Vai all'archivio notizie categoria L'Eco Politica e Istituzioni

Condannato Paolo Mirko Signoroni

Più che altro sorpresi dalla rapidità della conclusione della procedura, ci pare di non notare altrettanta sollecitudine nel caso "Uniti per la provincia di Cremona"

  11/06/2021

Di Redazione

Condannato+Paolo+Mirko+Signoroni

La scelta del completamento grafico del pezzo sottintende anche la metafora di una notizia che andrà completata con un inevitabile secondo tempo. Che è nei preannunci del diretto interessato oltre che della logica che sovrintende alle sentenze destinate a finire nel ring della politica. 

Il caso è presto detto. Il Presidente in carica della Provincia Paolo Mirko Signoroni, giunto alla responsabilità di vertice dell'Ente intermedio sulla base, dissero i diretti interpreti, di un compromesso non partisan, è stato nelle ultime ore condannato per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Una contestazione sollevata in tempo reale, già all'epoca dell'avanzamento delle candidature e della elezione. 

Per farla breve, Signoroni, che è anche Sindaco di un Comune della zona cremasca, aveva omesso, al momento della presentazione della candidatura di far menzione delle funzioni di vicepresidente, dell'A.T.O., Azienda d'ambito territoriale della Provincia. 

L'eventuale dichiarazione non avrebbe in ogni caso sanato la fattispecie dell'ineleggibilità. 

Sia come sia Signoroni venne eletto su un falso presupposto, che, per il vero, fu subito segnalato (anche grazie un certo “fuoco amico” entro la struttura dell'Ente) dall'opposizione di centro-destra. 

Diamo una notizia per un ineludibile dovere deontologico di informazione. 

Diciamo che la sentenza è una non notizia; atteso che i precedenti, ove acclarati come corrispondente al vero, non avrebbero condotto ad altro epilogo. 

Non entriamo, quindi, nel merito. Solo prendiamo atto di un ulteriore incrudimento della vita politico-istituzionale. Che avviene in un contesto istituzionale a dire poco gravato di problematiche serie. Tirare in ballo (e lo si deve fare quando utile e necessario) la Provincia è come sparare sulla Crocerossa). Effettivamente, l'episodio svela una leggerezza, che, se non intenzionale, getta una luce sinistra sul retroterra di cultura procedurale e amministrativa di questo establishment. A meno che, pur consapevoli della controindicazione, qualcuno avesse pensato di sfangarla, l'assai probabile complicazione. Di passaggio, facciamo notare che nel think tank e nella sala regia dell'operazione avrebbe dovuto esserci, nelle rassicurazioni del partito maggioritario, una consolidata presenza “tecnica” (con un lungo passato di vertice dirigenziale ed un futuro di Vicepresidente dell'eleggendo Signoroni). Da cultori dei rudimenti della giustizia uguale per tutti, le sentenze non si interpretano né per gli amici né per gli avversari. Semplicemente se ne prende atto. In qualche misura, siamo, lateralmente al fatto, sorpresi dalla rapidità della conclusione della procedura. Altrettanta sollecitudine (pur nella consapevolezza della imparagonabilità) la giurisdizione non sembra dimostrare sul caso "Uniti per la provincia di Cremona". Di cui, dopo un avvio al fulmicotone, non si ha contezza circa il prosieguo. A dispetto dell'entità della sottrazione (314.850 euro) e del livello di turbamento sociale. L'affaire ha lambito molto marginalmente l'Ente, il Presidente ha accettato, dobbiamo dire generosamente, di rimettere insieme i cocci di una questione imbarazzante. 

Questa chiosa centra poco con la notizia più recente. Ma ci è parso non inutile osservare che, nonostante la parva res di un lavoro requirente presumibilmente già incanalato, il caso sembra finito nel proverbiale porto delle nebbie. 

Lo riprenderemo nei prossimi giorni.

Dall'archivio L'Eco Politica e Istituzioni

  venerdì 6 novembre 2020

Se la pandemia escomia anche la riforma istituzionale

La Comunità socialista cremasca verso i prossimi rinnovi amministrativi

  mercoledì 8 giugno 2016

Il responso delle urne a Pizzighettone Tanto va la gatta al lardo… che ci lascia lo zampino

Affrontiamo, tosto, il senso del rimando all’adagio implicito nel titolo. Per azzardare che la morale del comportamento elettorale dello sconfitto PD dell’autosufficienza è proprio questa

  mercoledì 26 aprile 2017

Il prossimo 11 giugno socialisti cremaschi sostengono la lista ‘cambiare si può’

Il Comune di Crema al rinnovo del mandato amministrativo la comunità socialista per “cambiare si può”

  venerdì 4 settembre 2020

REFERENDUM 2020-4

Alessandro Borghi - Tesoriere dell'Associazione Radicale “Fabiano Antoniani” Cremona

Rimani informato!