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Verso la costituzione di una lista riformista unitaria

Per la Comunità Socialista cremasca, Virginio Venturelli e Alberto Gigliotti 

  11/10/2021

Di Redazione

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Assemblea Comunità socialista cremasca. 8 ottobre 2021

La Comunità socialista cremasca, alla luce dei risultati amministrativi del 3 e 4 ottobre, innanzitutto, con preoccupazione, evidenzia il forte astensionismo e la sfiducia registratasi nei confronti degli schieramenti in campo, ritenuti per nulla alternativi e rispondenti alle aspettative. 

Sinteticamente, il centro destra ha pagato elettoralmente, l'inadeguatezza di alcune candidature a sindaco nelle città più importanti, mentre il centro sinistra ha perso di meno, sfruttando uno schema inapplicabile alle prossime consultazioni politiche.  

Pensare ad un “nuovo ulivo” privilegiando una intesa con il M5S, in piena crisi di identità, e non viceversa, ad una profonda razionalizzazione dell'assetto della coalizione, del profilo politico e progettuale del futuro centro sinistra, alternativo ad ogni tendenza sovranista e populista, francamente ci lascia sconcertati.  

Disconoscere i risultati ottenuti da Carlo Calenda a Roma, dalle liste civiche, riformiste, ambientaliste e socialiste in ogni Comune, anziché cercare di valorizzali nel loro insieme, lavorando per il superamento dei personalismi ancora esistenti, a noi pare un errore, tenuto conto delle leggi elettorali esistenti. 

Per l'area di nostro più specifico interesse, diventa sempre più urgente ricomporre le forze presenti e procedere alla costituzione di un soggetto federativo liberal democratico, inclusivo dei principi del socialismo liberale, con un esplicito collegamento ai partiti europei di pari indirizzo. 

Per la Comunità socialista cremasca, la riscoperta e l'attualizzazione del pensiero politico di Carlo Rosselli, oggi più che mai di attualità, per la insita “rivoluzione morale” che propone, rispetto ai bisogni della nostra società. 

Tra le forze che si battono per le cause della libertà e del lavoro, l'aumento del mero indice del prodotto interno lordo (PIL), non può ulteriormente essere tollerato, quando avviene a danno dei lavoratori e dell'ambiente. 

La libera iniziativa e la ricerca di un equo profitto, in una economia sociale più giusta, possono e debbono concorrere al benessere generale, al miglioramento dei livelli qualitativi della vita dei lavoratori e dei cittadini in senso più ampio. 

Tutto ciò premesso, la Comunità socialista cremasca,  

rinnova la propria soddisfazione per i passi in avanti compiuti insieme ad Azione, Italia Viva e Verdi, verso la costituzione di una lista riformista unitaria, in vista delle prossime elezioni comunali di Crema. 

Un laboratorio anticipatore e coerente con quanto sopra auspicato in ambito nazionale, nell'interesse del centro sinistra della provincia di Cremona e non solo.

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