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Nel 77° della Liberazione

Partigiani sempre!

  20/04/2022

Di Redazione

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Il 25 aprile non sia un momento di divisione, ma un momento fondativo del nostro essere europei 

Vabbé, copia incollando questo slogan della recente intervista di Staino, finiremo per stupore. Noi che da decenni ci siamo fatti percepire per un coerente scetticismo nei confronti delle versioni declinate a decibil elevati all'ennesima potenza, nei confronti di un antifascismo che, invece, per essere coerente con le radici, andrebbe testimoniato e divulgato (soprattutto, nelle nuove generazioni) toccando le corde dell'identità e dell'inclusione. Affinché l'accadimento principe dell'ultimo secolo costituisca sempre più la vera guideline del divenire e del completamento del ciclo repubblicano. 

E facciamo un altro strappo al nostro scetticismo nei confronti del rango elettivo cui (un po' arbitrariamente) è approdato il lato musicarello della ricorrenza partigiana. Noi abbiamo sempre preferito “Fischia il vento, infuria la bufera” (il vero canto cantato dai partigiani combattenti). Ma, dopo che l'oscuro Sindaco di Medole (Mantova), ça va sans dire di centro destra ha esortato a non cantare Bella Ciao (“per lasciare le celebrazioni il più possibile aperte a tutti”), la canteremo a squarcia gola. 

Sappiamo perfettamente che la vigilia del 77° finisce per replicare (per ragioni in parte uguali ed in parte diverse) le controindicazioni per una celebrazione congrua al valore civile e morale dell'accadimento fondativo della nuova Italia democratica e repubblicana. 

Sulle ragioni “diverse” di queste condizioni ostative, torneremo nei prossimi giorni. 

Oggi ci limitiamo ad annunciare la ricorrenza e le celebrazioni. Che, nonostante l'irriducibile pandemia e il fatto nuovo piombato sul mondo (col suo carico di pene accessorie non inferiori a al pesa di una guerra in atto). 

Avremo molte cose su cui riflettere. Oggi esortiamo ad accantonare (nella chiarezza e nella coerenza) i motivi che potrebbero ritorcersi contro la mission di una celebrazione di elevato rango idealistico e mobilitativo. 

Chiudiamo dando annuncio delle maggiori iniziative programmate nel nostro territorio. 

77° anniversario della Liberazione: il programma del 25 Aprile  

In occasione del 77° anniversario della Liberazione, il Comune di Cremona, in collaborazione con il Comitato Costituzione Liberazione (Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Cremona, Associazione Nazionale Divisione Acqui – Sezione di Cremona) ha predisposto il programma per la celebrazione del 25 Aprile. 

Alle 9, al Civico Cimitero, manifestazione in memoria dei Caduti, con la Santa Messa all'aperto, alla Cappella ai Caduti, celebrata dal cappellano del Civico Cimitero don Achille Bolli. Al termine della Messa, corteo all'interno del cimitero per rendere omaggio a quanti hanno dato la propria vita per la difesa della libertà con sosta e deposizione di corone d'alloro e fiori alla Cappella ai Caduti Civili, alla Cappella dei fratelli Di Dio, ai monumenti commemorativi dei soldati trucidati a Cefalonia e Corfù e dei Caduti per la Resistenza. 

Alle 10,15, dalla piazzetta di fronte alla chiesa di San Luca, partirà il corteo che sfilerà lungo il seguente percorso: corso Garibaldi, corso Campi, corso Cavour, via Gramsci, piazza Stradivari, via Baldesio per raggiungere infine piazza del Comune. Il corteo sarà preceduto dal Complesso bandistico “Città di Cremona”, dalla storica bandiera tricolore, dai labari delle Associazioni partigiane e dai Gonfaloni del Comune e della Provincia. 

La cerimonia in piazza del Comune inizierà alle ore 11 con gli interventi di Angelo Rescaglio per le Associazioni partigiane di Cremona, di Giovanni Gagliardi, Vice Presidente della Provincia, e di due studenti della Consulta, Chiara Massa, del Liceo di Scienze Umane “S. Anguissola” di Cremona e Atik Wail dell'Istituto Pacioli di Crema. Concluderà la serie degli interventi il Sindaco Gianluca Galimberti. Al termine esecuzione di brani musicali del Complesso bandistico “Città di Cremona”. 

Seguirà la deposizione delle corone alla lapide dei Caduti per la Libertà, alla lapide Medaglia d'oro CVL (Corpo Volontari della Libertà) in cortile Federico II e alla lapide dedicata alle Donne cremonesi della Resistenza. La cerimonia si concluderà davanti al quadro con le foto di tutti i caduti della Resistenza Cremonese. Nel Cortile Federico II saranno esposte le fotografie dei partigiani cremonesi caduti per la libertà. 

Prima della tradizionale cerimonia della consegna delle borse di studio della Resistenza, sarà intitolata a Mario Coppetti la Sala dei gruppi consiliari posta al primo piano di Palazzo Comunale. “Il 25 aprile sarà intitolata la Sala dei gruppi consiliari al prof. Mario Coppetti e verrà svelato il quadro di Graziano Bertoldi che ritrae Mario Coppetti, che si è deciso di affiggere alla parete centrale della sala. Che la dedica della sala avvenga il 25 aprile è significativo ed è significativo che la sala scelta per Mario sia stata quella dei gruppi consiliari: il 25 aprile ha liberato le idee e le iniziative politiche che rispettavano e che rispettano la Costituzione antifascista, Mario ha sempre avuto grande ammirazione verso chiunque dedicasse tempo alla politica e alla sua Cremona nel rispetto dei valori dell'antifascismo. Il suo amore quasi trascendente verso ogni forma di libertà individuale, lo mette in perfetta armonia con le prerogative tipiche dei consiglieri comunali, autentici baluardi di libertà per le comunità cui dedicano fatiche”, dichiara al riguardo il Presidente del Consiglio comunale Paolo Carletti. 

Alle 12,15 nella Sala dei Quadri di Palazzo Comunale saranno consegnate le borse di studio della Resistenza (in allegato l'elenco dei premiati). 

Per la Festa della Liberazione corone di alloro verranno deposte in varie zone della città: in via Ghinaglia (torrione dell'ex castello di S. Croce), al tempietto del Cristo Risorto, posto a fianco della chiesa di San Luca, in via Manini, tra via della Colomba e via Ettore Sacchi sotto la lapide che ricorda Giuseppe Robolotti, e alla lapide che si trova sulla scuola di San Felice. 

Il 27 aprile si svolgerà una cerimonia in memoria dei Martiri di Bagnara organizzata dal Comune di Cremona, A.N.P.I., A.N.P.C., A.N.D.A., Vigili del Fuoco di Cremona, AUP – Associazione Unitaria Pensionati e Centro sociale per anziani di Bagnara. Con il seguente programma: ore 10 Santa Messa alla chiesetta del Santo Volto di Bagnara; ore 11 deposizione di una corona d'allora alla lapide posizionata sull'edificio che ospita il Centro sociale anziani, saluti dei rappresentanti delle istituzioni cittadine; ore 11,30 consegna delle borse intitolate ai Martiri di Bagnara. Come ogni anno il 27 aprile, a Bagnara, si ricorda l'eccidio dei quattro vigili del fuoco e di due partigiani compiuto per mano di una squadra di nazisti delle SS il 27 aprile 1945 nelle vicinanze dello stabile delle ex scuole che era allora un distaccamento dei Vigili del Fuoco. La lapide posta anni fa sul luogo dell'uccisione a perenne memoria, restaurata ed integrata nel 2018 dagli aderenti all'Associazione Nazionale Vigili del Fuoco del Corpo Nazionale – Sezione di Cremona, è posizionata sul muro esterno della sede del Centro sociale per anziani di Bagnara. Nel punto in cui avvenne la fucilazione, davanti al muro di cinta dello stabile delle ex scuole, è stato posto un nuovo cartello stradale sul quale sono riportate le fotografie dei martiri e una breve descrizione dell'accaduto. 

I Martiri di Bagnara 

A Bagnara, dove si trovava un distaccamento dei Vigili del Fuoco, un contingente di tedeschi in ritirata, ormai allo sbando, cattura e fucila quattro vigili del fuoco: Domenico Agazzi (35 anni), Guido Azzali (39 anni), Odoardo Cerani (42 anni) e Luigi Rusinenti (19 anni). Uccide inoltre due civili: Giovanni Vaiani (52 anni) e Ivan Mondani (16 anni). Una vile e crudele rappresaglia, anche perché erano tutti disarmati: i vigili del fuoco si trovavano a Bagnara in missione civile e di pace per prestare soccorso alle persone in difficoltà.

Daremo conto nei prossimi giorni dello svolgimento di queste e di ulteriori iniziative celebrative. Invitando, sin d'ora, i nostri lettori a farci pervenire le loro riflessioni. 

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