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Clara Rossini celebra Attilio Botti primo sindaco socialista di Cremona

L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Emilio Zanoni

  21/06/2014 16:19:00

A cura della Redazione

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Sabato 21 giugno u.s. l’Associazione Emilio Zanoni ha celebrato i 100 anni dell’insediamento di Attilio Botti primo sindaco socialista di Cremona. Presentiamo la relazione della Presidente dell’Associazione Clara Rossini.

Care Socie e Cari Soci, l’Assemblea che si apre reca l’ordine del giorno della convocazione l'insediamento ufficiale del Consiglio Direttivo,la relazione del Presidente e la rievocazione della amministrazione socialista guidata da Attilio Botti in occasione del 100° anniversario; con il contributo di: PAOLO CARLETTI, FABRIZIO SUPERTI.

E ome si suol dire, tra le varie, campagna tesseramento e programma di attività per il 2014.Prima di procedere al suo esame, consentitemi una premessa.

Il pacchetto degli argomenti che sottoponiamo alla vostra attenzione è il frutto del lavoro istruttorio dei Soci Fondatori, dei Consiglieri uscenti e di un gruppo di lavoro, in vista del rinnovo del vertice associativo, reso necessario dall’indisponibilità di Gianmario Beluffi alla conferma, nonché della redazione del programma di attività a valere per l’ anno in corso. Come, già ufficializzato, il Collegio dei Soci Fondatori aveva, recentemente, conferito a chi vi parla l’incarico di Presidente e a Tommaso Anastasio quello di Vicepresidente. Oggi l’Assemblea è chiamata, tra l’altro, ad ufficializzare la composizione del Consiglio Direttivo, per la quale abbiamo registrato le seguenti disponibilità: Tommaso ANASTASIO, Angelo ANNI, Maria Rita BALSAMO, Angelo BANDERA, Renato BANDERA, Attilio BOLDORI, Laura BRAVI, Giuseppe CARLETTI, Paolo CARLETTI, Gino CARNESELLA, Mario COPPETTI, Gianezio DOLFINI, Diego DONATI, Mauro FANTI Ferruccio GIOVETTI, Riccarda LEVA, Giorgio MANTOVANI, Laura PANNI, Mario PENCI, Lorenzo RAVIZZA, Giancarlo ROMANETTI, Paolo ROSSI, Clara ROSSINI, Giancarlo STORTI, Fabrizio SUPERTI, Angiolino TOLOMEI. Virginio VENTURELLI, Enrico VIDALI, Davide VIOLA, Andrea VIRGILIO.

I Soci Fondatori sono membri di diritto. Diventa doveroso, a questo punto, ricordare i Soci Consiglieri che sono scomparsi (Gianfranco MANFREDI, Lorenzo MAGARINI, Giovanna GALLO PRESSINOTTI, Orazio ADORNI) e ringraziare quelli che non hanno riscontrato o hanno declinato l’invito al rinnovo (Evelino ABENI, Enrico BONALI, Bruno COTTARELLI, Anselmo GUSPERTI, Bruno MELZI, Alberto PERSICO, Fulvio PESENTI, Loredana SOLDI, Dermille CIBOLINI, Giorgio OTTOBONI, Luciano CAPRETTO). In alcuni casi, la ragione è da ricercare nel procedere degli anni, in altri nell’inconciliabilità con altri impegni prevalenti o forse solo nella caduta dell’interesse ad impegnarsi. A tutti loro auguriamo buona salute, a noi auguriamo che essi, dopo averci dato il loro generoso contributo, sostengano l’Associazione con il rinnovo della loro adesione come soci. Il Consiglio Direttivo proposto è perfettamente in linea con il criterio ispiratore dell’Associazione che accoglie nel suo seno tutte le sensibilità e le ispirazioni, purché fortemente coerenti con i valori democratici ed antifascisti. Con la definizione della composizione del Consiglio, che verrà formalizzata dai presenti, un importante passo nella vita dell’associazione viene compiuto e si entra in una nuova fase; dopo quella della costituzione e dei tre anni densi di iniziative promossi dalla presidenza Beluffi. Quando dico “compiuto”, mi riferisco agli incombenti dei Soci, che, lo ricordo senza polemica, vollero già all’atto costitutivo la partecipazione del Comune e della Provincia come Soci Istituzionali. Ho comunicato nelle settimane scorse all’allora Sindaco Perri l’avvenuta nomina della Presidenza e, con l’occasione, ribadisco l’anomalia costituita dalla neghittosità del Comune (che ha avuto Zanoni per dieci anni Sindaco e per trenta Consigliere) di fronte ad una nostra richiesta più che legittima. Mentre la Provincia ha, da subito, ritenuto di aderire a tale invito, indicando un proprio rappresentante in seno al Consiglio Direttivo, il Comune di Cremona, nonostante le ripetute richieste, non si è mai avvalso di tale prerogativa. È questo, come suggerirebbe il massimo filosofo italiano del Novecento, “un enigma avvolto in un mistero”. In aggiunta al fatto che deriviamo la nostra ragione sociale dal nome di un Sindaco “storico”, il quale, volendo essere prosaici, ha nominato proprio erede la civica amministrazione (con tutto quel che segue…). Ci sarebbe da richiamare la circostanza del percorso costitutivo parallelo della Fondazione Galmozzi di Crema. Come noi ha previsto i Soci Istituzionali e diversamente da noi li ha avuti. Siamo in vita da quasi quindici anni; si sono succeduti quattro sindaci, cinque a voler essere precisi, con l’appena eletto Prof. Galimberti, e due diverse coalizioni; si sono realizzate significative collaborazioni, dalla Giunta Corada in poi, su singoli progetti, ma resta verso l’Associazione Zanoni una sorta di ostracismo. Come in casa Cupiello, al rampollo, come presepe, non piacciamo.Siamo una sorta di figlio di un dio minore. Abbiamo dovuto aspettare una giunta di “destra” per completare il programma rievocativo di Leonida Bissolati, ideato e sviluppato con il sindaco Corada e l’assessore Berneri, per collocare il busto realizzato da Mario Coppetti in un, diciamolo senza polemica, cortile e celebrare, con cinque anni di ritardo, il 60° della morte di Gino Rossini. Probabilmente c’è stato un difetto di comunicazione da parte dell’Associazione, di cui tutto si può dire tranne che si sia comportata come il classico elefante capitato nel negozio di cristallerie. Distrazione? Gretto regolamento di antichi dissapori? Un inestricabile dilemma, visto che, nel frattempo, si sono succeduti, come ho anticipato, cinque Sindaci Mah… Vero è che difficilmente lasceremo cadere l’argomento! Nel 2014 ricade il centenario sia della nascita di Emilio Zanoni sia della prima giunta socialista, presieduta da Attilio Botti; ricorrenze che l’Associazione intende celebrare convenientemente. Di recente, la stampa locale ha rievocato la figura del Sindaco Socialista aggiungendo profili inediti attinti da manoscritti, su cui, pur non ignorandone totalmente l’esistenza, l’Associazione non ha mai potuto svolgere alcun approfondimento. Nonostante che, nel corso degli ultimi dodici anni la stessa si fosse fatta parte diligente nel chiedere alla Civica Amministrazione di poter visionare i manoscritti del compianto Sindaco, che si presumeva potessero essere stati inventariati e custoditi a cura dell’erede universale. Ad oltre dieci anni dalla costituzione dell’Associazione ed al debutto di un nuovo vertice direttivo, appare doveroso procedere ad una valutazione degli obiettivi raggiunti, in rapporto agli scopo associativi. Non è qui il caso di elencare dettagliatamente. Semplicemente si richiamano: l’edizione de “Il Socialismo di Patecchio” distribuito gratuitamente in oltre 300 biblioteche scolastiche e comunali; la rievocazione della figura di Attilio Boldori culminata nella cerimonia di apposizione del medaglione sulla facciata dell’ex Municipio di Due Miglia (dopo la minaccia del suo autore, Mario Coppetti, di procedere, di fronte alla titubanza del Comune, con una forzatura del blocco); la rievocazione della figura di Leonida Bissolati con la collocazione del busto realizzato dallo stesso scultore Mario Coppetti ed il convegno storico in occasione del 150° della nascita; la messa a fuoco della testimonianza dei Fratelli Rosselli e del socialismo liberale grazie alla collaborazione dell’appena scomparso Prof. Taglietti e l’impulso del Prof. Valdo Spini presidente della Fondazione dedicata ai due massimi ispiratori ed esponenti del pensiero liberalsocialista italiano; l’approfondimento del ruolo del socialismo cremonese nell’unità nazionale e nel primo conflitto mondiale; la ripresa dell’edizione de L’Eco del Popolo. Impegno non meno rilevante è stato fornito alla rivisitazione critica del pensiero politico più vicino ai contesti attuali. Prendendo sovente spunto dalle “fatiche” editoriali di esponenti della vita politica e culturale, tra cui Carlo Tognoli, Valdo Spini e, più recentemente, Claudio Martelli. Riprenderemo, sempre in collaborazione con la Società Filodrammatica Cremonese, con la quale, grazie al suo presidente Giorgio Mantovani, abbiamo istituito e consolidato una feconda sinergia, questa rassegna di conoscenza e di approfondimento della saggistica politica; non appena saremo fuori dalla stagione al calor bianco dell’election day. Apparteniamo ad un diverso ambito di testimonianza civile ed accuratamente staremo lontano da qualsiasi collateralismo. Tanto nei confronti dei movimenti politici quanto nei confronti degli eletti negli organi istituzionali. Ciò non impedisce di augurare, in modo non partisan, ai Soci, che sono impegnati nella vita istituzionale (Paolo Carletti, Ferruccio Giovetti ed Andrea Virgilio nel Comune Capoluogo, ai Sindaci di Gadesco e Persico, Viola e Superti e ai consiglieri comunali eletti qui e là) di profondere nell’azione amministrativa i valori che furono di Emilio Zanoni e che sono oggi dell’Associazione che ne ha preso il nome. Recentemente, i soci fondatori, hanno ribadito che l’Associazione, ben lungi dall’aver esaurito la propria funzione, debba delineare, dopo questo attivo decennio, un programma di ripresa dell’attività ispirata, innanzitutto, dalla visione pluralista che fa premio, anziché sulle logiche di militanza, su un’impostazione laica e relativista della ricerca storica. Non occasionalmente aderiscono, come appena ricordato, all’Associazione i socialisti di tutte le sensibilità della diaspora, ma, fatto ancor più significativo, esponenti del pensiero mazziniano-repubblicano, della sinistra post-comunista, del cristianesimo laico, nonché liberi pensatori interessati a partecipare e a fornire contributi alla ricerca sulla storia della vita civile della città capoluogo e della provincia. L’Associazione Zanoni ha esaltato tale ispirazione pluralista attraverso l’impegno profuso nello stabilimento di fecondi e durevoli rapporti collaborativi con analoghe associazioni; in particolare con quelle partigiane (ANPI e Partigiani Cristiani). Da tale punto di vista, resta in campo il progetto di realizzazione del Polo della Memoria come strumento, in stretta collaborazione con la formidabile attività svolta dall’Archivio di Stato, per la salvaguardia delle fonti documentali di quella che, con una certa approssimazione, si usa definire la memoria storica della comunità. È stato tale ultimo progetto al centro delle riflessioni che avevano indotto i fondatori dell’Associazione ad immaginare la Zanoni come aggregato non solo di individualità ma anche di Soci Istituzionali, il cui impegno avrebbe potuto (e potrebbe ancora) favorire la costituzione del Polo della Memoria storica. Utile, se non addirittura indispensabile, a salvare le fonti materiali del passato, a rivisitarlo, ad incrociarlo con gli smarriti contesti attuali. L’analisi del lavoro sin qui svolto confluisce inevitabilmente verso i programmi futuri che, solo per l’anno appena iniziato, richiamo per sommi capi:

-cento anni fa nasceva Emilio Zanoni

-cento anni fa si insediava a Cremona la prima giunta comunale di sinistra presieduta da Attilio Botti, mentre a Milano si insediava quella presieduta dal soresinese Emilio Caldara

-cinquant’anni fa, in gennaio, si consumava la penultima scissione socialista (PSIUP)

-la Direzione della rivista Critica Sociale, che è intenzionata a decentrare ai livelli provinciali la propria organizzazione di collegamento con gli abbonati, ci ha coinvolto nel progetto, basato nel bacino Cremona, Mantova, Brescia, di riprendere (in collaborazione, abbiamo suggerito noi, con tutte le espressioni dell’associazionismo di scuola socialista e laica) la pubblicazione dell’Avanti!.

A questa sintetica traccia di iniziative si aggiungono altre riflessioni. La prima riguarda la ripresa delle uscite de L’Eco del Popolo (quest’anno è il 125°). Dalla ripresa del 2008 sono uscite, grazie all’ospitalità generosa offerta dalla Direzione e dalla Redazione della Cronaca di Cremona, le edizioni dedicate alla Repubblica ed alla stagione riformista del centro-sinistra di Nenni. Il venir meno del “contenitore” (la Cronaca), cha avrà magari fatto gioire certi cultori del monopolio dell’informazione ma che ha impoverito le risorse intellettuali della città, rende impraticabile la ripresa delle pubblicazioni cartacee. Il gruppo di lavoro costituito ha accolto con entusiasmo l’ipotesi di riprendere le pubblicazioni nella modalità on line, facendo sinergia con l’esigenza di rendere fruibile (ovviamente dopo il riordino) il cospicuo giacimento di fonti, salvate dalla distruzione, che giacciono disordinatamente nella sede dell’Associazione. Un gruppo ristretto sta già procedendo ad una stima dell’impegno ed all’inizio del riordino/catalogazione/digitalizzazione, che, una volta completati, renderanno possibile la confluenza del cartaceo all’Archivio di Stato (la cui Direttrice è stata già coinvolta). Laura Panni, Laura Bravi e Riccarda Leva hanno già fatto molto in tale ambito; a partire dal giacimento fotografico. L’amico e compagno, Gerardo Maffei, già dirigente di un Sindacato CISL ed attualmente animatore di una cooperativa di carcerati specializzata nella digitalizzazione delle fonti, ci ha generosamente offerto la sua collaborazione. Il progetto, fin tanto che non avremo la stazza per supportare un sito autonomo da incardinare nell’ipotizzato “portale” della cultura storica socialista, lavorerà in sinergia con la testata telematica Welfare, fondata e diretta da Giancarlo Storti.Da ultimissimo, è stata seriamente esaminata la questione della fruibilità della sede associativa, il cui mantenimento comporta un non irrilevante impegno economico. Va da sé che la volontà di fronteggiare un così rilevante programma esige la dedizione di un gruppo dirigente appassionato e volonteroso (come è stato quello che ha operato sin qui). Quando affermo ciò, penso, ad esempio, al carico di impegno che comporterà la realizzazione delle iniziative per il centenario delle prime “giunte rosse”, il cui battesimo, un anno dopo, sarebbe stato suggellato dal drammatico evento di entrata nella prima guerra mondiale. Il progetto che, prevede, tra l’altro, la collaborazione con l’allestimento della mostra rievocativa destinata a Palazzo Marino, è già a buon punto grazie alla preziosa disponibilità di Carlo Tognoli, una sorta di fratello (o compagno) maggiore per la nostra Associazione. La mostra verrà poi a Cremona, se ci saranno ovviamente, le condizioni. Resta poi un’ultima questione strumentale, che richiede, come suggerirebbe il “corso”, l’entrata in campo dell’intendenza. Fino ad ora abbiamo campato con il gettito della sconsiderata liquidazione dei beni della Federazione socialista, con la generosa disponibilità personale di alcuni fondatori, tra cui Giuseppe Fabemoli, con le oblazioni sporadiche dei Soci. Non abbiamo mai chiesto nulla a nessuno. Da apolidi, autoesclusi da ogni collateralismo, abbiamo deciso di rafforzare la nostra indipendenza attraverso l’autosufficienza finanziaria. Essa poggia principalmente sulle dazioni dei Soci. Come si diceva nelle vecchie redazioni: al momento di andare in macchina… apprendiamo… L’amico e compagno Giuseppe Azzoni, che in questi anni ha lavorato con noi con grande passione e generosità, ci comunica di essere latore alla nostra Associazione di una parte cospicua dei manoscritti di Zanoni. Si tratta di una notizia positiva e di buon auspicio per il prosieguo del nostro lavoro. Definiremo con lui le modalità; anche se, d’acchito, la destinazione più opportuna ci sembra l’Archivio di Stato, la cui Direttrice dott.ssa Angela Bellardi ringraziamo per l’assidua disponibilità nei confronti della nostra attività. Ringrazio, a nome di tutti, Giuseppe Azzoni e lo invito a lavorare ancora con noi. Il suo competente ed appassionato contributo, arricchirà il patrimonio civile e culturale di Cremona.D’altro lato, questo è più che un auspicio, considerato che figura, con Paolo Carletti e Fabrizio Superti, tra i relatori della rievocazione del centenario della Giunta Socialista del 1914.

Clara Rossini Presidente Associazione Emilio Zanoni

Nella 1° foto da sinistra. Mario Coppetti e Clara Rossini. Nella 2° foto alcuni soci dell'Associazione Zanoni.































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