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Sara Acerbis

Dalla vita in ospedale alla vita per i bambini

  18/05/2020

Di Roberta Tosetti

Sara+Acerbis

Sara Acerbis classe 1974. Donna professionista, prima infermiera per ben venticinque anni agli Ospedali Civili di Brescia, poi docente dopo la laurea, presa mentre svolgeva l'attività professionale,  di scuola primaria. Venticinque lunghi anni passati in uno dei reparti più difficili e tanto alla ribalta delle cronache in questi giorni, il reparto di rianimazione. La vita contro la morte; la morte contro la vita.  Sara è anche scrittrice, autrice di libri per bambini. Ne citiamo uno: “Ad ogni stagione il suo incontro"

Con spontaneità mi rivolgo all'infanzia attraverso una narrativa semplice, affettuosa. Cerco di spiegare ai bambini il grande mistero della vita, usando Valori come Amicizia, fiducia, coraggio, amore.

Sara è una donna impegnata, è madre, moglie, insegnante, scrittrice, si è poi messa in gioco anche nella politica

Non è semplice per noi donne cercare di armonizzare tutti i nostri impegni; non è semplice entrare nel mondo del lavoro, della politica, un mondo sempre vissuto solo da uomini.

Sara ha affrontato tutto ciò ed è riuscita ad arrivare a una sintesi sublime che ora la rende unica. Come vive Sara questo tempo duro del Covid?

Essere insegnante in questo momento storico, mi ha permesso si stare vicino di aiutare i bambini a essere meno soli, meno chiusi nelle proprie camere, meno attaccati ai computer. Abbiamo creato una piattaforma per incontrarli ogni giorno, per rendere le distanze meno lunghe e le attese più veloci. Abbiamo sorretto anche i genitori e, con loro creato una sinergia per sconfiggere il tempo duro che viviamo.

Sara poi guarda al futuro esprimendo un desiderio:

In previsione di Bergamo e Brescia come capitali della cultura 2023 vorrei tanto che gli artisti della zona possano immortalare sulle loro tele spaccati della vita quotidiana dai bambini e dei ragazzi adolescenti in questo tempo Covid lasciando una testimonianza indelebile che potrebbe equipararsi a un tratto sociologico e antropologico. Un convinto appello all'arte che possa finalmente far sentire la voce di coloro che fino ad adesso sono rimasti nei loro silenzi.

Come possiamo rintracciare Sara? Semplicemente andando a Pompiano, paese in provincia di Brescia e chiedere della dolcissima ed empatica creatura che ha con il suo sorriso ha aiutato prima tante persone a reagire di fronte alla morte e, ora invece dispensa gioia e sorrisi ai bambini della primaria di Guidizzola che educa con amore e gioia.

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