La Comunità socialista cremasca, preso atto dell'interesse mostrato da Italia Viva, Verdi e Azione, sulla prospettiva della costruzione di un polo “ liberal socialista verde”, rilancia l'idea dell'alleanza politica, convintamente più adeguata alla definizione delle scelte strategiche territoriali, rispetto a delle liste genericamente “civiche”.
Altro discorso vale ovviamente per i piccoli Comuni.
Ciò premesso, come abbiamo già anticipato, riteniamo utile aprire il confronto programmatico, partendo dalle tante questioni aperte interessanti la città, tra cui, per esempio: sul concambio, tra Comune e Regione, dell'ex Tribunale, con il complesso degli Stalloni, sul recupero della ex scuola CL quale possibile sede del nuovo Istituto Racchetti o altre soluzioni, sul collegamento ciclabile verso il viale di Santa Maria, sulla realizzazione di un piano sopraelevato di parcheggio presso la “buca”, sulla devoluzione del ricavato, in caso di vendita, della struttura alberghiera di Finalpia, sulla implementazione delle spese per la manutenzione viaria e ciclopedonale cittadina.
Particolarmente importante risulterà altresì soffermarsi sul cospicuo avanzo di amministrazione che registra il bilancio del Comune di Crema, evidenziante una scarsa ed efficiente capacità di spesa, insieme a quella progettuale verso nuovi investimenti, che ridiano fiducia sia alle imprese che ai cittadini.
Come infine, sorvolare sul contraddittorio comportamento della Regione, tenuto in ordine al PreSST di Crema, nella sede dell'ex tribunale, bocciato dall'assessorato regionale al Welfare, contrariamente alle dichiarazioni in merito, espresse dal presidente Fontana.
La vicenda ripropone l'assenza di rapporti istituzionali rispettosi, frutto della debolezza politica del nostro territorio, bisognoso di antidoti che interrompano la mortificante considerazione riservata alla volontà dei Comuni cremaschi, nell'ambito provinciale o regionale.
Nessuno ci ha ancora spiegato perché, nel 2017, la delibera dell'ASST di Crema concernente la “Realizzazione di un PreSST della ASST di Crema mediante ristrutturazione di un edificio polifunzionale destinato al PreSST ed ad altre funzioni di rilievo per il cittadino mediante riqualificazione di edificio dismesso (ex Tribunale di Crema)” non sollevò alcuna obiezione, mentre oggi l'indicazione trova ostacoli.
L'opzione del polo riformista, a cui stiamo lavorando, mira ad essere la novità più utile alla soluzione dei problemi richiamati, una alternativa distintiva e determinata a perseguire soluzioni e fatti concreti, finora ostacolati da conservatorismi e da pregiudiziali ideologiche variamente mescolati.