Il nostro interlocutore Dario Balotta, con un notevole trascorso di dirigente sindacale del settore ferroviario ed un non meno importante presente di analista dei trasporti e della preservazione ambientale, ha perfettamente ragione a stigmatizzare l'inasprimento delle politiche tariffarie adottate da Trenord. Una decisione che fa di questo gestore il peggior performer di un servizio essenziale e ad un tempo l'incassato più esoso.
Cui non fanno ombra né l'equazione con i gestori europei né l'assurdità di praticare politiche in vistoso contrasto con quanto sia la congiuntura economica sia la coerenza con un virtuoso percorso strategico scandito dai fatti suggerirebbero.
-----
In Italia, la mobilità sostenibile è disincentivata dai rincari tariffari.
Mentre Germania e Spagna scontano abbonamenti, Lombardia fa l'opposto.
Gli aumenti chiesti da Trenord per la Lombardia a partire da settembre "affossano la mobilità sostenibile". Lo afferma il responsabile trasporti di Europa Verde Dario Balotta sottolineando che "in tutta Europa i Governi e le Regioni stanno cercando di recuperare l'utenza persa nei trasporti pubblici a causa della pandemia. Con l'abbonamento mensile superscontato a 9 euro per tutti i mezzi di trasporto, in Germania hanno recuperato il 10% dell'utenza, mentre in Spagna per raggiungere lo stesso obiettivo sta per essere lanciata una riduzione del 30% delle tariffe del trasporto pubblico. Quanto a Trenord, che gestisce il trasporto ferroviario regionale in Lombardia, è sempre più su un binario morto e in controtendenza rispetto alle più efficienti aziende del Vecchio Continente. "Sorprende ancora una volta e annuncia di aver chiesto un aumento delle tariffe del 4% da settembre prossimo. Non solo, anziché adottare una politica tariffaria flessibile e rispondente ai bisogni dei pendolari e del lavoro che cambia, ora vuole adottare una restrizione al sistema tariffario, introducendo la validità giornaliera del biglietto e rendendo così impossibile l'acquisto di più ticket se non si conoscono le date in cui verranno effettuati i viaggi".
Quanto allo sciopero di domenica prossima "è il 9/o nell'ultimo anno per una vertenza locale, il quattordicesimo se si contano pure i cinque proclamati dai sindacati autonomi e confederali a livello nazionale per il mancato accordo sui turni di lavoro con le rappresentanze sindacali unitarie di Cgil Cisl Uil e Orsa. Sembra incredibile, se si pensa che solo pochi mesi fa è stato rinnovato il contratto dei ferrovieri, una delle pochissime categorie che ha ottenuto il rinnovo.