Nella ricorrenza del 130° anniversario della nascita del movimento socialista italiano, la Comunità socialista cremasca, ambito unitario locale della diaspora socialista, ha deciso di procedere verso l'adesione alla organizzazione nazionale del PSI.
Un percorso ipotizzato sin dall'inizio della propria attività, ribadito negli obiettivi politici ed amministrativi portati avanti in questi anni, corroborato dal libro "Fatti e protagonisti del socialismo cremasco", pubblicato nel 2018, colmando una lacuna nella storia dei partiti locali.
Al segretario del Psi Enzo Maraio, nel corso della sua presenza in città, a sostegno della lista Crema Riformista, abbiamo anticipato le nostre, come quelle dei socialisti cremonesi, aspettative dal prossimo congresso del Partito.
In sintesi un appuntamento rivoluzionario, aperto a tutte le associazioni o realtà similari, che si richiamano alla tradizione socialista, oggi su sponde esterno al Partito, affinché dopo un dibattito per “tesi”, si possa finalmente definire un progetto politico e programmatico, unitario per il futuro del nostro Paese.
Allo scopo occorrono responsabilità, fiducia e generosità da parte di tutti, perché come insegnava Carlo Rosselli: “Il Socialismo non si decreta dall'alto ma si costruisce tutti i giorni dal basso, nelle coscienze, nei sindacati, nella cultura”.
Abbiamo un passato di cui essere orgogliosi: storicamente dalla parte dei più deboli, contro il fascismo, promotori della Repubblica Italiana, sostenitori della nazionalizzazione dell'energia elettrica, dell'introduzione della scuola media unica, della riforma agraria, dell'approvazione dello statuto dei lavoratori, dell'istituzione delle Regioni e la promulgazione dei principali diritti civili.
Possiamo ritornare ad essere una forza determinante nelle future e necessarie scelte in campo istituzionale, nel mondo del lavoro, dei servizi sociali, della sanità, come dell'ambiente, solo rafforzandosi e rinnovando il patrimonio valoriale della tradizione socialista.
La ventata populista e demagogica che ha imperversato in questi ultimi decenni, negli indirizzi del Paese e degli Enti Locali, non ha prodotto alcuna strutturale innovazione, bensì solo facili distribuzioni a pioggia delle risorse pubbliche, egoismi territoriali e sociali, un inconfutabile peggioramento della qualità delle rappresentanze politiche ed istituzionali ad ogni livello.
Scopertamente mancante è la visione riformista nella soluzione dei problemi, fondante sulla conoscenza delle situazioni, sull'interesse collettivo dei provvedimenti, sulla valorizzazione delle competenze.
Che fare? Dai contesti sinteticamente riassunti, noi pensiamo che oggi una coalizione socialista, democratica e ambientalista, rappresenti l'opzione politicamente più rispondente al perseguimento di una società più giusta, alla difesa delle libertà personali e della democrazia, al contenimento del liberismo e della globalizzazione, al contrasto del capitalismo finanziario, senza scrupoli etici, sociali ed ecologici.
In tale ottica, non possiamo che invitare gli elettori di Crema, chiamati il prossimo 12 giugno, al rinnovo amministrativo della città, a sostenere la lista Crema Riformista ed il candidato sindaco Fabio Bergamaschi.
Ma altrettanto tutti gli elettori del Cremasco, ad appoggiare le ragioni dei referendum sulla giustizia, che il PSI ritiene fondamentali e da recepire nella riforma in discussione al Parlamento, per il recupero della credibilità della magistratura.
Due esplicite indicazioni di voto: la prima per il riscatto della politica e dei Partiti come previsti dalla Costituzione, la seconda per un ordinamento giudiziario, più equilibrato e liberale, dell'attuale.
Comunità socialista cremasca - Partito Socialista Italiano