Nel secondo anniversario… incessante il ricordo di Davide
Gentile Direttore, le brave persone solitamente, seppur stimate e rispettate in vita, difficilmente escono dal cuore ma non è usuale ricordarle raccontandone a lungo i pregi e quanto hanno seminato. Davide Viola è stato invece un Amministratore locale e provinciale di grande levatura, il territorio deve molto al suo operare onesto, competente e instancabile, sulla scia del padre ex sindaco, che per amore e dovere ben condusse sia la propria comunità che una numerosa bella famiglia. Il suo sorriso, il sorriso di Davide ti conquistava, donava serenità e la sicurezza di essere in ottime mani. Troppo presto ci ha lasciato. Grande rammarico è desiderio di vedere continuato tutto quanto si era prefissato. Grazie, caro direttore, un grande grande abbraccio alla moglie, ai figli, alla mamma, ai fratelli, agli amici e a tutti quelli che vorrebbero ancora averlo vicino. Ciao, Davide
Impianto biometano: aggiornamento sull'attività del Comitato e sull'istruttoria del dossier
Riceviamo dal presidente del comitato e molto di buon grado pubblichiamo.
Come molti già sapranno la Provincia di Cremona ha indetto per venerdì 15 settembre la prima conferenza dei Servizi nell'ambito della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale necessaria per l'autorizzazione richiesta da A2A alla realizzazione dell'impianto per la produzione di biometano nel Comune di Cremona, a ridosso delle abitazioni della periferia sud della città e nel bel mezzo di un'area di pregio tutelata dal Parco del Po e del Morbasco e sottratta finora alla devastazione degli impianti circostanti. Grazie all'impegno delle Amministrazioni dei Comuni di Gerre de Caprioli e Bonemerse ed alla generosità di centinaia di sostenitori stiamo alacremente lavorando con i consulenti tecnici che abbiamo individuato per opporci in tutti i modi a questo scempio. Nonostante le circostanziate osservazioni eccepite nella lettera di diffida che il Comitato ha inviato ai soggetti coinvolti, ad oggi non ci risulta siano stati espressi pareri ostativi alla realizzazione dell'impianto; tuttavia sia l'Ufficio Tecnico del Comune di Cremona che ARPA Lombardia hanno trasmesso osservazioni molto pesanti che possono essere così sintetizzate:
- il progetto presentato da A2A non è conforme alla destinazione urbanistica dell'area che presenta vincoli di non edificabilità presenti nel PCTP della Provincia e nel PGT del Comune di Cremona
- L'impatto sulla viabilità circostante, a dispetto di quanto finora dichiarato, risulta estremamente pesante e può rappresentare elementi di forte criticità
- La presenza dell'impianto avrebbe pesanti ripercussioni sull'habitat di specie protette presenti nella zona
- Le emissioni dell'impianto, in particolare per quanto riguarda l'aspetto odorigeno, non sono compatibili con l'ambito residenziale circostante
Di fatto sta emergendo con chiarezza che tutte le problematiche sollevate in questi mesi dal nostro Comitato sono più che fondate e che un'eventuale autorizzazione dell'impianto sarebbe l'ennesima forzatura imposta ai cittadini e all'ambiente in un comparto in cui in passato si è già aperta profonde ferite (discarica, inceneritore, autostrada, ecc.). Vi terremo ovviamente aggiornati sugli sviluppi del tavolo tecnico e sulle prossime iniziative del Comitato.
Il Comitato Biometano
Solo un giornalaio obbligato alle frasi fatte poteva titolare "assordante il silenzio l'amministrazione comunale".
Sono palesi le "aderenze" con A2A: da "adottante in anticipo" di un'auto elettrica ho partecipato dal 2017 a tutte le "feste di apertura" di nuove colonnine sul territorio ed oltre.
Quando si faceva la festa ad una nuova colonnina di Enel veniva l'assessore a tagliare il nastro, quando era di A2A direttamente il sindaco dicendo "noi siamo azionisti di A2A..."
Questa amministrazione ha poi ottenuto dalla Regione finanziamenti per gli autobus elettrici, ho partecipato anni fa a quella dei primi 2 ed ancora il sindaco a stringere orgoglioso le mani degli uomini di KM/Arriva...
Di recente ho visto anche una spazzatrice elettrica Dulevo con su lo slogan "noi filtriamo polveri sottili" > https://www.dulevo.com/it/prodotti/spazzatrici/dulevo-75/
Insomma, se arrivano soldi va sempre bene: soldi per un impianto puzzolente in città che produce pericolose polveri sottili, poi si prendono altri soldi pubblici per andare a filtrarle.
Auguri a chi ci rappresenterà i Cittadini nella conferenza servizi!
La luna ed il dito
Innanzi ci compiacciamo per l'ottimo percorso, fatto di chiarezza di percezione, di propositi, di procedura, di coinvolgimento, di passione civile, di cui si sta rendendo protagonisti il Comitato Biometano, il suo Presidente Lipara, i Sindaci dei Comuni viciniori.
E con l'occasione ci auto compiacciamo noi stessi per aver precocemente compreso il problema, per aver dedicato passione e tempo nel divulgarlo, per averne sostenuto la postura civile e la scansione operativa.
Migliaia di firme d'appoggio e il clamore di una testimonianza diffusa e convinta, in un modello politico-istituzionale griffato dalla cultura di sinistra, avrebbero, in altri tempi, fatto suonare qualche campanello.
Ma, come ricorda il nostro bravo collega Antonio Grassi, di che pasta fosse la nomenklatura locale della seconda repubblica lo si capì ben presto in occasione del tradimento del risultato del referendum sull'ubicazione dell'inceneritore.
Sul piano dei contenuti della testimonianza contraria al mostro aggiuntivo (che dovrebbe essere l'impianto di Biometano) il Comitato, col supporto del dibattito aperto nell'opinione pubblica e nella cittadinanza attiva, non c'è proprio di che lamentarsi.
Seguiremo questa battaglia civile, che ha come perno la salvaguardia della qualità della vita della città di un distretto suburbano, con piena convinzione e coinvolgimento.
Per quanto ci riguarda, però, non possiamo astenerci dal sottolineare un segmento fondamentale nella priorità ermeneutica della questione. Che, se focalizzasse esclusivamente o anche solo prevalentemente la vicenda della sostenibilità ambientale e logistica, riproporrebbe la dicotomia del dito e della luna. L'avevamo già scritto, ma ribadiamo l'interrogativo: come mai il Comune di Cremona, "partecipante" (sic!) di A2a, non comincia a chiedere la ragione di queste localizzazioni? Come mai rinuncia a stringere la morsa sulla denuncia di queste dissolvenze motivazionali e sul senso dei rapporti tra la multiutility e quel che resta di Aem e Lgh e le istituzioni locali? E, poiché est modus in rebus (desumibile dalla recente narrazione strategica del numero uno di A2a in materia di “oro blu” e del modo di ottimizzarne la gestione (specie se in capo all'autogoverno territoriale) l'appetito vien mangiando (come sottolineato da Grassi in un altro intervento su CremonaSera), si può non arbitrariamente dedurre il fondamento del rovesciamento del rapporto “partecipante”. Peraltro, già molto ben evidente in tutta la questione dell'impianto biometano. Cremona si è venduta e sottomessa ad A2a.
A conclusione di un processo di asfaltatura dell'azienda municipalizzata, operata da un ceto politico di incompetenti e di cinici. Che ha potuto avvalersi di un contesto civile che negli ultimi trent'anni ha perso il riferimento con le ascendenze ideali e contatto con il sentiment del bacino sociale di riferimento.
Pensando all'assurdità dell'impianto di biometano appare evidente il dito. Ma dovrebbe essere ben evidente la luna della caduta totale della tensione civile degli investiti di mandato
Alt ai rubli di Mosca
La mia riflessione quotidiana riguarda un Padre della sinistra del secolo scorso: Cervetti con i suoi 90 anni e ancora tanta saggezza e umiltà di vedute da sorprendermi. Non giudica nessuno né Meloni né Schlein, punta il dito su egoismo e smania di protagonismo di molti politici di oggi. Il saper fare scelte coraggiose e lungimiranti è un dono che hanno in pochi. La sinistra riformista è bloccata dai troppi dissensi al suo interno, incapace di guardare alla base. Si arrocca ai vertici e il bene dei lavoratori viene dimenticato, troppi morti sul lavoro. Chi si indigna per la mancanza di sicurezza, per un salario povero? Anche i Sindacati sembra abbiano fatto l'abitudine, ogni giorno da loro solo parole di sdegno ma fatti non se ne vedono. Pensare di formare un partito di massa oggi è improponibile, dobbiamo lavorare e tenerci ben stretti uomini capaci e preparati che lavorano per il bene comune. Oggi Draghi è stato chiamato a dare consulenze economiche alla Presidenza del Consiglio europeo, riconosciuto a livello internazionale come uno degli economisti più validi. Poteva dare molto al nostro Paese ma lo abbiamo cacciato. Spero solo che non succeda qualcosa come dopo la caduta di Prodi: 20 di governo Berlusconi. La storia appunto dovrebbe darci degli insegnamenti, vedi Cervetti, Berlinguer, Napolitano ma non vedo nessuno che voglia seguire il loro esempio, ovviamente adattato ai nostri tempi. Grazie per l'attenzione.
La nostra affezionata ed acuta lettrice si riferisce con una chiosa di carattere generale alla recente intervista rilasciata da Gianno Cervetti.
Già, Gianni Cervetti, un compagno del secolo scorso. A 90 anni non travolto dal pessimismo, ma portato all'ottimizzazione della volontà. Penso che oggi nel PD manchi un impegno sufficiente per affermare una vera forza riformista. Il principale fondamentale errore di questa sinistra non organizzare un partito di massa. Se una forza vuole essere democratica e riformista deve essere come un guanto che aderisce alla mano. Che è la società.”
A noi non resta che una piccola riflessione finale.
Capire il presente deducendolo da un'adeguata conoscenza interpretazione del passato. Viaggiare indietro nel tempo non è sterile esercizio intellettuale, ma una via per comprendere il presente cogliendo le simmetrie col passato.
PD rinuncia all'iniziale connotazione riformista e sceglie non si sa se più per istinto o calcolo il massimalismo.
Roggiani candidata segretaria PD lombardo: le persone non vedono più il PD come orizzonte che dà risposte. Le stranezze del destino. In Germania Lafontaine e Schröder della SPD si riconciliano su perni vetero massimalisti e filoputoniani. In Italia non siamo ancora a questo punto. Solo perché la socialdemocrazia è tutto tranne che una forza organizzata. Purtroppo, interviste come quella di Cervetti sono destinate ad essere ignorate. Nonostante il loro valore di richiamo alla storia della mancata armonizzazione della sinistra di 40 anni fa e di evocazione attuale del senso di marcia che andrebbe intrapreso.