La nostra affezionata lettrice e corrispondente C.L. di Vicenza interviene in questo caso per rafforzare gli interventi nel "forum lettori" di Tommaso Anastasio (“I nuovi Luna Park”) e di G.A.B (l'insediamento di un'attività sociale nel Parco del Morbasco). Questo secondo argomento, della cui focalizzazione siamo stati antesignani, viene quotidianamente ripreso dalle altre testate.
Sull'argomento è intervenuto con dovizia di particolare, ma senza convincerci, l'Assessore alla partita.
Vero. Però, est modus in rebus, anche per ragioni di par condicio nei confronti di tutti i bei progetti sociali. Se c'è una cosa che non manca a Cremona è l'abbondanza di spazi e volumi già urbanizzati, ma res relicta, nullius. In questo caso, invece, no. Il Comune acquisisce dal demanio un bel comprensorio del Parco. Lo cede per 60 anni in comodato. Lo lascia urbanizzare ed edificare (abbastanza intensivamente).
Mi è piaciuta la newsletter di questa settimana e ho apprezzato la lettera che ti ha invitato Tommaso Anastasio. Oggi il pericolo della disumanizzazione sull'altare della realtà virtuale e della virtualizzazione del reale è elevatissimo. Non possiamo stare a guardare senza fare nulla per migliorare la nostra vita in qualità e salvare il Pianeta Terra. Solo questo abbiamo.
Vicenza, 06 06 2022 C.L.
Le osservazioni della lettrice sono dettate dal buon senso e hanno anche un fondamento legislativo, a nostro avviso: per ogni trasformazione urbana le proprietà interessate devono essere informate per iscritto al fine di poter fornire eccezioni e pareri entro termini stabiliti. Avviene obbligatoriamente per ogni lottizzazione o trasformazione. Orbene, i cittadini fruitori del Parco, che probabilmente saranno persone del quartiere, non debbono avere questo diritto? Si dirà che è il Consiglio Comunale che rappresenta la proprietà pubblica, ma ci pare una visione riduttiva.