Riprende, dopo un periodo di attenuazione giustificato dalla precauzionalità antipandemica, l'attività circolistica e convegnistica della Società Filodrammatica, presieduta da Giorgio Mantovani; che costituisce con la sua molteplice attività una vera risorsa di arte e di sapere per tutta la comunità cremonese.
Per molti anni tra le varie rassegne il Consiglio Direttivo ha investito molto sul segmento Filo Sanità. Un filone che riprende venerdì 10 dicembre con un botto: la presentazione del libro “Il futuro della nostra salute” come vedrà come protagonista ed autore la straordinaria presenza del professore Silvio Garattini. Riconosciuto unanimemente come accreditato scienziato e divulgatore. Conosciuto in tutto il mondo come fondatore e anima dell'Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri". Che è una fondazione no profit di Milano, per la ricerca, la formazione e l'informazione sulle scienze biomediche.
La costituzione dell'istituto, avvenuta nel 1963, fu resa possibile da un apposito lascito testamentario del filantropo milanese Mario Negri e dall'attività del fondatore e primo direttore Silvio Garattini.
Nel 1958 Silvio Garattini, di aiuto all'Istituto di Farmacologia dell'Università di Milano, conobbe Mario Negri, gioielliere e filantropo; la visione di Garattini con il concetto della fondazione di un'organizzazione nell'interesse pubblico, con la flessibilità delle attività private, non a scopo di lucro, per la ricerca di cure contro i tumori, affascinò Mario Negri, sicché alla sua morte nel 1960, all'apertura del testamento nel 1961, il filantropo aveva finanziato alcuni programmi di ricerca scientifica, lasciando un'importante parte del suo patrimonio alla fondazione di un Istituto di ricerca, che avrebbe portato il suo nome, indicandone precise caratteristiche e scopi, e chiedendo che Silvio Garattini fosse il direttore e la guida.
Nel 1963 il 1° febbraio a Milano si inaugurò la prima sede nell'area di Quarto Oggiaro; è la sola Fondazione privata italiana dedicata interamente alla ricerca scientifica; insieme a Garattini, una squadra composta da 21 talenti scientifici, nelle aree di ricerca che riguardano psicofarmacologia, metabolismo dei lipidi e chemioterapia dei tumori. Nel 1970 grazie alle competenze della farmacocinetica, cominciano i primi studi per stabilire efficacia e tossicità dei farmaci, creando un primo ponte di collegamento tra ricerca e pazienti. Le malattie cardiovascolari (GISSI), tumori ginecologici (GIVIO), malattie della pelle (GISED), e pazienti in terapia intensiva (GIVITI), o con malattie psichiatriche (GISAS) sono oggetto di ricerche della Fondazione.
Nel 1984 nasce la seconda struttura del "Mario Negri" di Bergamo, presso il Conventino, un edificio settecentesco della città, con un team di 25 giovani studiosi clinici e biologi, guidati da Giuseppe Remuzzi, con lo scopo di eliminare la dialisi nei pazienti affetti da malattie renali. Nel 1987 la sede di via Eritrea a Milani si arricchisce dal 1983 di una torre a sei piani, dedicata ai laboratori di ricerca, grazie alla donazione di Angelo ed Angela Valenti. Nel 1987 un nuovo aiuto economico di Catullo e Daniela Borgomaineiro permette l'ampliamento della parte storica della Fondazione, con un nuovo edificio per l'avvio di ricerche di biologia ed epidemiologia.
Nel 1980 nasce la terza struttura del "Mario Negri Sud" in Abruzzo, presso il comune di Santa Maria Imbaro.
Nel 1992 l'Istituto con la donazione dei coniugi Daccò e di alcune banche bergamasche, apre il Centro di Ricerche Cliniche per le Malattie Rare "Aldo e Cele Daccò" presso la villa Camozzi di Ranica (BG); nel 2001 il Centro Daccò diventa sede del Coordinamento della Rete Regionale per le Malattie Rare in Lombardia, in collaborazione col Centro Nazionale delle Malattie Rare dell'Istituto Superiore di Sanità, raccogliendo informazioni, documentazioni, diffondendo informazioni al pubblico, e svolgendo ricerca sperimentale e clinica, formando giovani ricercatori, coordinanti i centri lombardi dedicati alle malattie rare.
Nel 2002 presso il Centro Daccò si apre il Centro Ricerche Trapianti "Chiara Cucchi De Alessandri e Gilberto Crespi" con il contributo della Fondazione Ricerca Trapianti ART, con donazione di borse di studio e apparecchiature all'avanguardia, con lo scopo di migliorare la tolleranza rispetto all'organo trapiantato. Nel 2007 la sede principale dell'Istituto si sposta da via Eritrea a Milano in una nuova struttura alla Bovisa, più grande e più moderna, la cui superficie è di 42.000 mq totali. Nel 2010 la donazione di Anna Maria Astori rende possibile la costruzione della nuova sede di Bergamo, fuori dalla storica struttura del Conventino, presso il Polo Scientifico "Kilometro Rosso". Nel 2013 il Ministero della Salute riconosce l'Istituto "Mario Negri" come IRCSS (Istituto di Ricovero e Cura Carattere Scientifico) attestandone l'alto contributo alla farmacologia e alla sperimentazione clinica delle malattie neurologiche, rare e ambientali.
Nel 2018 Silvio Garattini lascia la guida delle tre sedi di Milano, Bergamo e Ranica a Giuseppe Remuzzi.
Assolto questo doveroso inquadramento dell'impegno elettivo del prof. Garattini, diremo che il protagonista può a pieno titolo essere riconosciuto di casa a Cremona e alla Società Filodrammatica.
Egli fu già in passato ospite e protagonista di apprezzati eventi; anche grazie all'amicizia che lo legava al prof. Mario Coppetti.
Nell'anticipare da queste pagine un caloroso messaggio di gratitudine per la sua disponibilità e di benvenuto, pubblichiamo una serie di immagini sui precedenti eventi.