Ieri alle ore 18.30, presso l'Osteria del Fico in Cremona si è tenuta la presentazione della campagna per il Referendum sull'Eutanasia Legale (qui link al video caricato sulla pagina facebook).
Tra gli ospiti della serata organizzata dall'Associazione Radicale Fabiano Antoniani, Michele Usuelli, medico e consigliere regionale di +Europa/Radicali Italiani ha approfondito gli aspetti tecnico-legislativi legati al referendum e parlato della macchina organizzativa ricordando che la Lombardia ha il più folto gruppo di autenticatori fra consiglieri regionali e (per la prima volta in Italia) avvocati. Lo stesso ha pure ammesso quanto sia ardua la sfida, perché mai era stata fatta una raccolta firme di tali proporzioni durante il periodo vacanziero e in aggiunta post pandemico. Entro il 30 settembre si dovrà infatti raggiungere quota 500.000 firme e "questo obiettivo sarà conseguibile solo se saremo in grado di sensibilizzare i cittadini su un tema che è tanto trasversale quanto popolare, senza distinguo politici". Questo referendum si rende necessario per un vuoto legislativo che il parlamento, ma soprattutto questa classe politica, non hanno voluto colmare. Ecco che il popolo, in questo caso, con la forza dei numeri e lo strumento del referendum potrebbe costringere una volta per tutte deputati e senatori a legiferare in materia. Barbara Bonvicini, membro di direzione di Radicali Italiani, a tal proposito, denuncia il fatto che dal lontano 2013, data in cui è stata depositata la proposta di legge d'iniziativa popolare sull'eutanasia legale, fino a oggi, nonostante i pronunciamenti e i solleciti della Corte Costituzionale, il Parlamento Italiano non si è mai riunito per affrontare l'argomento. Da qui la decisione, il 20 aprile del 2021, di un quesito referendario per la legalizzazione dell'eutanasia presso la Corte di Cassazione. L'auspicio è quello di arrivare a una legge che rispetti la volontà del malato sul proprio fine vita quale diritto tra quelli fondamentali di autodeterminazione dell'individuo.
A seguire sono intervenuti Grazia Coppola, coordinatrice del referendum per la Lombardia, Mario Riccio, medico e consigliere generale dell'Associazione Luca Coscioni e Sara Azzini, avvocato membro dell'ECLT di Pavia che ritiene non più procrastinabile una legge che si sostituisca alle sentenze di un giudice, prevedendo un iter certo e tempi congrui all'accoglimento della domanda di tutti quei pazienti terminali che desiderano porre fine alle loro sofferenze in piena libertà e massima dignità.
Tra i presenti, Tommaso Anastasio, in rappresentanza della Comunità Socialista e la nostra Testata. A sostegno della campagna referendaria, sono intervenuti il presidente del consiglio comunale di Cremona, Paolo Carletti, i consiglieri comunali, Chiara Stella Bellini e Lapo Pasquetti e, dal casalasco, il consigliere comunale di Casalmaggiore, Pierluigi Pasotto.
I promotori auspicano dunque la massima partecipazione e la presenza di tutti coloro che vogliono garantire a sé e agli altri libertà di scelta, “fino alla fine”.