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Nel 100° della nascita Sergio Bassi

Figura e testimonianza, rievocate ed approfondite a Bonemerse, di cui fu a lungo Sindaco.

  02/12/2015

A cura della Redazione

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“Sergio Bassi 1915 – 1973: storia di un Sindaco memoria di un paese”. Con questo titolo l'Associazione culturale “Il Peverone” ha organizzato a Bonemerse, il 29 novembre scorso, una partecipatissima iniziativa e pubblicato un accuratissimo volumetto, ricco di notizie ed immagini. La stessa autrice, prof. Liliana Ruggeri, ha raccontato di Sergio Bassi e di Bonemerse, commentando una testimonianza di Evelino Abeni e poi le immagini che venivano nel contempo proiettate. Si è trattato di un racconto avvincente e straordinario della nostra storia recente.

Sergio nasce a Cella Dati il 21 maggio 1915, ed è lo stesso giorno in cui il padre, Rocco, deve partire per la Grande guerra. Da essa non tornerà, catturato a Caporetto morirà prigioniero in Ungheria nel luglio 1918. Trasferitosi a Bonemerse con la mamma, Sergio frequenta le scuole elementari e poi, appena compiuti i 13 anni, lavora come contadino nella cascina Palazzo. Nel 1940 è richiamato alle armi e deve partire per la seconda guerra mondiale. È inquadrato nella Divisione Acqui e partecipa alla campagna di Grecia quindi sarà di stanza a Cefalonia. Si salva dalla strage di soldati italiani che, dopo l'otto settembre '43, vi compirono i tedeschi perché nel luglio era stato ricoverato in ospedale ed operato. Rientrato in Italia non aderisce alla RSI ma partecipa alla Resistenza. È nella 1 Brigata Matteotti di Mario Madoglio “Falco”, che opera in questa zona del cremonese. Partecipa a varie azioni, viene anche arrestato a Villa Merli e poi condannato a Bergamo ma riesce a darsi alla macchia e ad essere attivo nei giorni della Liberazione. Entrato nel PCI viene eletto consigliere comunale nel 1946 e dal 1948 sarà Sindaco di Bonemerse, sempre rieletto dalla maggioranza socialcomunista fino al 1973. Purtroppo in quell'anno una gravissima malattia lo condusse a morte. Stretto legame con la sua gente, forte impegno, capacità, onestà ne caratterizzarono l'operato per tutto quel lungo periodo. Un operato molto positivo e ricco di risultati concreti nonostante la povertà e le difficoltà dei nostri paesi agricoli in quel periodo. Tra questi il nuovo bellissimo edificio scolastico da lui fortemente voluto e che riuscì ad inaugurare, poco tempo prima della scomparsa, intitolandolo ai sette fratelli Cervi. Proprio nel grande atrio di questa scuola si è tenuta la gremita assemblea di domenica 29. Nel corso della stessa hanno portato il saluto e l'adesione il Sindaco di Bonemerse, Oreste Bini, l'assessore di Cella Dati, Elisabetta Parodi, il consigliere Rodolfo Bona per il Comune di Cremona, Tiziano Zanisi per l'Associazione Div. Acqui, Mariella Laudadio per l'ANPI provinciale. È stato letto un messaggio di personale ricordo del prof. Mario Coppetti.

Così, nella evocazione di questi anni di guerre, di vita di cascina, di fascismo Resistenza e riconquistata libertà, di democratica attività politica ed amministrativa, è stato anche ripercorso un pezzo della storia di Bonemerse e di tante persone che l'hanno caratterizzata.

Giuseppe Azzoni (Cremona 

La 1° Brigata Partigiana Matteotti.L'Associazione Zanoni, aveva da tempo messo in sicurezza il cartaceo del censimento degli appartenenti al Raggruppamento delle Brigate Matteotti operanti sul territorio provinciale. Il relativo fondo è stato, simbolicamente, depositato all'Archivio di Stato il 24 aprile u.s. ed è consultabile.

Poiché chi scrive ne ho mantenuto una copia, è stato non solo possibile verificare l'appartenenza di Sergio Bassi alla Brigata medesima, ma anche, sulla scia delle opportunità divulgative offerte dalla bella iniziativa dell'Associazione “Il Peverone” di Bonemerse, impegnare, ancora vigente il 70° anniversario della Liberazione, un approfondimento sulle caratteristiche e sulla consistenza  dell'organizzazione partigiana operante nella “bassa” cremonese.

Ribadisco, altresì, come ho già avuto modo di precisare in occasione della presentazione dell'iniziativa di conferimento dei documenti all'Archivio di Stato,

che quel censimento operava una ricognizione ex-post, a mission compiuta o quasi compiuta, della Liberazione. Motivata presumibilmente dall'impulso a non disperdere le risorse umane che, con l'azione militare od anche semplicemente con l'azione di supporto e di propaganda,  avevano favorito il determinante sforzo militare degli Alleati.

Decisamente scontata l'attendibilità della ricognizione, disposta da Ottorino Frassi “Orlando”, l'ultimo dei tre comandanti matteottini (l'avevano preceduto il Ten. Stefano Corbari “Carlo” ed Angelo Majori “Salvatore”) sulla consistenza e sulla dislocazione dei reparti partigiani operanti sul territorio, si può stimare che il Raggruppamento delle tre Brigate Giacomo Matteotti inquadrasse  in provincia approssimativamente 1400 tra Partigiani e Patrioti.

Di cui una cinquantina circa provenienti da Bonemerse ed operanti, come detto, nella 1° Brigata dislocata lungo l'asse della “Bassa”.

Va aggiunto, per completezza di analisi, che, se è vero che i Raggruppamenti Matteotti, Garibaldi, Fiamme Verdi avevano come elemento identitario il riferimento alle tre storiche aree politiche, è altrettanto assodato che l'appartenenza alle SAP ed alle Brigate non implicava in alcuno modo l'omologazione partitica dei partigiani/patrioti.

Va, infatti, considerato che nella costituzione delle squadre partigiane il reclutamento, in coerenza con il carattere inclusivo della Resistenza, avveniva a prescindere dai convincimenti o militanze politiche (in quel momento, peraltro, clandestine).

Donde spiegarsi che, se in un determinato circondario i promotori dell'organizzazione partigiane erano collegati ad una delle Brigate già operative, i successivi reclutati non dovevano necessariamente inquadrarsi politicamente.

Fermo restando l'identificazione generale dei Raggruppamenti e della Brigate, ci fu fin dall'inizio un impulso prioritario ad integrarsi nell'organizzazione politico-militare  resistenziale piuttosto che nel nascente associazionismo politico.

Ecco spiegato il perché ed il come Sergio Bassi, destinato in un breve prosieguo ad assumere rilevanti responsabilità politico-istituzionali nei ranghi del PCI, fece l'esordio partigiano nelle fila di una Brigata convenzionalmente socialista.

La SAP di Bonemerse, che, come già anticipato, era parte della 1° Brigata, ebbe nei fratelli Madoglio gli ispiratori, promotori e conduttori sia nella fase organizzativa che nella Liberazione. Conclusa la quale sarebbero stati per lungo tempo riferimento dell'ANPI e del socialismo provinciale e locale.

Tutto quanto premesso e con le implicite avvertenze, ci sembra giusto fornire l'elenco completo dei “matteottini” che militarono a Bonemerse.

e.v.

Stellari Angiolino di Enrico; Rizzi Aurelio di Ernesto; Bertoletti Angelo di Costante; Romanenghi Aurelio di Palmiro; Orchidea Luigi; Pedretti Rosolino di Virginio; Carubelli Oreste di Emilio; Bertoletti Rosolino; Ceruti Cesare; Davide Mario; Ferrari Mario di Giuseppe; Lazzari Eugenio di Luigi; Lupi Elso; Papetti Nino di Giovanni; Tonghini Giuseppe di Andrea; Volpari Emilio; Dizioli Annibale di Antonio; Dizioli Luigi di Ottavio; Carletti Guido di Alessio; Corazza Mario di Giacomo; Nolli Guido di Giacomo; Guidoni Ugo; Borghesi Angelo di Enrico; Bertoletti  Giuseppe di Costanzo; Borghesi Rosolino di Enrico; Biaggi Giovanni di Clemente; Bertoletti Cesare di Luigi; Gerevini Ernesto di Giuseppe; Guindani Rosolino di Giuseppe; Vivian Amedeo di Giovanni; Paroni Delfino di Pietro; Bertozzi Giovanni di Pietro; Madoglio Mario di Arcangelo –nato il 19.9.1900; Madoglio Luigi di Arcangelo- nato il 30.4.1906;Madoglio Palmiro di Angelo- nato il 15.1.1915; Pagliari Azeglio di Giuseppe- nato il 6.2.1906; Mazzolari Angelo di Viscardo- Nato il 25.11.1902; Capelli Pietro di Paolo- nato il 17.10.1890; Superti Giuseppe di Pietro- Nato il 7.1.1904; Pasini Mario di Attilio- nato il 3.9.1900; Lazzari Guido di Giuseppe- Nato il 23.3.1911; Canesi Mario di Natale- nato il 30.10.1917; Orlandi Francesco di Enrico; Bassi Sergio di Rocco- nato il 21.5.1915; Pasini Mario di Attilio- nato il 3.9.1900. 

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