declinato, ma nella vicenda in trattazione, come nelle altre due che in Città tengono banco (NO Nuovo Ospedale e NO devastazione urbana) manifestamente percepibile anche in entità cognitive poco acute.

Nella fattispecie (la contestazione di un inopinato progetto insediativo, di cui Cremona non avverte né un apporto da green economy, né un miglioramento dell'ecosistema, né un vantaggio per i residenti…se non un'aspettativa di lucro per l' “imprenditore” (che n teoria sarebbe un'entità partecipata dal Comune). Che ormai non fa più mistero della vera dorsale motivazionale. La nostra contrarietà discende principalmente dal rifiuto di consentire ad A2a il pieno arbitrio e di trattare Cremona come una preda. Ovviamente primeggia anche la sollecitudine a farsi carico delle condizioni aggravate di un distretto urbano già gravato di compresenze, non certamente gradevoli, di cui non è difficile intravedere la mano municipalizzata. Vade retro strumentalizzazione politica, di un aggregato che si sta conquistando i galloni sul terreno dell'indipendenza e della assoluta testimonianza fattuale. Per essere chiari, aggiungiamo che scenderemmo dalla diligenza se prevalessero le pulsioni di un ambientalismo radical, che in passato ha già avuto modo di “testimoniare” un po' su tutto il territorio provinciale.

Il Comitato, presieduto da Luigi Lipara e animato da importanti partners istituzionali come i Sindaci “della bassa”, sta operando con indipendenza di giudizio e, ripetiamo con grande professionalità. La linea sta ricevendo verifiche ragguardevoli sul piano giuridico e sull'incrocio con altri casi analoghi, in tutta la Lombardia. Soprattutto, sul piano della priorità della compatibilità con gli strumenti urbanistici. Non tenuti in nessun cale da parte della maggiore autorità amministrativa.

Ci sia consentita una chiosa finale, di evidente carattere politico.

La vicenda No Biometano, anche non volendo espressamente, si é correlata ad altri due tavoli di denuncia: ospedale e mani edilizie sulla città. Insieme fanno 3000 firme. Solo dei distratti non si allarmerebbero. Noi idealmente non rinneghiamo la nostra appartenenza al campo della sinistra riformista. Ma sarà difficile tra un po' non trarre conclusioni per l'anno prossimo.

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